Oggi Bergamo si stringe al popolo francese: il Comune di Bergamo ha infatti proclamato il lutto cittadino. La seduta del Consiglio comunale, prevista alle 18, si aprirà in piazza Matteotti, nello spazio antistante Palazzo Frizzoni, con un momento di raccoglimento e di solidarietà come risposta civica e di ferma condanna ai terribili atti di terrorismo di Parigi. La cittadinanza è invitata a partecipare e a portare un lume o una candela. Le bandiere sugli edifici comunali saranno issate a mezz’asta fino alla conclusione del Consiglio Comunale. In questo fine settimana teatri, attività commerciali e mondo dello sport sono invitati ad osservare momenti di raccoglimento ed esprimere gesti di vicinanza nei confronti del popolo francese. L’Amministrazione invita tutti i teatri, le sale da concerto, i luoghi di spettacolo ad aprire le proprie rappresentazioni al suono de La Marseillaise, l’inno nazionale di Francia.
Il Comune di Bergamo, insieme ad Ascom e Confesercenti, invita anche le attività commerciali e i ristoranti della città ad esporre all’esterno del proprio esercizio la bandiera francese. Come evidenzia il direttore dell’Ascom, Oscar Fusini, “siamo tutti chiamati a dare il nostro contributo in un momento di gravità assoluta. E anche il commercio può fare tanto per manifestare vicinanza al popolo francese”. “Quello che è successo ieri a Parigi – dichiara il sindaco di Bergamo Giorgio Gori – ci riguarda tutti, la tragedia che ha colpito la Francia colpisce ognuno di noi. Per questo motivo l’Amministrazione comunale di Bergamo si stringe al popolo francese, nuovamente sotto attacco, in questo drammatico momento. Continueremo a lavorare per costruire un mondo migliore e ad opporci a chi vuole seminare odio e terrore. I valori su cui Bergamo è fondata sono e rimarranno sempre quelli del dialogo, della libertà e della “fraternité”, anche e soprattutto tra persone di opinioni e fedi diverse. Per questo motivo invitiamo tutti i cittadini all’apertura del Consiglio Comunale in Piazza Matteotti lunedì alla 18, per sconfiggere con una testimonianza civile la paura che il terrorismo sta cercando di seminare”.