Il Gruppo Magnetti cede il ramo aziendale “Record”

Il Gruppo Magnetti cede il ramo aziendale “Record”

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Magnetti sedeMagnetti, a completamento di una complessa operazione, ha sottoscritto oggi un accordo in base al quale cede il ramo aziendale Record di Palazzago alla ditta Bagattini, società con sede a Zandobbio, fondata nel 1951 da Angelo Bagattini, attiva principalmente nel settore delle piastre per pavimentazioni esterne, sia in pietra naturale che ricostruita. Con questa operazione, Bagattini entra a pieno titolo nel settore delle pavimentazioni in masselli autobloccanti, delle murature in blocchi e dell’arredo urbano con l’obiettivo di completare la gamma prodotti, ampliare il mercato servito, creare sinergie commerciali e produttive, con una cura particolare nella ricerca e sviluppo di nuove soluzioni per vivere l’esterno. Questa operazione consentirà al marchio Record, che ha rappresentato fino ad oggi per Magnetti l’attività qualificante nelle pavimentazioni e murature – un mercato in cui il Gruppo opera da lungo tempo con una vasta gamma di prodotti ed una radicata presenza commerciale – di mantenere ed incrementare con la guida e la gestione della nuova proprietà le quote di mercato attualmente detenute, in una prospettiva non solo di continuità, ma di ulteriore miglioramento delle future performance dello stabilimento di Palazzago.

La decisione di lasciare un settore che ha visto Magnetti protagonista per moltissimi anni è stata difficile e sofferta, ma necessaria ai fini dell’obiettivo di assicurare lo sviluppo futuro all’azienda, nella certezza che Bagattini saprà gestire con successo l’unione con Record. L’impegno e le risorse Magnetti saranno da ora pienamente dedicati a Magnetti Building che, grazie alle azioni già intraprese, nell’anno in corso conseguirà una crescita importante dei ricavi accompagnata dal conseguente miglioramento dei risultati economici. Infatti, la piena attuazione delle strategie avviate ed i progetti in corso per lo sviluppo di nuovi prodotti e nuovi mercati fanno prevedere una ulteriore crescita nei prossimi anni indipendentemente da una ripresa della domanda che oggi sembra comunque più vicina.