Il 28 aprile in Ascom incontro aperto alle amministrazioni comunali che fanno parte dei distretti del commercio bergamasco ed ai responsabili di distretto per presentare il bando
Regione Lombardia, su proposta dell’assessore allo Sviluppo Economico, Guido Guidesi, ha deciso di stanziare 42.850.000 di euro per i Distretti del Commercio. Lo prevede il nuovo bando presentato oggi in Regione dallo stesso assessore e dai rappresentanti di Anci, Confcommercio e Confesercenti e i cui criteri sono stati approvati questa mattina dalla Giunta con specifica delibera. La misura ha una duplice finalità, da un lato quella di promuovere e consolidare la ripresa delle economie locali nei Distretti del Commercio lombardi, sostenendo sia gli investimenti diretti degli operatori economici, sia gli interventi di qualificazione del contesto urbano e del territorio realizzati dagli Enti locali; dall’altro quella di premiare le eccellenze progettuali, ovvero i Distretti più innovativi e strutturati, capaci di elaborare a medio termine una strategia complessiva di sviluppo del territorio e di realizzare un piano di interventi coerente e articolato, favorevole allo sviluppo economico e alla qualità del servizio.
L’assessore allo sviluppo economico Guido Guidesi: «La novità più rilevante della misura rispetto al passato riguarda la dotazione finanziaria, raddoppiata e che passa da circa 20.000.000 di euro a 42.850.000 di euro. Un lavoro importante condiviso con le associazioni di categorie di settore e con i comuni. È il metodo lombardo, quello dell’ascolto e dell’impegno comune per valorizzare e sostenere concretamente le imprese lombarde, in questo caso i commercianti che stanno ancora duramente pagando le conseguenze della pandemia sanitaria, della pandemia energetica e della difficoltà del reperimento di materie prime. Come Regione vogliamo fare tutto il possibile per tutelare le aziende e quindi il lavoro».
I BENEFICIARI – I beneficiari diretti sono i Comuni, le Comunità Montane e le Unione dei Comuni aderenti ad uno dei Distretti già riconosciuti. I beneficiari indiretti sono le PMI e gli aspiranti imprenditori che soddisfano specifici requisiti (dettagliamene elencati nel bando). È inoltre facoltà del Distretto, in considerazione delle specificità del proprio territorio, ammettere come beneficiari anche: attività di commercio su area pubblica che soddisfino alcuni specifici requisiti (dettagliatamente elencati nel bando) e che, in luogo di una unità locale, dispongano di una concessione all’interno dell’ambito territoriale del Distretto; le attività di servizi alla persona che non soddisfino il requisito di avere vetrina su strada o essere situate al piano terreno degli edifici o all’interno delle corti.
AGEVOLAZIONI – Il bando finanzia diverse tipologie di progetti, come ad esempio quelli di imprese finalizzati all’apertura di nuove attività o alla riqualificazione e al rilancio di attività esistenti, oppure interventi realizzati dai Comuni per la qualificazione e l’adeguamento dell’area del Distretto e la realizzazione di servizi comuni per le imprese del Distretto. È prevista una sezione, definita ‘progetti di eccellenza’, in cui i beneficiari potranno ottenere un contributo economico pari a 630.000 euro, mentre per i progetti che non rientreranno in questa tipologia il contributo è pari a 165.000 euro.
PROGETTI DEI COMUNI – Per i Comuni, sono valutati positivamente i progetti che sanno individuare un’idea di sviluppo concentrandosi su una vocazione tematica e in un’area definita e omogenea; proporre soluzioni innovative, offrire servizi comuni e ancora proporre soluzioni per il riutilizzo di spazi commerciali sfitti per il presidio del territorio. Deve essere individuata la modalità di gestione dello stesso progetto. Si possono includere anche progettualità di rigenerazione, riqualificazione e di adeguamento dell’area, attività per la governance, attività di animazione e promozione e misure di agevolazione delle imprese del distretto, anche tramite l’azzeramento la riduzione dei tributi locali.
PROGETTI DELLE IMPRESE – Per le imprese, invece, è richiesta la riqualificazione e l’ammodernamento, l’avvio di nuove attività, l’accesso, il collegamento e l’integrazione dell’impresa con infrastrutture e servizi comuni offerti dal Distretto e la compartecipazione alla realizzazione di queste infrastrutture e servizi comuni.
INFORMAZIONI – Per tutte le informazioni complete consultare il sito dello Sviluppo Economico di Regione Lombardia, www.imprese.regione.lombardia.it
Il Presidente di Ascom Confcommercio Giovanni Zambonelli: «I distretti del commercio, che sono nati in Lombardia, rappresentano un modello virtuoso di partecipazione pubblico-privato, grazie al quale si favoriscono gli investimenti delle imprese e gli investimenti delle amministrazioni al fine di aumentare l’attrattività dei luoghi. In questo rapporto spicca il ruolo delle associazioni di categoria come elemento di raccordo. Va inoltre un riconoscimento a Regione Lombardia e all’assessorato allo sviluppo economico per aver creduto fortemente in questo strumento con grandi investimenti finanziari».
Il Presidente di Confesercenti Bergamo Antonio Terzi: «Esprimo un grande apprezzamento per l’iniziativa di Regione Lombardia: rilanciare i distretti, peraltro con risorse più consistenti del previsto, rafforza una politica per lo sviluppo del commercio urbano che in questi anni ha dato, anche grazie al lavoro delle associazioni, buoni frutti in bergamasca. Ci attende un lungo lavoro di relazione con il territorio in un momento davvero molto complicato per le grandi trasformazioni in atto».
Il prossimo 28 aprile Ascom Confcommercio e Confesercenti Bergamo organizzano un incontro aperto alle amministrazioni comunali che fanno parte dei distretti del commercio bergamasco ed ai responsabili di distretto per presentare il bando e le sue caratteristiche. All’incontro sarà presente l’Assessore Guido Guidesi.
L’incontro avrà luogo presso l’auditorium nella sede di Ascom, in via Borgo Palazzo 137 a Bergamo.
I DISTRETTI A BERGAMO – I Distretti del Commercio rappresentano una modalità di valorizzazione territoriale per promuovere il commercio come efficace fattore di aggregazione in grado di attivare dinamiche economiche, sociali e culturali. Attualmente in Lombardia ci sono 158 Distretti del Commercio, di cui 57 urbani e 101 diffusi (ossia riguardanti aggregazioni di più comuni). Dei Distretti fanno parte 678 Comuni, pari a oltre il 40% dei 1.506 comuni lombardi. L’esperienza bergamasca Anche grazie al lavoro delle Associazioni Ascom e Confesercenti, Bergamo rappresenta una delle province dove i Distretti del Commercio hanno trovato maggiore diffusione e successo.
Attualmente in provincia di Bergamo sono presenti 26 Distretti, 4 DUC e 22 DID, che complessivamente raccolgono 151 Comuni su 243. Con l’arrivo dell’ultimo Distretto (attualmente in corso di riconoscimento), il numero complessivo dei Distretti bergamaschi salirà a 27, e il numero di Comuni coinvolti a 156. Bergamo è la prima provincia lombarda per numero di Distretti diffusi e di Comuni coinvolti, ed è la seconda dopo Milano per numero complessivo di Distretti attivati. A Bergamo si parla di Distretti dal 2008, quando, con il Primo Bando promosso da Regione Lombardia, nacquero i DUC del capoluogo e quello di Treviglio e due Distretti diffusi. Negli anni la nascita di nuovi Distretti e la loro attività è continuata senza sosta. Grazie alla partecipazione a bandi regionali e di altra natura a oggi i Distretti bergamaschi hanno raccolto oltre 17 milioni di euro di contributi pubblici destinati alle amministrazioni comunali e agli operatori.
Negli anni sono stati migliaia gli incontri dei Comitati di Indirizzo e degli altri tavoli in cui Ascom, Confesercenti e le amministrazioni comunali si sono confrontate per realizzare progetti di sviluppo locale e sostenere il commercio di vicinato, le attività turistiche e artigianali e i pubblici esercizi, cercando di fare leva sulle numerose attrattive locali per far crescere tutto il territorio insieme al commercio. Il nuovo Bando promosso da Regione Lombardia per il triennio 2022-2024 vede pertanto i Distretti bergamaschi pronti a continuare questo lavoro, per sfruttare al meglio l’importante occasione proposta dalla Regione.