I distributori automatici sposano la sostenibilità, dall’impiego di tecnologie di risparmio energetico alla logistica, con mezzi di trasporto gpl, metano e ibridi e lo studio di percorsi che riducono l’impatto del traffico nei centri urbani.
Addio anche a plastica e imballaggi inutili: per il trasporto degli alimenti si utilizzano contenitori sanificabili e riutilizzabili e nelle “macchinette” i gestori optano per confezioni e bicchieri biodegradabili o a basso impatto di C02, promuovendo anche la raccolta differenziata. La rivoluzione “green” coinvolge anche i prodotti, con una proposta bio, a chilometro zero e per le intolleranze alimentari.
Il tema della sostenibilità è al centro del convegno dal titolo “La CSR come valore competitivo: il caso del Vending Sostenibile”, in programma lunedì 13 novembre all’Università di Bergamo – Dipartimento di Economia, nella Sala Galeotti, alle 15. L’incontro è organizzato da Confida – Associazione Italiana della Distribuzione Automatica, in collaborazione con l’Università degli Studi di Bergamo e il Gitt – Centro per la gestione dell’innovazione e del trasferimento tecnologico. Il convegno sarà l’occasione di presentare il progetto di ricerca internazionale portato avanti da cinque studenti dell’Università di Bergamo sul Vending sostenibile (“Sustainable Vending Challenges for the future of a fast growing sector”), coordinato dalla professoressa Daniela Andreini.
«Nel nostro settore – spiega Piero Angelo Lazzari, presidente di Confida – la sostenibilità è un tema molto ampio che tocca varie fasi dell’attività, dalla gestione efficiente dell’energia e dei magazzini all’interno dell’azienda alla sostenibilità nei trasporti, fino alla scelta di prodotti alimentari e alla gestione dei rifiuti nell’ottica di un’economia sempre più circolare».
Per promuovere le buone prassi in materia di sostenibilità ambientale all’interno del settore della distribuzione automatica, Confida ha dato vita nel 2014 al progetto “Vending Sostenibile”, in collaborazione con Fondazione Sodalitas (www.vendingsostenibile.com).
Il programma
L’incontro si apre con i saluti di Giancarlo Maccarini, prorettore vicario dell’Università di Bergamo, di Gianluca D’Urso vicedirettore Gitt (Centro per la gestione dell’innovazione e del trasferimento tecnologico), di Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo e di Piero Angelo Lazzari, presidente Confida – Associazione Italiana della Distribuzione Automatica.
Silvana Signori, professore associato in Economia Aziendale dell’Università degli Studi di Bergamo, farà il punto sulla responsabilità sociale e lo sviluppo sostenibile d’impresa; Massimiano Tellini, illustrerà il progetto Circular Economy di Intesa San Paolo, di cui è responsabile, il suo sviluppo e le opportunità per le imprese. Anna Reina, coordinatrice della Commissione Vending Sostenibile di Confida presenterà i risultati del progetto che raccoglie esperienze virtuose sul tema e le mette a disposizione dell’intero sistema. Daniela Andreini, professore associato in Economia e Gestione delle Imprese dell’Università degli Studi di Bergamo e Giuseppe Pedeliento, ricercatore in Economia e Gestione delle Imprese dello stesso Ateneo, illustreranno il progetto “Sustainable Vending Challenges for the future of a fast growing sector”.
Chiuderanno l’incontro le presentazioni di due case history di successo da parte di Francesco Frova, South Europe regional manager N&W Global Vending e Zana Vuleta, responsabile comunicazione Serim.
Bergamo, patria del vending
La distribuzione automatica italiana è nata a Bergamo. Nel 1963 il marchio di biciclette Bianchi diversifica la sua attività realizzando il primo distributore di crema caffè espresso e bevande calde a marchio aziendale. Oggi nella provincia di Bergamo, oltre alle aziende di fabbricazione (tra cui leader nel software e nella costruzione di distributori automatici, oltre ad aziende primarie impegnate nel trattamento dell’acqua), sono attive 35 aziende di gestione di distributori automatici.