“La protesta dei lavoratori di Abf, che manifestano insieme ai loro colleghi di tutta la Lombardia che lavorano nei centri di formazione professionale facenti capo alle Province è giusta e condivisibile. Proprio per questo in Provincia ho voluto incontrare personalmente una delegazione dei dipendenti di Abf. Ritengo infatti che vada contrastata ogni scelta tesa a ridimensionare la portata di questo servizio sul territorio bergamasco”. A parlare è Matteo Rossi, presidente dell’Ente di via Tasso, che aggiunge: “Com’è noto, abbiamo messo la formazione professionale in cima alle priorità della nostra agenda politica, come dimostrato dall’organizzazione della Fiera dei Mestieri appena conclusa che ha posto studenti e lavoratori di questo settore al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica. In questo senso il taglio di 1.700.000 di euro da parte di Regione Lombardia risulta con tutta evidenza un danno per le famiglie, gli studenti, i lavoratori e per tutto il territorio bergamasco che ha bisogno di queste risorse per investire sull’innovazione della filiera artigiana e per continuare l’opera di contrasto all’abbandono scolastico. Faccio quindi appello a tutti i consiglieri regionali affinché nella discussione in atto sul nuovo pdl regionale in materia di formazione professionale e in quello riguardante le deleghe provinciali intervengano per modificare queste scelte e per ridare al territorio le risorse necessarie”. “Per ciò che concerne più specificatamente le scelte della Provincia – aggiunge Rossi – nessuna mancata risposta in materia di stabilizzazione dei lavoratori, anzi, un chiaro e trasparente impegno messo nero su bianco in occasione dell’ultimo consiglio provinciale dove è stato presentato direttamente dal Presidente e votato dalla maggioranza un emendamento che impegna il Cda di Abf a procedere con le assunzioni a tempo indeterminato, nel caso in cui la Corte dei Conti, già due volte sollecitata, si pronuncerà favorevolmente in tal senso. Esiste infatti per le Province il divieto di assunzione di personale e, per quel che riguarda le aziende speciali in capo alle Province stesse, la Corte si è fin qui pronunciata negando la possibilità di assunzioni a tempo indeterminato. Come Amministrazione provinciale siamo però convinti che con gli sgravi prodotti dal Job Acts e i nuovi contratti a tutele crescenti i vantaggi che deriverebbero per Abf potrebbero giustificare la scelta della stabilizzazione”.