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in Lombardia

Dote lavoro, Bergamo seconda in Lombardia

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“Abbiamo assegnato 4.288 doti per la fascia alta per un totale di oltre 11 milioni di euro (45%), 2.515 per la fascia media (26%), con fondi per 4,5 milioni, 2.044 (21 %) per la fascia “altro aiuto” e 744 (8%) per la bassa con quasi 1,5 milioni.
Cifre che testimoniano la grande attenzione di Regione Lombardia per chi si trova in difficoltà lavorative e indicano come la tipologia di Dote più richiesta sia quella che abbiamo pensato per chi sta vivendole situazioni di maggiore criticità”. Lo ha detto Valentina Aprea, assessore regionale al Lavoro, Istruzione e Formazione professionale spiegando che “in base agli ultimi dati disponibili, aggiornati al 20 dicembre scorso, sono state assegnate 9.591 doti lavoro per un importo di 17.846.053 euro”. “Altre 2.337 doti – ha continuato l’assessore – sono in fase di predisposizione. La Regione ha destinato a questo strumento uno stanziamento di risorse totali per 48,6 milioni di euro, di cui 5 per incentivi all’assunzione per le aziende”.
“I dati relativi all’assegnazione della dote lavoro diventano una sorta di radiografia di dove la crisi del lavoro colpisce di più – ha spiegato Aprea -; i destinatari sono maschi per il 52,81% (le femmine raggiungono il 47,19%), nella maggioranza dei casi hanno un grado di istruzione corrispondente alla secondaria superiore (52,95%), per il 27 % hanno la secondaria inferiore e per il 13,29% sono laureati. Sono per il 54,95% disoccupati, per il 32 % occupati e per il 12,20 % inoccupati. L’età di chi fa richiesta della Dote Unica Lavoro – ha concluso l’assessore – ha una punta percentuale per la fascia 35-44 anni (25,29%) seguita da chi ha tra i 45 e i 54 anni (23,39%) e a poca distanza la fascia 25-34 anni (23,33%). Le persone che hanno tra i 16 e i 24 anni costituiscono il 21,50% del totale, mentre chi è over 55 rappresenta solo il 6,49%”.
Quanto alla ripartizione delle doti, Milano è la provincia con il maggior numero di Doti assegnate (3.229) con risorse per 6.178.841 euro. Segue Bergamo con 1.050 e contributi per 1.703.360 euro e poi le altre province.
La Dote è rivolta ai giovani che devono entrare nel mondo del lavoro, ai disoccupati che cercano un nuovo posto, a chi – in attività – vuole aumentare il livello complessivo di competenze e ai lavoratori sospesi per crisi aziendali. A ogni persona la Dote offre potenziale accesso diretto a servizi qualificati di formazione e lavoro, in qualunque momento della sua vita attiva e, per le imprese che assumeranno i beneficiari di questo strumento, sono previsti incentivi. Sono quattro le fasce di intensità di aiuto: bassa (persone che possono trovare lavoro in autonomia o richiedono un supporto minimo per la collocazione o ricollocazione nel Mercato), per una durata di 3 mesi; media (persone che necessitano di servizi intensivi) per una durata di sei mesi; alta (persone che necessitano di servizi per un periodo medio/lungo e di forte sostegno individuale), per sei mesi; e “altro aiuto” (persone che necessitano di servizi per il mantenimento della posizione nel Mercato del Lavoro fino ad un massimo di 3 doti), per sei mesi. Quest’ultima è dedicata ai lavoratori di aziende che hanno sede in Lombardia, che rientrano in accordi contrattuali che prevedano la riduzione dell’orario di lavoro (in particolare Accordi/Contratti di solidarietà) e i lavoratori che si apprestano a fruire dell’ultimo periodo di CIGD senza possibilità di rinnovo. Possono accedere a Dote Unica Lavoro i giovani inoccupati, residenti o domiciliati in Lombardia, fino a 29 anni; i disoccupati in mobilità in deroga o iscritti nelle liste di mobilità ordinaria; i disoccupati, residenti o domiciliati in Lombardia: gli occupati in Cassa Integrazione e i lavoratori di aziende ubicate in Lombardia.

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