Cereda (Terziario Donna): «Welfare e donne imprenditrici al centro dell’attenzione»

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Alessandra Cereda
Alessandra Cereda

«Parlare oggi di donne imprenditrici nel terziario può risultare anacronistico, perché nei nostri settori del commercio le donne costituiscono una presenza stabile, indispensabile e attiva da sempre. In bottega ieri e nei supermercati oggi la maggioranza degli addetti è donna. Come negli uffici nel turismo e nelle professioni. Tante e competenti. Oggi quindi il compito come Terziario Donna è quello di valorizzare quella presenza spesso a volte invisibile riconoscendone quel ruolo che è proprio». A parlare è Alessandra Cereda, presidente di Terziario Donna dell’Ascom, nel corso del suo intervento all’assemblea generale.

«Io non credo – ha evidenziato Cereda – nel meccanismo delle quote rosa perché sono un sistema vecchio di rimarcare il problema senza risolverlo. Penso invece che la nostra società debba favorire realmente le pari opportunità eliminando quelle barriere che oggi impediscono alle donne di valorizzarsi a pieno nel loro lavoro.  In questo non possiamo dimenticare che questa esigenza dovrà essere giocata nella grande partita della revisione del welfare sia aziendale che familiare, perché dovremo nei prossimi anni fare un deciso passo in avanti sulla conciliazione tra la sfera lavorativa e quella famigliare».

Un tema delicato – secondo Cereda – da affrontare senza pregiudizi. «Come quello del lavoro domenicale innescato recentemente in occasione del 1° maggio. Su questo argomento cerchiamo di uscire da ogni ideologia. Il concetto non è lavorare il 1° maggio o la domenica, ma ancora una volta su come organizzare il lavoro in modo di consentire ai singoli e alle famiglie di condividere e conciliare tempo lavorativo e tempo famigliare. Anche la politica mi sembra confusa. La scelta improvvida del Governo di cancellare con decreto i voucher non ha rappresentato un passo in avanti ma due indietro in questo ambito considerato che il lavoro accessorio è gradito per l’integrazione al reddito familiare e la sua capacità di coniugarsi con le esigenze di vita».

“Tornando al welfare e alle donne imprenditrici è questo un tema di particolare interesse sul quale vorremmo lavorare in questo mandato – ha annunciato Cereda -. Terziario Donna si caratterizza per la sua natura di trasversalità e rappresenta al proprio interno tutte le componenti del terziario di mercato che gravitano nell’ambito della Confcommercio. Ed è proprio questo un importante punto di forza per creare un momento di sintesi di interessi variegati e complessi, convogliandoli verso comuni obiettivi. In questo si raccorderà con il Comitato dell’imprenditorialità femminile della Camera di Commercio che sta lavorando da tempo e che a breve avrà un nuovo alleato. Permettetemi infatti prima di tutti di rivolgere un apprezzamento al presidente Malvestiti che per il ruolo di Segretario generale della Camera di Commercio di Bergamo ha scelto per la prima volta nella nostra storia una donna”.