Giunto alla dodicesima edizione, Food Film Fest ha raccolto quest’anno oltre 600 film da tutto il mondo, opere che raccontano storie di cibo, ambiente, salute, cultura, amore e tradizioni, provenienti da Paesi vicini e lontani. I finalisti del concorso internazionale competono nelle tre categorie Doc, Movie e Animation, affiancate da due premi speciali. Tra le numerose proiezioni in programma, anche un titolo da sala: “Il gusto delle cose”, film del 2024 diretto da Trần Anh Hùng.
In dodici anni di attività, il festival ha inoltre costruito una cineteca ricca e variegata, un archivio in continuo aggiornamento che raccoglie film e cortometraggi provenienti da ogni angolo del mondo, preziosa memoria visiva del rapporto tra cibo e umanità.
Il festival – ideato dall’Associazione Culturale Art Maiora e dalla Camera di Commercio di Bergamo – porta sul grande schermo storie che esplorano l’universo del food attraverso prospettive e culture differenti. Dal 20 al 23 agosto, Piazza Mascheroni si trasforma in un convivio culturale dove attori, artisti, appassionati e intellettuali nutrono le menti del pubblico, mentre produttori e degustazioni ne arricchiscono i sensi.
La scelta di Piazza Mascheroni, nel cuore di Città Alta, non è casuale: il festival abita da anni questo luogo suggestivo e accogliente, capace di coniugare storia, bellezza e partecipazione. Una cornice ideale per un evento che vive di incontri e visioni.
Il tema: Memoriae
C’è un filo invisibile che unisce i piatti della nostra infanzia, i gesti di chi li preparava e le storie raccontate attorno a una tavola. È quel filo che il Food Film Fest 2025 ha scelto di seguire, esplorare e celebrare con il tema Memoriae: un omaggio vivo alla memoria come motore creativo, radice culturale e patrimonio condiviso.
Il cibo, più di ogni altra cosa, conserva ricordi, trasmette saperi, costruisce identità. Ogni ingrediente è un racconto, ogni ricetta un’eredità che attraversa generazioni, trasformandosi nel tempo senza mai perdere la propria anima. Il cinema, con la sua forza evocativa, diventa lo strumento per raccontare queste storie: documentari, fiction e animazioni che mettono in luce la memoria collettiva del gusto, tra tradizione e sperimentazione, radici e visioni. Food Film Fest 2025 sarà un viaggio nei sapori del passato e nelle trasformazioni del presente: un luogo vivo e aperto al pubblico, dove cineasti, cuochi, produttori, artigiani, studiosi e appassionati si incontrano per condividere storie, idee ed esperienze. Un’occasione di stimolo e approfondimento, dove il cibo diventa chiave di lettura del nostro tempo e il dialogo tra culture si fa esperienza concreta.
Un festival che nutre i sensi e la mente, aprendo nuove prospettive sul valore della memoria nella cultura alimentare contemporanea.
Dal 20 al 23 agosto, nella cornice storica di Piazza Mascheroni a Bergamo, Memoriae prenderà forma attraverso film, incontri, degustazioni e racconti che intrecciano cibo, territorio, identità e innovazione. Perché ricordare non è solo conservare: è immaginare ciò che possiamo diventare. Anche per questo, la presenza di film internazionali di qualità attira ogni anno un pubblico sempre più ampio e curioso, contribuendo a intercettare flussi turistici in forte crescita.
Il cibo diventa così un mezzo privilegiato per raccontare identità, culture e comunità, ma anche per denunciare disuguaglianze, cambiamenti climatici, e le sfide di un mondo in continua evoluzione. La memoria alimentare non è mai statica: è fatta di tradizioni che si reinventano, di ricette che si tramandano, ma anche di nuovi sguardi e interpretazioni, tutte raccontate attraverso la voce di registi, autori e artisti di diverse nazionalità.
Claudia Sartirani, founder di PEO Comunicazione d’Impresa e direttore di Art Maiora, ha illustrato le novità della dodicesima edizione del festival. Ad aprire le presentazioni è stato il presidente di Camera di Commercio Bergamo Giovanni Zambonelli, sottolineando il valore dell’iniziativa: “Food Film Fest è per noi un appuntamento irrinunciabile, che promuove il patrimonio enogastronomico locale come pilastro dell’identità e dello sviluppo del territorio. Attraverso il cinema, esploriamo il cibo come espressione di cultura, storia e innovazione, celebrando insieme eccellenze, saperi e sapori”. Il presidente della Provincia di Bergamo Pasquale Gandolfi ha introdotto il suo intervento parlando della valorizzazione culturale del cibo: “Food Film Fest rappresenta un’opportunità di apertura e scambio: il mondo arriva nella provincia di Bergamo e, allo stesso tempo, la nostra provincia si racconta nel mondo. Il tema ‘memoriae’ è profondamente evocativo, perché spesso i nostri ricordi più intensi affiorano attraverso sapori e profumi. Cibo e turismo sono leve strategiche per il nostro territorio: le eccellenze culinarie bergamasche non sono solo motivo di orgoglio, ma anche un potente elemento di attrazione culturale ed economica”.
Anche Oriana Ruzzini, assessora alla Transizione ecologica, Ambiente e Verde di Bergamo, interviene evidenziando il valore che il Festival porta alla comunità: “Per la nostra amministrazione, il tema del cibo è centrale. La food policy è un lavoro di squadra: il cibo che alimenta la nostra città e il nostro territorio deve essere buono, pulito e giusto. Sono passati dieci anni da Expo, e
da allora molti sindaci hanno siglato un patto per dare continuità a questi valori. L’arte cambia il nostro modo di vivere il quotidiano: la cultura del cibo è cultura della convivialità, della tavola, che resta un momento fondante della nostra società, perché genera relazioni e costruisce legami. Siamo una città creativa UNESCO, e continuiamo a costruire in questa direzione. Il festival ci aiuta a riflettere su temi profondi: tutto ciò che fa bene a noi come individui e comunità fa bene anche alla salute e, di conseguenza, all’ambiente”. Simona Bonaldi, vicepresidente della Fondazione della Comunità Bergamasca ha aggiunto: “Anche quest’anno Bergamo si prepara ad accogliere il Food Film Fest, che in pochi giorni trasforma la nostra città in un’agorà. Non c’è aspetto della nostra vita – vale a maggior ragione per la nostra cultura mediterranea – che non sia in qualche modo legato al cibo. Il cibo è cultura, identità e ritualità, fa comunità e inclusione, ci consente di accostare temi lontani tra loro, come quelli del gusto e del piacere a quelli dell’economia e dello sviluppo per tutti. Soprattutto, il cibo ci parla di quell’interdipendenza che talvolta tendiamo a dimenticare: molti piatti simbolo della cucina italiana, dalla pasta alla pizza, non sarebbero stati possibili senza il contributo di migranti italiani, che tornarono nel nostro Paese con prodotti fino a quel momento sconosciuti. Fondazione sostiene il Food Film Fest, anche per la sua prospettiva internazionale orientata al costante confronto”.
Erminia Comencini, direttore di Coldiretti Bergamo ha messo in luce l’importanza del cibo a livello globale. “Quando si parla di cibo si parla anche di agricoltura. Per questo, su cibo e cultura, siamo partner ideali. Il cibo è cultura, tradizione, ambiente e comunità. I ricordi non sono legati solo ai sapori, ma anche ai momenti di socialità che li accompagnano. Dietro ogni prodotto agricolo ci sono i produttori: storie di famiglie, di persone che dedicano la vita a un obiettivo comune – la sostenibilità – supportati da consumatori consapevoli, capaci di riconoscere la qualità. Per noi, Food Film Fest è un’occasione importante per riaffermare questi valori e per non perdere mai il legame con la tradizione. I nostri produttori lasciano la campagna per portare al festival il meglio che hanno da offrire, e lo racconteranno in prima persona.”
A chiudere la conferenza è stato Luca Cavadini, Direttore Artistico del Film Food Fest, con un riassunto sul programma dell’edizione e una panoramica sul tema dell’edizione
Il programma: dal 20 al 23 agosto in Piazza Mascheroni
Dal 20 al 23 agosto 2025, il cuore di Città Alta torna ad accendersi con cinema, show cooking, teatro, talk, laboratori e performance: quattro giorni dedicati al cibo come racconto, esperienza, arte e impegno sociale. Tra gli appuntamenti più attesi, lo spettacolo “Fame” inaugura il festival con un mix di teatro di narrazione e showcooking, per riflettere sullo spreco alimentare e sulle disuguaglianze nell’accesso al cibo. Il giorno successivo, il progetto internazionale Pueblos del Maíz porta a Bergamo una ricetta “esotica” a base di mais da una delle città gemellate con Bergamo (San Antonio): una serata in cui la storia incontra l’identità e si mescola ai profumi del mondo.
Il fotografo Marco Tortato accompagna in un viaggio tra gusto e immagine con un racconto sulla sinestesia e il rapporto tra memoria umana e ricordo attraverso le fotografie, mentre il venerdì è dedicato al Food Design come strumento di sostenibilità ed educazione, con due voci d’eccezione, esperte accademiche e ricercatrici: Stefania Ruggeri e Sonia Massari.
Sabato sera sarà la volta di un ospite amato da tutte le generazioni: Massimo Boldi, che con ironia e leggerezza racconterà il legame tra comicità e cibo nel cinema italiano. A seguire, la magia dello spettacolo “Sand Movie” di Andrea Arena trasformerà sabbia e luce nelle più iconiche scene del grande schermo.
E questo è solo un assaggio! Food Film Fest 2025 propone un ricco calendario di proiezioni cinematografiche da tutto il mondo, approfondimenti, eventi, iniziative dedicate all’educazione alimentare e incontri con artisti e professionisti del settore. Il concorso di quest’anno ha raccolto oltre 600 film candidati provenienti da più di 90 Paesi: una selezione di 35 opere tra documentari, film narrativi e animazioni, tutte accomunate dalla capacità di raccontare il cibo come simbolo di cultura, ambiente e trasformazione sociale.
Confcommercio Bergamo tra i partner
L’iniziativa è patrocinata e sostenuta dal Comune di Bergamo, Regione Lombardia Il Consiglio, Provincia di Bergamo, con il contributo di Camera di Commercio di Bergamo, Fondazione della Comunità Bergamasca, e Fondazione ASM. È realizzata in collaborazione con Confcommercio Bergamo (il direttore Oscar Fusini è in giuria), Coldiretti Bergamo, Slow Food Bergamo Valli Orobiche Bassa Bergamasca. L’impegno di tutti coloro che sostengono la manifestazione garantisce la totale accessibilità del festival: la partecipazione alle proiezioni e a tutti gli eventi in programma è infatti a ingresso libero.
Fondamentale il supporto dei partner del progetto: BCC Milano e UniAcque Spa – che di Food Film Fest condividono princìpi e valori, contribuendo alla sua crescita e al suo successo. Infine, grazie alla connessione ultraveloce che Planetel Spa, partner tecnico dell’iniziativa, ha attivato per l’occasione in Piazza Mascheroni, tutti gli spettatori potranno usufruire del servizio di Wi-Fi gratuito.
La partecipazione a tutti gli appuntamenti in programma (proiezioni, laboratori, tavole rotonde e degustazioni) è a ingresso libero e gratuito.
In caso di maltempo gli appuntamenti si svolgeranno presso Sala Curò in Piazza della Cittadella.
(Credit Photo: Alberto Orlandi)