Mancano pochi giorni all’appuntamento annuale della Cooperativa di Garanzia di Ascom Fogalco. L’assemblea è in programma lunedì 4 maggio presso l’Hotel Settecento a Presezzo, alle 10.30; quest’anno porterà alla nomina del Cda, mentre il presidente verrà eletto alla prima riunione del consiglio d’amministrazione, fissata per la metà di maggio. Essendo stata presentata una sola lista, che comprende tutti i componenti dell’attuale consiglio, non sono previsti stravolgimenti e il cda rinnoverà la fiducia per il secondo mandato a Riccardo Martinelli, presidente dal 2009. E’ tempo di bilanci per la Fogalco, che traccia il quadro, a tinte scure, del 2014: «E’ stato un anno molto difficile per le imprese del nostro comparto che solo negli ultimi mesi dell’anno scorso ha intravisto qualche timido segnale di ripresa- commenta il presidente Riccardo Martinelli –. Gli indicatori attuali rilevano una ripresa di industria e artigianato, per i nostri settori del commercio, del turismo e dei servizi, dovremo aspettare ancora un po’, speriamo il meno possibile. Il terziario è sempre l’ultimo settore ad andare in crisi, ma è anche l’ultimo a riprendersi». L’anno scorso a differenza del 2013 sono calati anche l’entusiasmo e la voglia di fare impresa: «Se nel 2013 avevamo accompagnato diverse start-up, nel 2014 si è estremamente ridotta la voglia di aprire bottega- continua il presidente Fogalco-. Gli aspiranti imprenditori decidono di investire solo quando i costi d’affitto- che pesano sempre più sulle attività- e quelli legati alla gestione sono calmierati». Benché condizioni e tassi di interesse strizzino l’occhio ai potenziali investitori, i finanziamenti per innovare e rivedere le proprie attività sono al palo: «Abbiamo diversi accordi con istituti di credito che riservano ai nostri imprenditori plafond particolari. E i finanziamenti Bce offrono tassi vantaggiosi e denaro a costo calmierato, ma manca la voglia di investire». Il 2015 vedrà la Cooperativa di Garanzia dell’Ascom sempre più impegnata nel prestare consulenza finanziaria agli imprenditori del terziario e ai professionisti e titolari di Partita Iva, cui Fogalco ha aperto recentemente per ampliare il proprio bacino di riferimento. «La differenza nella nostra attività di supporto alle imprese la fanno l’assistenza e la consulenza finanziaria studiata su misura di ogni attività e settore, grazie anche all’esperienza dei nostri consiglieri che rappresentano i vari comparti del terziario. Vogliamo ricordare agli imprenditori e agli aspiranti titolari d’impresa che Fogalco offre una consulenza gratuita. In un mondo sempre più complesso, è fondamentale ponderare ogni scelta con cura. Troppo spesso si muovono passi azzardati e si finisce col trovarsi in situazioni di incaglio. La nostra Cooperativa appoggia anche le moratorie per rimodulare nel migliore dei modi piani di ammortamento e garantire alle imprese di essere in bonis».
Il quadro del terziario
I recenti indicatori congiunturali dell’Osservatorio Credito Confcommercio sulle imprese del terziario, pur con la dovuta cautela e prudenza, confermano segnali incoraggianti. Aumenta la fiducia degli imprenditori del terziario, con riferimento alla situazione economica generale del Paese e all’andamento della propria impresa. Si registra un trend positivo dei ricavi nell’ultimo trimestre dell’anno scorso e di previsione per i primi mesi del corrente anno. Crescono domanda e offerta di credito oltre che la percentuale delle imprese che si sono rivolte alle banche per chiedere un finanziamento, un fido e la rinegoziazione di un finanziamento già esistente. Migliora il giudizio degli imprenditori del terziario in relazione all’andamento dei tassi di interesse, al costo dei servizi bancari e alle condizioni relative alle garanzie richieste a copertura dei finanziamenti. Il dato relativo alle imprese del terziario che si sono rivolte al sistema bancario per ottenere credito: l’85,4 per cento lo ha fatto per esigenze di liquidità o di cassa, il 10,1 per cento per effettuare investimenti ed il 4,5 per cento per ristrutturare debiti esistenti.
Nonostante i segnali positivi a livello nazionale, le imprese del territorio stanno ancora scontando difficoltà operative legate al perdurare del periodi di crisi economica ed alle incertezze dei numerosi interventi normativi da lungo tempo attesi ma, sino ad oggi, non ancora emanati. Dall’anno 2009, il sistema dei Confidi è stato chiamato dalle imprese, dal sistema istituzionale e, quindi, dal sistema bancario a svolgere un ruolo straordinario di “ammortizzatore” per il quale non era adeguatamente supportato.
I numeri
Nell’anno appena trascorso, l’attività di garanzia di Fogalco ha deliberato, garantito ed erogato dagli Istituti di credito convenzionati finanziamenti per complessivi euro 13.299479 per 268 posizioni ai quali vanno aggiunti euro 1.162.539 relativi a finanziamenti deliberati ma, al 31 dicembre scorso, non ancora erogati. Gli importi di cui sopra comprendono i finanziamenti deliberati ed erogati attraverso la società partecipata Asconfidi Lombardia, per un ammontare complessivo di euro 10.342.479 (a carico della Fogalco 2.706.854 euro).
L’importo complessivo relativo alle operazioni garantite e perfezionate dal 1978, anno di costituzione, al 31 dicembre scorso è di poco superiore ai 570 milioni di euro; l’importo medio dei finanziamenti deliberati ed erogati nello scorso esercizio è di poco inferiore ad euro 54.000. Il numero dei soci effettivi iscritti alla cooperativa è pari a 5.462 unità (5.459 al 31 dicembre 2013).
«Il ruolo di Fogalco è sempre stato quello di garantire il credito soprattutto nei confronti di aziende che hanno un buon progetto ma che, per impostarlo o perseguirlo, sono divenute fragili da un punto di vista finanziario. Il nostro ruolo è sempre più quello di sostegno alla liquidità e a calmieratore del costo del denaro, sposando ogni progetto imprenditoriale e azzerando il divario informativo tra banca e impresa » commenta il direttore Antonio Arrigoni.
Le garanzie si sono perfezionate, in particolare:
– somministrazione alimenti e bevande (con imprese alberghiere): 33% (30% nel 2013)
– abbigliamento-calzature-pelletterie: 9% (come nel 2013)
– alimentare: 12% (11% nel 2013)
– servizi (compresi agenti e promotori): 25% (17% nell’anno precedente)
– attività varie: 13% (19% nel 2013)
– elettrodomestici-mobili-arredi: 4% (5% nel 2013)
– edicole-librerie-tabaccherie: 4% (8% nell’anno precedente)
– gioiellerie-oreficerie-articoli ottici: 1% (1%)
Per quanto attiene la suddivisione per zona:
– città di Bergamo e hinterland: 25% (23% nel 2013)
– pianura: 33% (33%)
– valli Seriana e di Scalve: 16% (22%)
– zona laghi – valle Cavallina: 17% (10%)
– valle Brembana: 6% (8%)
– valle Imagna: 3% (4%)
Il decremento delle garanzie e controgaranzie rilasciate nell’anno 2014 deriva, in buona parte, dalla “debole” domanda di credito, dalla difficoltà, da parte del sistema bancario, a condividere nuove idee e progetti imprenditoriali e dalla maggiore prudenza e cautela nel prendere in considerazione le stesse richieste.
Il dato riferito alle richieste di investimento (rinnovo, ammodernamento e ristrutturazione dell’attività commerciale) si attesta attorno al 35% dell’importo complessivamente garantito.
C’è un modesto incremento dei volumi garantiti, mentre sono sempre più numerose le deroghe condivise con gli Istituti di credito in relazione all’importo richiesto e alla durata del finanziamento con riferimento, soprattutto, alla ristrutturazione e al consolidamento del debito. Asconfidi Lombardia – di cui Fogalco è socio fondatore- ha garantito 2.317 operazioni per un totale finanziato di euro 126.909.302, cui corrisponde un rischio di euro 65.775.526, ricevendo controgaranzie dai Confidi soci per un importo pari ad euro 34.526.225, da Federfidi Lombardia per euro 36.238.069 e da Fin Promo.Ter per euro 2.383.324. L’importo complessivo delle garanzie in essere (stock di garanzie) è pari ad euro 352.384.791 per un importo garantito pari a euro 184.680.965; le controgaranzie ricevute ammontano complessivamente ad euro 93.017.918, di cui euro 83.093.824 dai Confidi soci, euro 6.294.899 da Federfidi Lombardia, euro 3.497.589 da Fin. Promo.Ter. ed euro 131.606 dal Medio Credito Centrale. Il patrimonio di vigilanza della società partecipata era, al 31 dicembre 2014, pari ad euro 19.507.639, di cui euro 17.459.500 rappresentatai dal capitale sociale. Numeri questi particolarmente significativi che testimoniano l’impegnativa sfida di Asconfidi Lombardia nel far coesistere un’organizzazione complessa, con livelli di analisi e controllo sempre più articolati e sofisticati, unitamente alla tradizionale capacità di azzerare il divario informativo tra la banca e l’impresa.