Spiragli di ottimismo si aprono nella vicenda Gros Market di Dalmine. Si stanno infatti concretizzando due proposte di acquisto da parte di altrettanti gruppi operanti nel settore, interessati a rilevare l’attività dalla famiglia Lombardini. “Il nostro maggiore auspicio è che i 180 lavoratori siano salvaguardati, così come le attività di tutti e sei i negozi del gruppo”. Alberto Citerio, segretario generale di Fisascat Cisl Bergamo, sta conducendo le trattative con Lombardini per la vicenda dei Gros Market “restituiti” da Carrefour nonostante l’accordo stretto tra i due gruppi meno di tre anni fa. Tra questi anche il negozio di Dalmine, nel quale lavorano 52 persone. Le notizie che giungono, dunque, parlano di due gruppi interessati a rilevare attività e lavoratori e che la cosa si possa concludere in breve tempo, almeno entro il prossimo 31 marzo, data in cui Carrefour restituirà definitivamente i negozi a una proprietà che non può più gestirli, avendo Lombardini chiuso ogni attività nel settore. Unica alternativa alla chiusura e alla mobilità pe rutti i dipendenti, dunque, è la cessione dei negozi ad un terzo soggetto.
“Ci auguriamo naturalmente che queste prospettive diventino al più presto realtà – sottolinea Citerio. I negozi devono proseguire la loro attività, come a Dalmine si sta tuttora facendo. Infatti, il sindacato sta facendo il possibile perché l’attività commerciale non si fermi, e fino a oggi ci siamo riusciti, anche solo per quello che il Gros Market rappresenta, dal punto di vista sociale e “storico” per la città che lo ospita. E anche e soprattutto per le 52 famiglie che su di esso fanno conto per il proprio sostentamento”. Per questo, FISASCAT CISL ha sempre richiesto e sostenuto che Carrefour mantenesse il livello commerciale di ogni punto vendita. “Adesso Lombardini si adoperi affinché con i soggetti interessati si possa arrivare a un accordo nel più breve tempo possibile”.