Oltre a ringraziare il loro presidente per 18 anni di appassionata guida dell’Associazione, i rappresentanti di categoria hanno portato le istanze delle imprese di fronte alle autorità presenti e alla folta platea.
Alessandra Cereda, presidente di Terziario Donna, Gruppo nato dalla volontà del presidente Malvestiti nel 2013, ha acceso i riflettori sulle difficoltà delle imprese al femminile: “La nostra è una vita di tripli sacrifici e salti mortali per conciliare famiglia, impresa e casa. La gestione familiare è complicata dagli orari di asili e scuole che se faticano a rispondere a quelli delle lavoratrici dipendenti, sono decisamente inadeguati per chi deve mandare avanti un’attività. La mia e la nostra promessa come Gruppo è che cercheremo di fare bene e con caparbietà, carichi della responsabilità e della fiducia che il presidente Malvestiti ci ha rinnovato oggi”.
Il presidente del Gruppo Abbigliamento, calzature e articoli sportivi Diego Pedrali, recentemente confermato nel direttivo nazionale di Federmoda, ha messo in luce i problemi che ogni giorno vivono i negozi: “Sono dispiaciuto che Malvestiti lasci prima della scadenza del suo mandato, in un altro periodo difficile che siamo chiamati ad affrontare come commercianti. Da 35 anni gestisco un punto vendita, ma oggi non basta più avere clienti fidelizzati. La gente è sempre meno attratta dai negozi e il commercio si trova sopra un baratro che non ha fondo. Con i consumi fermi al palo un ulteriore aumento dell’Iva sarebbe una vera mazzata, letale per tante imprese. Quando si è sul baratro non resta che arretrare. Mai come oggi abbiamo bisogno di un governo, solo così si può rilanciare l’economia”. Rivolto alle autorità presenti, Pedrali, ha aggiunto: “Serve una maggiore attenzione nella calendarizzazione degli eventi e le attenzioni sul fronte della sicurezza non sono mai abbastanza”.
Luca Bonicelli, presidente dei Gastronomi e salumieri, ha invitato i soci a guardare a minacce, dal boom dell’ e-commerce alla concorrenza della gdo, come opportunità: “Ho un’attività in un piccolo comune, a Villa d’Ogna dove sono rimasto l’unico o quasi negozio aperto. Credo che il commercio tradizionale abbia tutte le qualità per potere stare sul mercato: dopo tutto l’e-commerce ha replicato in grande scala il nostro servizio di ordini e consegna a domicilio, la gdo ha voluto ricreare il mix di botteghe creato nelle vie dei nostri centri storici dalle nostre vetrine e il prodotto tipico, rivendicato da tante catene del food, l’abbiamo sempre selezionato noi. Io credo che per il futuro dobbiamo solo capire cosa vogliono consumatori, attraverso un dialogo con i nostri clienti”.
Cristian Botti, presidente del Gruppo Librai e Cartolibrai Ascom, ha indicato nella sfida alla digitalizzazione l’impegno futuro per il commercio: “Le nostre imprese hanno investito ancora poco in innovazione e digitalizzazione. Io credo che il digitale, a partire da quello che sarà la fatturazione elettronica, porti con sé, pur tra le mille difficoltà, dei vantaggi, oltre che un risparmio nei costi e una maggiore facilità di archiviazione. E’ una sfida anche per la nostra associazione, che può fare molto per agevolarci in questo passaggio epocale”.
Mauro Dolci, presidente provinciale e vicepresidente vicario Fiva- Federazione italiana venditori su area pubblica, ha sottolineato come “le attività di commercio tradizionale e quelle ambulanti debbano lavorare insieme per contrastare la concorrenza della grande distribuzione e delle vendite on- line. Lavorando fianco a fianco possiamo avere risultati”.
Non potevano mancare i saluti di chi ha affiancato durante la sua lunga guida Malvestiti. Riccardo Martinelli, presidente di Fogalco, è stato per anni vicepresidente dell’Associazione, e ha voluto ricordare l’intuizione di Malvestiti nel dare vita ad un grande Confidi regionale: “Nel 2009 Ascom è stata tra i promotori di Asconfidi Lombardia, una realtà di primaria importanza a livello nazionale ed un esempio virtuoso nel credito”.
Pier Carlo Capozzi, primo albergatore ad affiancare Paolo Malvestiti come suo vice nel 2000, ha aggiunto, rivolto al presidente: “Ci hai accompagnato in anni davvero difficili e hai vinto tante scommesse, a partire da quella della sede di Osio Sotto, superando con i fatti le perplessità di molti, oltre che la mia. Sei stato un dirigente appassionato e Ascom è stata davvero la tua seconda casa, oltre a lavorare in parallelo in Camera di Commercio, senza perdere mai vista le tue attività imprenditoriali”.