Dichiarazione precompilata, Bergamo all’ottavo posto in Lombardia

La Lombardia si classifica al primo posto per numero di dichiarazioni precompilate trasmesse in modalità “self”. Sono infatti più di 380mila i cittadini lombardi che hanno già inviato autonomamente la propria dichiarazione precompilata direttamente online dal sito dell’Agenzia delle Entrate e che hanno contribuito a raggiungere il record a livello nazionale, con il 10,5% di modelli già spediti. Record che conferma l’apprezzamento da parte dei lombardi per la modalità telematica, semplice e veloce, di trasmissione della dichiarazione dei redditi.  In particolare, i modelli arrivati nei server dell’Agenzia, tra 730 e Unicoweb, dai contribuenti lombardi sono 381.631. Il dato al 30 giugno 2016, a ventidue giorni dalla scadenza, supera già quello registrato a fine campagna 2015 e per inviare in maniera semplice e direttamente online la propria dichiarazione dei redditi c’è tempo fino al 22 luglio. La “geografia”, pur provvisoria, della precompilata 2016, come emerge dagli stessi dati al 30 giugno, mostra che nelle province della Lombardia l’utilizzo della procedura online è diffuso. Due province lombarde si guadagnano il podio per percentuale di modelli già spediti: al primo posto troviamo la provincia di Monza e della Brianza, (13,4 % di modelli già spediti), seguita dalla provincia di Lecco (12,9%). Quasi a pari merito Como (11,6 %) e Varese (11,5%). Seguono Milano (11%), Lodi (10,6%), Sondrio (9,9%) e Bergamo con 9,4%, pari 38.070 dichiarazioni trasmesse.

fiscoA livello nazionale quasi 10 milioni gli accessi alla piattaforma web da parte di circa 3 milioni di contribuenti. Le modalità di accesso preferite sono  finora per lo più le credenziali Fisconline (1,8 milioni di cittadini) e INPS (1 milione), mentre in circa 15mila hanno optato per SPID, il nuovo Sistema Pubblico di Identità Digitale, che permette di accedere con credenziali uniche a tutti i servizi online delle pubbliche amministrazioni e delle imprese aderenti. In linea con l’apprezzamento per il telematico, si è registrato un aumento delle nuove abilitazioni ai servizi online dell’Agenzia (Fisconline): al 30 giugno gli utenti sono 5,3 milioni, contro i 4,5 milioni abilitati al 28 luglio 2015. A questi si aggiungono altre 269 mila utenze Entratel, canale dedicato agli intermediari. Segno che, anche grazie alla spinta della dichiarazione precompilata, cresce la consapevolezza delle opportunità offerte dal Fisco a portata di mouse.

Per questo secondo anno, sono circa 30 milioni i potenziali beneficiari dell’innovazione. La precompilata 2016 non si rivolge infatti solo ai circa 20 milioni di contribuenti titolari di redditi di lavoro dipendente, assimilati, o di pensione, come nel 2015, ma anche a circa 10 milioni di soggetti che utilizzano il modello Unico persone fisiche. Una platea ampia che quest’anno ha trovato già precompilate anche le spese sanitarie, le spese funebri e quelle universitarie, che si aggiungono ad altri oneri già disponibili come gli interessi passivi sui mutui, i premi assicurativi e i contributi per la previdenza complementare. Una semplificazione che porta con sé altri vantaggi: l’Agenzia infatti non effettuerà ulteriori controlli sul modello precompilato se il contribuente lo accetta, dopo aver verificato la correttezza dei dati. Beneficio che si estende anche a coloro che delegano CAF e professionisti: solo a questi ultimi, infatti, si rivolgerà il Fisco in caso di controlli sulla documentazione. I vantaggi sui controlli si applicano solo ai cittadini che presentano il 730 e non anche a coloro che utilizzano il modello Unico precompilato, per i quali non è prevista la possibilità di delegare soggetti terzi allo scarico dei dati dell’Agenzia.

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