Beni strumentali, Losma: “C’è un’Italia che riparte”

Giancarlo Losma
Giancarlo Losma

Nel 2014, la produzione italiana di beni strumentali si è attestata a 36,7 miliardi di euro, segnando un incremento del 4,9% rispetto all’anno precedente. Il risultato è stato determinato sia dalla positiva performance delle esportazioni che dalla ripresa delle consegne sul mercato interno che è tornato a investire in beni strumentali.

Questo è quanto emerge dai dati di consuntivo che sono stati presentati questa mattina da Giancarlo Losma, l’imprenditore bergamasco presidente di Federmacchine, in occasione dell’annuale assemblea della federazione delle imprese costruttrici di beni strumentali, che ha ospitato l’incontro con l’economista Marco Fortis, che ha presentato il suo ultimo lavoro incentrato su “L’Europa tra ripresa e squilibri – Eurozona, Germania e Italia”.

Nell’anno appena concluso, la domanda di beni strumentali in Italia, è tornata di segno positivo, registrando un incremento, del 10,8% a 17,3 miliardi. Principali mercati di sbocco dell’offerta italiana sono risultati: Germania (2,9 miliardi di euro + 6,8%), Stati Uniti (2,4 miliardi di euro, +3%), Cina (2 miliardi, -4,6%), Francia (1,7 miliardi, -2,8%).

Con la ripresa del mercato italiano, i costruttori hanno riorientato parte della loro offerta riducendo la quota di produzione destinata all’export risultata, nel 2014, pari al 71%, due punti percentuali in meno rispetto al 2013.

“I numeri del 2014 – ha affermato Losma – ci restituiscono la fotografia di un settore vivace che ha saputo resistere alla crisi e ora coglie i benefici della ripresa del consumo italiano certamente favorita dall’introduzione della Nuova Legge Sabatini, già rifinanziata per tutto il 2015, e dal bonus macchinari, purtroppo scaduto il 30 giugno”.

“Ora, in un momento così delicato per il mercato interno – ha affermato Giancarlo Losma – occorre che gli organi di governo sostengano con misure adatte la ripresa che i nostri principali indicatori confermano si estenderà anche al 2015. In particolare, per sostenere la domanda e soprattutto assicurare mantenimento di competitività all’industria manifatturiera italiana, dovrebbe essere prevista, accanto alla reintroduzione del bonus macchinari anche una misura di incentivi alla sostituzione, volontaria, di macchinari obsoleti, installati in Italia, in modo che i sistemi di produzione possano rispondere alle nuove esigenze di produttività, risparmio energetico e rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro che l’Europa oggi richiede. Detto ciò, occorre comunque ribadire la necessità di misure specifiche capaci di sostenere, in modo strutturato, il rilancio del mercato domestico e del manifatturiero italiano. Complementare a questi provvedimenti dovrebbe essere la liberalizzazione degli ammortamenti dei beni strumentali acquistati e la revisione dei coefficienti di calcolo degli stessi, fermi al 1988”.

 

 

 


Volete tagliarvi i capelli senza perdere l’areo? Ora c’è l’app che fa per voi

Cosa fareste prima di salire su un aereo per raggiungere la vostra destinazione? Per la maggior parte delle persone le principali preoccupazioni sono rivolte a mettere nel bagaglio tutto il necessario e, una volta superati i controlli di sicurezza, portare con sé qualcosa da leggere durante il volo o acquistare un regalo. Da quando è entrato in funzione il nuovo terminal dell’aeroporto di Bergamo, tanti passeggeri hanno scoperto la possibilità di mettersi in ordine per presentarsi con il look migliore una volta giunti a destinazione.

Accanto ai nuovi punti di imbarco, infatti, ha fatto la sua comparsa il Beauty Gate, parrucchiere e non solo. Il titolare Alberto Calabria, 37enne, bergamasco, esercita in salone dal’età di 14 anni e negli ultimi mesi ha lavorato al suo progetto di aprire attività all’interno dello scalo. Non si è accontentato di avere a disposizione uno spazio commerciale, ma ha costruito anche una vera e propria innovazione circa il modo di esercitare la professione e proporre i servizi alla potenziale clientela.

Il Beauty Gate è il primo salone da parrucchiere disponibile in un aeroporto al quale si accede, oltre che liberamente, prenotandone i servizi attraverso l’applicazione “Haircloud”, creata per sistemi iTunes e Android. Chi si appresta a partire e vuole dedicarsi alla cura della propria persona, non deve fare altro che recarsi con congruo anticipo in aeroporto per affidare i capelli, il viso, le mani e il corpo alla cura dello staff di Beauty Gate.

Come fare per capire quanto tempo è necessario a concedersi un momento di relax senza correre il rischio di perdere il volo? Il passeggero ottiene questa informazione utilizzando proprio la app, attraverso cui seleziona il servizio di parrucchiere in aeroporto per poi vederlo geolocalizzato sul proprio dispositivo mobile, smartphone o tablet. Digitando il numero del volo si apre l’agenda online. Il sistema esegue un preventivo del servizio richiesto e fornisce il tempo totale di permanenza nel salone.

L’hair stylist Alberto Calabria ha pensato di proporre estetica e benessere, affidandosi a una mezza dozzina di collaboratori che operano dalle 7 alle 22 nello spazio commerciale con vista sul piazzale aeromobili. Oltre che fungere da parrucchieri, i componenti lo staff di Beauty Gate curano unghie e sopracciglia, eseguono trattamento viso, maschere al cioccolato, makeup, massaggi decontratturanti con massoterapisti certificati che impiegano una nuova tipologia di poltrona, rimanendo vestiti e senza ricorrere a talco, creme, oli. Una cosa è certa: il tempo di imbarco è tenuto costantemente sotto controllo.

Il passeggero riceve sul proprio device un avviso 15 minuti prima dell’appuntamento fissato al Beauty Gate e, una volta affidato alle mani dei parrucchieri ed estetisti, riceve le cure richieste fino a poco prima dell’apertura del gate, che viene comunicata con il necessario anticipo. I clienti, donne in maggioranza, escono soddisfatti e s’incamminano senza ansia all’imbarco.

Beauty Gate Orio


A Bergamo 11mila imprese creative

business-plan-700x630In Lombardia sono 105 mila le imprese creative e 596 mila gli addetti, un quinto dei 2,8 milioni di addetti nel Paese che lavorano per 615 mila imprese. In calo le imprese in cinque anni (-5%), anche se crescono gli addetti (+8%). A Milano sono 40 mila le imprese creative con 293 mila addetti, a Brescia 13 mila imprese e 47 mila addetti, a Bergamo 11 mila imprese e 51 mila addetti, a Monza 9 mila imprese e 48 mila addetti, a Varese 8 mila con 40 mila addetti. Primi settori in Lombardia: ristrutturazione edilizia con posa vetri e tinteggiature (12 mila imprese); software con 10 mila imprese e 82 mila addetti; abbigliamento con 8mila imprese e 62 mila addetti; l’industria del legno con 5 mila imprese e 25 mila addetti; i mobilifici con circa 5 mila imprese e 32 mila addetti; l’industria tessile con 4 mila imprese e 62 mila addetti; la vendita di abbigliamento con 4 mila imprese e 40 mila addetti. Settori che crescono in un anno sono: studi professionali, vendita di mobili, coltelleria, pubblicità, design, ceramica e vetro.


Zogno, ecco la “casa” della green economy. È a impatto zero

Un edificio che incarna tutte le possibilità ed i vantaggi dell’ecosostenibilità e che diventa al tempo stesso simbolo e linea guida per il futuro della Valle Brembana. Sarà inaugurata venerdì 3 luglio la Green House di Zogno, progetto di recupero dell’immobile nell’ex area Falck, sede del Gal e della Comunità Montana, promosso dalla stessa Comunità Montana e dal Patto dei sindaci, l’associazione di enti locali bergamaschi, coordinati dalla Provincia, che in accordo con il movimento presente in tutta Europa si impegna a raggiungere entro il 2020 la riduzione del 20% dell’immissione di anidride carbonica nell’atmosfera attraverso la stesura di Piani di Azione per l’Energia Sostenibile (Paes).

La struttura, in verità, è andata ben oltre tale obiettivo. È infatti a “emissioni zero” e completamente autosufficiente dal punto di vista energetico. Un unicum in Bergamasca, con probabilmente pochi omologhi anche sul piano nazionale.

L’innovativo involucro sarà però anche riempito di iniziative e servizi, a cominciare da un “incubatore d’impresa”, ossia un punto di riferimento formativo per la creazione d’impresa nei settori green in Valle.

«L’idea è nata da un viaggio nel 2010 a Bruxelles nell’ambito del patto dei sindaci – ricorda Alberto Mazzoleni, oggi presidente della Comunità Montana – effettuato insieme ad Antonello Pezzini, consigliere del Comitato economico e sociale europeo, e Gianni Salvi, ex sindaco di Brembilla. Nel centro della città era stato recuperato un vecchio edificio e trasformato in green house, per sensibilizzare la cittadinanza sulle tematiche della sostenibilità».

A distanza di cinque anni anche la Val Brembana può fregiarsi di un testimonial simile, realizzato grazie ad un milione di euro di contributi regionali, a 600mila euro di finanziamento a rimborso dal Bim e a fondi propri della Comunità Montana, per un costo complessivo di 2,1 milioni. Per le attività dell’incubatore, che saranno curate da Bergamo Sviluppo, il finanziamento è del Gal.

Green House Zogno 2 - ridIl cantiere è stato aperto nel settembre 2013 e chiuso lo scorso 11 giugno, rispettando i tempi previsti. Il progetto è dell’architetto Pierluigi Carminati, le scelte impiantistiche e la direzione dei lavori dello studio dell’ingegner Gabriele Ghilardi, entrambi bergamaschi, ed i lavori sono stati effettuati dalla Si.Ge.Co di Brugherio.

La completa sostenibilità è assicurata da una lunga serie di soluzioni, a partire dall’isolamento, con cappotto e serramenti, per proseguire con il recupero di calore, la climatizzazione, il risparmio idrico, il solare termico e il fotovoltaico. «Spesso si sente parlare di case in “classe A” – evidenzia Mazzoleni -, che un pur minimo consumo ce l’hanno. La Green House è andata oltre e nella casella dei consumi fa segnare uno zero tondo, risultato quasi impossibile da ottenere per uno spazio pubblico che ospita funzioni diverse. Zero è anche il consumo di suolo – precisa – trattandosi di una struttura esistente, che aveva bisogno di una sostanziale ristrutturazione».

L’edificio si sviluppa su tre piani, più un seminterrato. «Al piano terra si trovano l’accoglienza, la sede del Gal, che con il nuovo piano di sviluppo rurale porterà avanti anche le misure per la green economy in agricoltura, e una sala riunioni con una settantina di posti aperta alla cittadinanza – spiega il presidente della Comunità Montana -. Il primo piano è dedicato all’incubatore, inteso non come sede di start up, ma come casa dove le imprese green potranno ricevere formazione e confrontarsi sui propri progetti di sviluppo, mentre il secondo piano sarà dedicato al Patto dei sindaci e alle nuove iniziative che potranno nascere per centrare l’ambizioso traguardo del 20-20-20».

«Qualche contenuto c’è già – conclude – il resto andrà costruito. La Green House vuole essere però anche un segnale per la Valle, perché trovi un suo sentiment, una vocazione».

La Green House è in via Locatelli, 111. L’inaugurazione sarà alle 17. Sono previsti i saluti degli enti promotori, l’illustrazione delle caratteristiche tecniche dell’edificio e l’intervento dell’assessore regionale all’Ambiente, energia e sviluppo sostenibile Claudia Terzi.


Ecco “Bergamo Tecnologica”, stampa 3D e open source a portata di pmi

Additive manufacturing, più semplicemente conosciuta come stampa 3D, e soluzioni open source, ossia basate su software libero da licenze, sono tra le novità che stanno destando più interesse in ambito industriale. Bergamo Sviluppo, azienda speciale della Camera di Commercio di Bergamo, ritiene che potrebbero impattare positivamente anche su imprese di piccole dimensioni, offrendo la possibilità di testare nuovi modelli di gestione delle attività produttive.

Per questo ha lanciato il progetto “Bergamo Tecnologica” che si propone di valutare l’introduzione di queste nuove tecnologie e dei modelli di business ad esse legati in un’ottica da un lato di integrazione con i sistemi esistenti, d’altro lato di sviluppo della competitività e innesco di nuove esigenze da parte del mercato.

L’iniziativa si rivolge alle piccole e medie imprese bergamasche (industriali, artigiane e commerciali) che abbiamo almeno una sede operativa in provincia di Bergamo. È finanziata dalla Camera di Commercio e realizzato in collaborazione con il sistema associativo locale e con il supporto tecnico-scientifico dell’Università degli Studi di Bergamo e del Consorzio Intellimech.

Il progetto prevede in sintesi:

  • la somministrazione alle imprese locali di un questionario per verificare lo stato delle tecnologie additive nelle imprese di Bergamo e provincia
  • la raccolta delle domande di adesione al progetto
  • l’effettuazione di 30 check-up tecnologici gratuiti nelle imprese selezionate
  • l’erogazione di 1.200 ore di consulenza a 20 imprese
  • la realizzazione di un evento conclusivo per la presentazione dei risultati finali del progetto

Qui la scheda di adesione al progetto. Le domande saranno raccolte fino a venerdì 3 luglio 2015

Il nuovo progetto è stato presentato nel corso di una conferenza stampa con i rappresentanti delle realtà coinvolte.

Bergamo tecnologica 2Ecco cosa ne pensano

GIANLUIGI VISCARDI – vice presidente di Bergamo Sviluppo e delegato all’innovazione e presidente del Cluster Fabbrica Intelligente per il biennio 2015-2017

«L’obiettivo del progetto è accompagnare e trasferire tecnologie alle imprese, anche a quelle più piccole; cercheremo di declinare sul territorio quanto si sta facendo a livello nazionale per diffondere le nuove tecnologie».

CRISTIANO ARRIGONI – direttore di Bergamo Sviluppo

«Puntiamo all’alfabetizzazione delle imprese su nuove tecnologie e per farlo abbiamo rafforzato la partnership con l’Università ed esteso la rete delle nostre collaborazioni al Consorzio Intellimech»

SERGIO CAVALIERI – professore ordinario del Dipartimento di Ingegneria gestionale, dell’informazione e della produzione dell’Univeristà di Bergamo

«Il progetto è centrato sulle piccole e medie imprese perché hanno maggiori necessità di supporto e la sinergia di partecipazione all’iniziativa indica la capacità di mettere “a sistema” le competenze esistenti sul nostro territorio in questi ambiti»

CATERINA RIZZI – direttore e professore ordinario del Dipartimento di Ingegneria gestionale, dell’informazione e della produzione

«Attraverso il questionario che stiamo predisponendo esploreremo le esigenze formative, gestionali e tecnologiche delle imprese locali per poter poi proporre un’attività di formazione di “valore”. In questo modo portiamo le nostre competenze nel mondo delle imprese»

STEFANO IERACE – responsabile operativo del Consorzio Intellimech

«Attraverso il progetto cercheremo di indagare i bisogni di innovazione anche delle piccole imprese che necessitano di conoscere le tecnologie per sapere se e come usarle per far crescere le proprie realtà»

THOMAS TOSCANO – direttore Cna Bergamo

«L’innovazione è importantissima anche per le micro e piccole imprese e lo è ancora di più in questo periodo. L’innovazione, in quanto asset fondamentale, deve entrare nel tessuto bergamasco e quindi benvenga un progetto come questo»


Start up, premio nazionale ai droni bergamaschi di Geoskylab

geoskylabNell’ambito dell’evento Italian Master Startup Award, che premia i risultati conseguiti sul mercato da parte di giovani imprese hi-tech e che si è svolto mercoledì 10 giugno, per il terzo anno Apsti, l’Associazione dei Parchi Scientifici e Tecnologici Italiani di cui fa parte Bergamo Sviluppo, ha assegnato il Premio Start Up Parchi Scientifici e Tecnologici, rivolto alle giovani imprese innovative nate, ospitate o legate da rapporti di collaborazione con i Parchi Scientifici e Tecnologici e gli incubatori della rete Apsti.

La vincitrice è Geoskylab (www.geoskylab.com), startup nata nell’Incubatore d’Impresa di Bergamo Sviluppo, che offre sistemi aerei a pilotaggio remoto con una formula che comprende sia formazione obbligatoria sia  formazione professionale, oltre a consulenza per operatori professionali, attività per cui ha ottenuto per prima l’autorizzazione da Enac come società consulente. Inoltre ha progettato e sviluppato un sistema di terminazione del volo, componente imposto dall’autorità aeronautica, che al momento risulta essere l’unico sul mercato. Le altre startup finaliste del Premio Start Up Parchi Scientifici e Tecnologici erano Easycloud, promossa da ComoNExT, e P2R srl, legata a Kilometro rosso.

geoskylab 2L’Italian Master Startup Award, giunto alla nona edizione, era promosso da PNICube, l’Associazione Italiana degli Incubatori Universitari e delle Business Plan Competition, e sostenuto quest’anno dal Politecnico di Milano insieme al suo incubatore PoliHub. Si tratta di un premio pressoché unico nel panorama nazionale, perché va a riconoscere i risultati conseguiti dalle startup nate in ambito accademico nei loro primi anni di vita: non solo prospettive, potenziale di business e carica innovativa, quindi, ma risultati concreti, “consacrati” dalla risposta del mercato. Tra le finaliste c’erano imprese che operano in settori diversi, provenienti da diverse regioni italiane, ma ad aggiudicarsi il riconoscimento è stata Jusp, azienda cresciuta presso il Polihub, che ha ideato un mobile Pos, cioè una soluzione per ricevere pagamenti in mobilità attraverso un dispositivo e un’applicazione ad esso correlata, e che ha ottenuto un brevetto internazionale che copre 147 paesi.

 


Confcooperative, per le startup ora c’è CoopUp

confcooperative BergamoLunedì 15 giugno, alle 15.30, nella di Confcooperative Bergamo in via Serassi, sarà inaugurato lo spazio CoopUp, il progetto di Confcooperative finalizzato a creare uno spazio di co-working per favorire la nascita e lo sviluppo di nuove cooperative e imprese sociali con idee e competenze nuove. All’interno dello spazio CoopUp, le start up giovanili e femminili possono infatti trovare le risorse finanziarie per la fase di avvio e gli strumenti necessari affinché la loro idea imprenditoriale si trasformi in un successo di mercato.

Il programma dell’inaugurazione prevede alle 15.30 l’apertura dei lavori con il saluto di Giuseppe Guerini, presidente di Confcooperative Bergamo, e la presentazione dello spazio co-working e dei suo servizi a cura di Pieralberto Cangelli, direttore di Confcooperative Bergamo. All’inaugurazione saranno presenti anche Claudia Fiaschi, vicepresidente nazionale Confcooperative, e Matteo Bettoli, funzionario nazionale Confcooperative. Durante la presentazione interverranno anche i responsabili delle imprese attualmente coinvolte nello spazio CoopUp.


Web, l’aeroporto di Orio ha un nuovo sito

orioSacbo, la società di gestione dell’aeroporto di Orio, ha lanciato il nuovo sito web www.orioaeroporto.it, frutto di un restyling completo, studiato per agevolarne la fruizione da parte degli utenti consentendo l’accesso rapido, diretto e facilitato alle varie sezioni informative.

Il portale si caratterizza per la grafica innovativa e basata su un approccio creativo che richiama l’immagine coordinata presente all’interno dell’aerostazione. Il format mette in evidenza le singole tipologie di servizi aeroportuali, suddivise in altrettante sezioni: viaggiatori, business, cargo e corporate. Ciò consente di identificare l’area di interesse e acquisire le informazioni utili.

Il nuovo portale si presenta come uno strumento web all’avanguardia, fruibile da ogni tipo di device (smartphone e tablet) grazie all’applicazione del responsive design, e si caratterizza per i nuovi servizi di e-commerce integrati, che consentono l’acquisto online sicuro di voli, parcheggi, fast-track, vip lounge, vip card, autonoleggi. Uno dei vantaggi offerti in fase di prenotazione di un volo su www.orioaeroporto.it è la possibilità di navigare nella guida turistica della destinazione prescelta, in collaborazione con Aviontourism, portale d’ informazione turistica aeroportuale. Nel quadro degli strumenti di utilità immediata, a beneficio dei passeggeri è stato introdotto il servizio di notifica, via sms o email, che permette di conoscere lo stato dei voli in tempo reale.

Risulta implementata la sezione dedicata al servizio di assistenza dei passeggeri a mobilità ridotta, con indicazioni dettagliate delle procedure da seguire dall’arrivo in aeroporto fino all’imbarco e in fase di arrivo. Disponibili anche le informazioni sui servizi relativi alla movimentazione delle merci aeree con statistiche aggiornate sulle attività legate ai voli cargo.

All’interno della sezione Corporate si trovano le informazioni sulla società Sacbo con i relativi capitoli che riguardano le normative che regolano le attività sul sedime aeroportuale, gli aspetti legati all’ambiente, alla qualità e alla sicurezza, i dati di bilancio. La sezione Business ospita, insieme all’albo dei fornitori, i contenuti informativi per quanti intendono candidarsi.


TapMyHospital, la soluzione bergamasca per non perdersi in ospedale premiata al Forum Pa

TapMyHospital - premiazione rit
Foto di gruppo per i cinque progetti premiati.
Manuel Ronzoni (TapMyHospital) è il terzo da sinistra

 

La sanità che crede nelle tecnologie digitali per migliorare performance e rapporti con i cittadini ha trovato un’idea vincente anche a Bergamo. Si tratta di TapMyHospital, innovazione dedicata alle strutture ospedaliere realizzata da TapMyLife, start up con sede operativa in via Pignolo specializzata in soluzioni per la localizzazione all’intero degli spazi chiusi, dove la tecnologia Gps non funziona.

Il progetto è arrivato nella cinquina finale ed è stato premiato al contest nazionale #sipuòfaresanitàvicinalcittadinose … si dà spazio alle idee”, promosso dal consorzio Arsenàl.it – Centro Veneto Ricerca e Innovazione per la Sanità Digitale, che ha presentato la selezione ad una giuria di esperti del settore eHealt nell’ambito del Forum PA 2015 di Roma, il più grande evento dedicato all’innovazione nella pubblica amministrazione, conclusosi lo scorso 28 maggio.

TapMyLIfe app-mapTapMyHospital è stato scelto tra 15 idee provenienti da tutta Italia e si è affermato in base ai criteri di utilità, innovazione e livello di realizzabilità previsti nel giudizio. Presentato dal responsabile commerciale Manuel Ronzoni, è una piattaforma che, integrandosi con dispositivi mobile e weareable – ossia indossabili, ad esempio dei braccialetti -, consente di individuare la posizione di dotazioni e persone anche in ambienti chiusi, dove, appunto, non è possibile affidarsi al Gps. Per un ospedale o una struttura sanitaria significa poter monitorare in tempo reale attrezzature, pazienti critici (ad esempio quelli con Alzheimer) e personale, così da ottimizzare risorse e sicurezza. Ma anche avere e mettere a disposizione dell’utenza un navigatore per muoversi con facilità in ambienti grandi e complessi. Chi entra in ospedale può quindi utilizzare il proprio smartphone per orientarsi e spostarti come fare con un Gps per raggiungere ambulatori, laboratori di analisi e degenti che abbiano condiviso la propria posizione. La posizione viene rilevata con una precisione inferiore al metro nel 96% dei casi e l’infrastruttura ha un costo inferiore del 70% rispetto alle tecnologie attualmente presenti sul mercato.

È una soluzione che l’azienda ha pensato anche per aeroporti, centri commerciali e grandi eventi, dove orientarsi è sempre un’impresa e il rischio di perdersi e perdere tempo è – non solo metaforicamente – dietro l’angolo. Il prodotto non è nuovo a riconoscimenti. Nella versione TapMyExpo for children, ovvero con braccialetto e app per individuare le attrazioni a misura di bambino e famiglia e tenere sotto controllo il piccolo, ha partecipato al bando della Regione Lombardia “Start Up per Expo”, classificandosi tra i primi 60 progetti e ad un soffio (25esima) dai migliori 24, che si sono aggiudicati la possibilità di presentarsi sul “palcoscenico” dell’esposizione milanese.

Ne avevamo parlato qui

Il bimbo? Non lo perdi più con il braccialetto made in Bergamo

Queste le altre idee per l’innovazione digitale nella sanità selezionate e presentate al Forum Pa

Collabobeat (presentato da Floriano Bonfigli, Digital Health Expericence srls, Fermo) – Piattaforma di collaborazione digitale tra medico e paziente che permette di condividere informazioni, dati e commenti. Tra i cinque finalisti ha ottenuto una menzione speciale: «La piattaforma – sicura, snella e chiara – permette al paziente di interagire con il medico in maniera proattiva, garantendo un elevato livello di compliance nel processo di cura che diventa anche occasione di empowerment.

ByMeds (presentato da Luca Crivellari, AppToTheCloud, Milano) – App mobile per prenotare e gestire gli appuntamenti con il medico di medicina generale ed il pediatra di libera scelta.

Medical Up (presentato da Emilia Bruno, Cosenza) – Piattaforma intelligente di cooperazione in ambito sanitario che offre un unico punto di accesso per agevolare non solo nella ricerca di un medico ma anche nella ricerca di un alloggio o di un itinerario per raggiungere il luogo di cura.

VEASYT Live! (presentato da Enrico Capiozzo, VEASYT srl, Venezia) – Servizio di video-interpretariato da remoto fruibile via web da computer, tablet e smartphone per lingue verbali (20 lingue oggi disponibili) e in lingua dei segni italiana (LIS) per persone sorde. Il servizio permette di interagire in modo professionale con qualsiasi tipo di utente/cliente.


Punto Innovazione / BBS Ecco il totem multilingue che accoglie i turisti

BBS  TotemServizi al turista in alta definizione. Potrebbe definirsi in questo modo il pacchetto di soluzioni studiate da BBS, società specializzata in progetti di valorizzazione turistica e culturale che ha sede a Paderno Franciacorta ma come terreno di prima applicazione ha scelto il territorio orobico e l’Aeroporto di Orio al Serio. Il suo titolare, l’ingegner Bruno Bottini, si sente un bergamasco adottivo dal punto di vista professionale, avendo messo a punto negli anni, in special modo in collaborazione con Turismo Bergamo e SACBO, applicativi avanzati nella fornitura di assistenza diretta basata su contenuti multimediali.

“Ogni prodotto evolve, migliora sotto l’aspetto qualitativo, mediante l’introduttivo di software e hardware avanzati, sviluppati per consentire una fruizione sempre più facilitata all’utente” – spiega Bottini, il quale, appena tre mesi dopo la presentazione avvenuta alla BIT di Milano, ha già pronte le novità per il Tourist Live Assistant, il nuovo servizio di Video Contact Center Turistico basato su operatori multilingue che consente ai visitatori del nostro Paese di essere assistiti gratuitamente dialogando in italiano, inglese, russo e cinese.

“Un totem interattivo concepito per essere un vero e proprio sportello informativo sempre aperto – sottolinea il titolare di BBS -. Dopo la prima fase sperimentale, il sistema VoIP SDK si è evoluto ulteriormente permettendo la compressione ottimizzata delle immagini in streaming anche con una banda disponibile ridotta. La gestione multilingua è garantita da una struttura ad albero in cui ogni utente può, in modo indipendente, parlare in videoconferenza, inviare messaggi istantanei, visualizzare e condividere file da remoto. E’ possibile garantire fino a 1000 connessioni simultanee sicure (protocollo TLS e crittografia Blowfish) e tenere traccia di tutti gli utenti collegati. Permette inoltre di registrare le conferenze in file wav ed mp3”.

La tecnologia è una delle novità che BBS presenta a FORUM PA 2015, la 26esima edizione della mostra convegno dell’innovazione nella Pubblica Amministrazione e nei Sistemi Territoriali, in programma dal 26 al 28 maggio al Palazzo dei Congressi di Roma. Peraltro, allo scopo di favorire l’impiego dei servizi multimediali nei centri urbani e luoghi di attrazione fortemente legati alla stagionalità o a singoli eventi, sarà lanciata la “Tourist Card”, carta-servizi a consumo che Comuni, Enti, Associazioni, Musei e Uffici Turistici possono associare al Call Center turistico multilingua.