Naturalmente ci sono i temi, il dibattito, le proposte, le risposte. Ma un’assemblea è data anche dallo spirito generale che è in grado di trasmette. Ed è su questo aspetto che si sofferma Livio Bresciani, componente del Consiglio direttivo dell’Ascom di Bergamo, di ritorno dall’assemblea generale della Confcommercio di Roma. «Ho partecipato a numerose assemblee confederali – ricorda -, ma mai come in questa occasione si è vissuto un così grande momento associativo. Il presidente Sangalli è stato uno straordinario trascinatore, elencando punto dopo punto i bisogni e le richieste delle imprese del terziario per dare una base più solida agli ancora timidi segnali di ripresa. La necessità di una profonda riforma fiscale, il lavoro, il turismo, il credito: tanti argomenti che hanno ricevuto attenzione da parte del mondo politico, che ha mostrato la volontà di confrontarsi, di cercare risposte insieme». «L’appuntamento – rileva – ha confutato nettamente l’idea che le associazioni di categoria siano una zavorra. Nella Confcommercio le istituzioni e gli imprenditori in platea hanno trovato un soggetto vivo, compatto e propositivo. Credo sia questa la nota più positiva dell’intera giornata».
C’è insomma aria nuova, la volontà di costruire, ognuno per la propria parte, un cambiamento che non è più rimandabile. E del quale il mondo imprenditoriale stesso ha voluto offrire esempio e stimolo. In assemblea ha infatti portato la propria testimonianza una giovane imprenditrice, Silvia Galvagni, trentenne plurilaureata che ha scelto di rientrare dagli Stati Uniti a L’Aquila per portare avanti l’attività di famiglia nel dettaglio alimentare. «Può essere considerata un simbolo del nuovo commercio – evidenzia Bresciani che è anche vicepresidente nazionale della Fida, la Federazione dei dettaglianti alimentari -. Una giovane che ha scelto di credere nel lavoro di famiglia e di portarlo avanti con nuove conoscenze e competenze. È il segnale che si può guardare ad un futuro diverso per il settore».
Anche il premier Renzi ha spinto nella stessa direzione. «I fischi quanto ha parlato del bonus di ottanta euro – spiega il rappresentante bergamasco – sono stati indirizzati da pochi e il resto della platea non li ha seguiti. Ha puntato sul riscatto dell’orgoglio nazionale e sulla spinta al rinnovamento, lanciando molti input, l’inserimento delle nuove leve, l’innovazione tecnologica e il fatto che, con il commercio elettronico, anche per le nostre attività il mercato è diventato il mondo». «Non c’è che dire, la compattezza della categoria e la forza del nostro presidente Sangalli da un lato – conclude – e l’atteggiamento positivo del governo ci hanno fatto tornare nelle nostre aziende con la voglia di ripartire, di pensare da subito a qualcosa di nuovo per le nostre attività».