Il 31 maggio si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale Senza Tabacco. Venerdì 29 maggio l’azienda ospedaliera Papa Giovanni XXIII organizza in Hospital Street, nei pressi dell’ingresso Est, dalle 10 alle 14, un gazebo informativo per sensibilizzare i cittadini sui danni causati dal fumo, allestito in collaborazione con la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori Onlus e l’Asl di Bergamo. A Bergamo si stima che oltre 1.200 persone ogni anno muoiano per patologie correlate al tabagismo e che i fumatori adulti nella nostra provincia siano oltre duecentomila, cioè il 27% della popolazione. Complessivamente l’andamento dell’incidenza e della mortalità per tumore del polmone è in calo nella popolazione maschile ma in crescita per la popolazione femminile. Al gazebo i visitatori potranno sottoporsi al test per la misurazione del monossido di carbonio e ricevere informazioni preziose dai volontari della Lilt Onlus e dai pneumologi dell’ospedale bergamasco, mentre le studentesse del Corso di laurea di ostetricia e infermieristica e gli studenti della classe 1A della Scuola primaria di secondo grado “Aldo Moro” di Dalmine consegneranno ai visitatori una mela o un pacchetto di biscotti in cambio di una sigaretta e distribuiranno materiale appositamente ideato dai bambini su questo tema. Gli studenti faranno anche tappa in Ostetricia per consegnare alle neomamme un vasetto con erbe officinali, offerte da LILT Onlus, e una cartolina disegnata dai ragazzi che hanno svolto un programma di prevenzione del tabagismo “Smoke free class competition” coordinato dall’ASL di Bergamo. “Questa iniziativa è frutto del ruolo attivo che la nostra azienda ospedaliera da diversi anni ha scelto di assumere nella lotta al tabagismo, che si è concretizzata anche nell’adesione al programma “Luoghi di lavoro che promuovono la salute”, in collaborazione con Asl Bergamo e Confindustria Bergamo, entrando così a far parte della Rete WHP Lombarda – ha spiegato Laura Chiappa, direttore sanitario dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII -. Lo scorso anno all’interno della rete provinciale sono stati contattati 2.226 fumatori, di cui il 25% nei nostri ambulatori, per capire se fossero intenzionati a smettere. Dall’inizio dell’anno solo nel nostro ospedale ne abbiamo già intercettati 50 e continueremo a lavorare per coinvolgere anche i nostri dipendenti attraverso il Servizio sanitario aziendale”.