Additive manufacturing, più semplicemente conosciuta come stampa 3D, e soluzioni open source, ossia basate su software libero da licenze, sono tra le novità che stanno destando più interesse in ambito industriale. Bergamo Sviluppo, azienda speciale della Camera di Commercio di Bergamo, ritiene che potrebbero impattare positivamente anche su imprese di piccole dimensioni, offrendo la possibilità di testare nuovi modelli di gestione delle attività produttive.
Per questo ha lanciato il progetto “Bergamo Tecnologica” che si propone di valutare l’introduzione di queste nuove tecnologie e dei modelli di business ad esse legati in un’ottica da un lato di integrazione con i sistemi esistenti, d’altro lato di sviluppo della competitività e innesco di nuove esigenze da parte del mercato.
L’iniziativa si rivolge alle piccole e medie imprese bergamasche (industriali, artigiane e commerciali) che abbiamo almeno una sede operativa in provincia di Bergamo. È finanziata dalla Camera di Commercio e realizzato in collaborazione con il sistema associativo locale e con il supporto tecnico-scientifico dell’Università degli Studi di Bergamo e del Consorzio Intellimech.
Il progetto prevede in sintesi:
- la somministrazione alle imprese locali di un questionario per verificare lo stato delle tecnologie additive nelle imprese di Bergamo e provincia
- la raccolta delle domande di adesione al progetto
- l’effettuazione di 30 check-up tecnologici gratuiti nelle imprese selezionate
- l’erogazione di 1.200 ore di consulenza a 20 imprese
- la realizzazione di un evento conclusivo per la presentazione dei risultati finali del progetto
Qui la scheda di adesione al progetto. Le domande saranno raccolte fino a venerdì 3 luglio 2015
Il nuovo progetto è stato presentato nel corso di una conferenza stampa con i rappresentanti delle realtà coinvolte.
Ecco cosa ne pensano
GIANLUIGI VISCARDI – vice presidente di Bergamo Sviluppo e delegato all’innovazione e presidente del Cluster Fabbrica Intelligente per il biennio 2015-2017
«L’obiettivo del progetto è accompagnare e trasferire tecnologie alle imprese, anche a quelle più piccole; cercheremo di declinare sul territorio quanto si sta facendo a livello nazionale per diffondere le nuove tecnologie».
CRISTIANO ARRIGONI – direttore di Bergamo Sviluppo
«Puntiamo all’alfabetizzazione delle imprese su nuove tecnologie e per farlo abbiamo rafforzato la partnership con l’Università ed esteso la rete delle nostre collaborazioni al Consorzio Intellimech»
SERGIO CAVALIERI – professore ordinario del Dipartimento di Ingegneria gestionale, dell’informazione e della produzione dell’Univeristà di Bergamo
«Il progetto è centrato sulle piccole e medie imprese perché hanno maggiori necessità di supporto e la sinergia di partecipazione all’iniziativa indica la capacità di mettere “a sistema” le competenze esistenti sul nostro territorio in questi ambiti»
CATERINA RIZZI – direttore e professore ordinario del Dipartimento di Ingegneria gestionale, dell’informazione e della produzione
«Attraverso il questionario che stiamo predisponendo esploreremo le esigenze formative, gestionali e tecnologiche delle imprese locali per poter poi proporre un’attività di formazione di “valore”. In questo modo portiamo le nostre competenze nel mondo delle imprese»
STEFANO IERACE – responsabile operativo del Consorzio Intellimech
«Attraverso il progetto cercheremo di indagare i bisogni di innovazione anche delle piccole imprese che necessitano di conoscere le tecnologie per sapere se e come usarle per far crescere le proprie realtà»
THOMAS TOSCANO – direttore Cna Bergamo
«L’innovazione è importantissima anche per le micro e piccole imprese e lo è ancora di più in questo periodo. L’innovazione, in quanto asset fondamentale, deve entrare nel tessuto bergamasco e quindi benvenga un progetto come questo»