Confcommercio Lombardia esprime viva soddisfazione per il via libera del Consiglio Regionale lombardo alla legge del commercio su aree pubbliche e sagre. “Si tratta di un provvedimento molto significativo per le imprese lombarde del terziario, che ribadisce principi fondamentali di concorrenza leale e di contrasto all’abusivismo, conseguito dopo molti mesi di lavoro grazie alla positiva collaborazione con la Regione” commenta Renato Borghi, vice presidente vicario di Confcommercio Lombardia. “Con l’approvazione oggi di questa legge si pone un punto fermo sulla tutela in Lombardia dell’attività lavorativa di oltre 22mila ambulanti nel rispetto delle norme europee sulla concorrenza: abbiamo lavorato molto intensamente, assieme a Confcommercio Lombardia, per raggiungere questo risultato” afferma Giacomo Errico presidente di Apeca (l’Associazione milanese) e Fiva Confcommercio (la Federazione nazionale degli ambulanti). La legge, recependo la Direttiva Bolkestein, attua le disposizioni dell’intesa fra Stato e Regioni (del 2012 ndr.): “C’era un problema concreto di giustizia per i tanti nostri operatori che hanno investito la loro vita professionale, assieme a quella delle loro famiglie, e le loro risorse per operare sui mercati” prosegue Errico. La nuova legge lombarda prevede, nel rispetto del dettato europeo, la riassegnazione dal 2017 dei posteggi dei mercati per 12 anni con un criterio assolutamente prioritario di professionalità acquisita calcolata sulla base dell’anzianità d’impresa e di posteggio.
“La soluzione individuata in Lombardia è equilibrata – prosegue Errico – perché stabilisce criteri di concessione dei posteggi su aree pubbliche che non vanificano gli investimenti effettuati e valorizzano l’esperienza professionale degli operatori. Ringraziamo l’assessore Parolini, il relatore della legge Fabio Rolfi e tutti i consiglieri regionali, maggioranza e opposizione, che hanno capito l’importanza di questo provvedimento”. Nel provvedimento approvato dal Consiglio Regionale lombardo si introducono inoltre principi di regolamentazione sulle sagre, il cui proliferare incontrollato danneggia l’attività dei pubblici esercizi sul territorio. “Certamente importanti – spiega Lino Stoppani, presidente di Epam (l’Associazione milanese) e Fipe Confcommercio (la Federazione nazionale dei pubblici esercizi) – sono l’introduzione di un calendario annuale di queste sagre (con sanzioni per chi opererà senza essere inserito ndr) e le linee guida che la Regione indirizzerà ai Comuni perché si dia priorità a quelle manifestazioni che hanno una valenza riconosciuta di tradizione con gli operatori già presenti sul territorio”.