L’Ascom e gli undici comuni dell’Ambito Territoriale 1 della Provincia di Bergamo insieme nella lotta contro la ludopatia. L’Associazione commercianti di Bergamo sta collaborando con i Comuni e la Polizia di locale di Seriate, Albano, Brusaporto, Bagnatica, Scanzorosciate, Cavernago, Costa di Mezzate, Grassobbio, Montello, Pedrengo e Torre de’ Roveri per contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo patologico. L’iniziativa coinvolge 230 pubblici esercizi. Ad Ascom il compito di informare e formare i gestori dei locali sulle disposizioni regionali in atto, contenute nel regolamento regionale 5/2014. L’accordo tra Ascom e Polizia locale è il frutto di una serie di incontri svoltisi con l’obiettivo di condividere un’interpretazione univoca della legge e chiarire eventuali dubbi, evitando da un lato possibili contenziosi nei confronti degli esercenti, dall’altro tentando di contrastare la dipendenza da gioco. «Ascom collabora con l’Azienda di Tutela della Salute di Bergamo, le Amministrazioni comunali e i comandanti della Polizia locale degli undici comuni nel contrastare la ludopatia attraverso percorsi mirati e condivisi sulla prevenzione e sulla legalità – spiega Giorgio Lazzari, responsabile relazioni esterne e segretario del Gruppo pubblici esercizi di Ascom Confcommercio Bergamo -. Nell’ultimo anno abbiamo partecipato a numerose riunioni con l’obiettivo di condividere un’interpretazione univoca della legge e per chiarire eventuali dubbi. I comuni e la Polizia locale, con cui abbiamo intavolato questo percorso hanno dimostrato la massima disponibilità ad informare preventivamente i pubblici esercizi sulle nuove disposizioni, prima di procedere ad eventuali controlli ed elevare possibili multe».
L’Ascom ha scritto quindi ai 230 esercenti degli 11 comuni, invitandoli ad attenersi a quanto il regolamento definisce: tenere una distanza di almeno 500 metri dai luoghi sensibili, richiedere una scia “dedicata” per l’installazione dei dispositivi, indicare la data del collegamento alle reti telematiche e la data di scadenza del contratto stipulato tra esercente e concessionario. Un’attenzione particolare va data all’area adibita al gioco lecito, che deve essere unica, chiaramente riconoscibile, delimitata con colonnine a nastro o corda, con finestre non oscurate e con gli apparecchi per il gioco d’azzardo in posizione frontale, l’uno rispetto all’altro. Nei locali infine devono essere ben visibili il divieto di utilizzo ai minori di diciotto anni e il materiale informativo reso disponibile dalle Regioni tramite ATS – Aziende di tutela della Salute. Inoltre con l’introduzione dell’obbligo formativo (L.R. 8/2013) i gestori devono conservare l’attestato di partecipazione al corso. «Se non si rispetta quanto definito dalla Regione le sanzioni previste vanno da un minimo di 500 ad un massimo di 5mila euro – ricorda Lazzari -, per cui raccomandiamo un rispetto scrupoloso delle norme e, nei casi dubbi, invitiamo a chiedere informazioni e delucidazioni alle Amministrazioni di riferimento».