Emozioni dal Mondo scalda i motori. Iscrizione dei vini entro il 7 ottobre

emozioni dal mondo - concorsoManca un mese al Concorso Enologico Internazionale “Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme”. La 13esima edizione, organizzata dai Vignaioli Bergamaschi, è in programma in terra bergamasca dal 19 al 21 ottobre prossimi.

Si tratta dell’unico concorso al mondo dedicato ai vini Merlot e Cabernet e ai loro tagli a godere del patrocinio OIV (Organisation International de la Vigne et du Vin). Le iscrizioni dei vini sono aperte fino al 10 ottobre. Il regolamento e i documenti per partecipare si possono scaricare dal sito www.emozionidalmondo.it, che è stato rinnovato e offre anche un ricco archivio di notizie e fotografie a raccontare come è nato questo momento di confronto tutto bergamasco e come è cresciuto nel tempo

Il programma si annuncia denso di novità ed eventi, come da tradizione, in grado di coniugare i momenti più tecnici di degustazione e assegnazione del premio a quelli più turistici. «Da sempre “Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme” rappresenta per noi un’imperdibile occasione per parlare al mondo di Valcalepio ma anche e soprattutto del territorio di Bergamo», dichiara il direttore del Concorso, l’enologo Sergio Cantoni.

Il concorso è sempre più social: oltre che sulla pagina Facebook sarà possibile seguire la kermesse su Instagram dove Vignaioli Bergamaschi promettoe aggiornamenti live tramite Ig Stories e la condivisione di quanto avverrà nel corso dell’evento. In programma anche una serie di dirette Facebook. Per essere sempre aggiornati basterà seguire l’hashtag ufficiale della manifestazione #emozionidalmondo.


San Pellegrino, cento birre bergamasche in festa

BeerGhem|1-2-3-4Giugno|PromoLa birra artigianale made in Bergamo ha il suo evento più grande in BeerGhem, la festa organizzata a San Pellegrino dal birrificio Via Priula, dedicata ai produttori del territorio e alla cultura brassicola. Quest’anno la rassegna si sviluppa su quattro giornate, dal primo al 4 giugno. Protagonisti 11 birrifici ad offrire un panorama di cento birre. Oltre ai padroni di casa del Via Priula, ci sono Elav (Comun Nuovo), Lemine (Almenno San Salvatore), Otus (Seriate), Kaos (Grumello del Monte), Valcavallina (Endine Gaiano), Del Lago (Sarnico), Della Ghironda (Brusaporto), Endorama (Grassobbio), Monangi (Dalmine) e Adda (Brembate). La scoperta delle diverse etichette si affianca alla gastronomia e a percorsi di gusto. Lo chef Pier Milesi, del ristorante Bigio, ogni giorno preparerà un menù dedicato a BeerGhem con gli allievi dell’Istituto alberghiero di San Pellegrino. Sono inoltre in programma degustazioni, un mercato alimentare, didattica, dibattiti, incontri, senza dimenticare la musica dal vivo e dj set.

La manifestazione è realizzata con la collaborazione della Compagnia del Luppolo e il patrocinio del Comune. www.birrificioviapriula.it/beerghem


Cantine Aperte stappa l’edizione numero 25

cantine-aperte

Sabato 27 e domenica 28 maggio è il fine settimana di Cantine Aperte, l’appuntamente più amato del Movimento Turismo del Vino che propone degustazioni e visite nelle aziende associate di tutta la penisola, dalle Alpi all’Etna, per un totale di circa 900 indirizzi.

Favorendo il contatto diretto tra produttori e appassionati di vino, l’iniziativa, che quest’anno festeggia il 25esimo, è diventata nel tempo una filosofia, uno stile di viaggio e di scoperta dei territori. Oltre a dare la possibilità di assaggiare i vini e di acquistarli direttamente in azienda, permette di entrare nelle cantine per scoprire i segreti della vinificazione e dell’affinamento e di partecipare gli eventi organizzati dai padroni di casa.

In Lombardia si celebra domenica 28 maggio, in 54 aziende. In Valcalepio apriranno le porte l’azienda agricola Angelo Pecis di San Paolo d’Argon, Medolago Albani di Trescore, Locatelli Caffi di Chiuduno, Tenuta Castello di Grumello di Grumello del Monte e Tallarini di Gandosso.

Il Movimento Turismo del Vino raccomanda di verificare sempre con le cantine le date e gli orari di apertura.

www.movimentoturismovino.it


Concorso enologico, al via “Premio Qualità Italia 2017”

Concorso ViniAnche quest’anno, il Concorso enologico nazionale “Premio Qualità Italia 2017”, organizzato dalla Scuola di alta formazione e perfezionamento “Leonardo” di Città Sant’Angelo, si farà in Abruzzo. Il Concorso è stato approvato dal ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e – dopo il successo delle passate edizioni, con la partecipazione di cantine di tutte le regioni d’Italia e con numerosi riconoscimenti per la professionalità dello staff organizzativo, delle commissioni di valutazione e dell’organizzazione generale – si appresta a registrare una significativa partecipazione con adesioni di cantine di varie regioni italiane. I campioni dovranno pervenire alla sede della Scuola “Leonardo” entro il 9 giugno prossimo. Le degustazioni inizieranno il 14 giugno e la premiazione avrà luogo il 1° luglio. Il regolamento, la scheda d’iscrizione e il verbale di prelievo sono consultabili sul sito www.premioqualitaitalia.org e la mail di riferimento è: concorso@premioqualitaitalia.org (tel. 085.21963).

Anche quest’anno l’organizzazione si propone lo scopo di mettere in evidenza la migliore produzione italiana per le categorie dei vini ammessi al concorso, valorizzare le tipicità italiane e regionali, presentare al pubblico le tipologie dei vini caratteristici di ogni regione, premiare lo sforzo delle Aziende produttrici e stimolare il continuo miglioramento qualitativo dei loro prodotti contribuendo così alla divulgazione del brand Italia nel mondo. I vini premiati saranno poi oggetto, per l’intero 2017, di particolari azioni promozionali da parte della Scuola Leonardo.

Ecco le categorie di vino a concorso:

  • IGT (Indicazione Geografica Tipica: Rossi, Bianchi e Rosati)
  • DOC (Denominazione di Origine Controllata: Rossi annate 2016, 2015, 2014, 2013, 2012 e precedenti, Bianchi annate 2016, 2015 e precedenti, Rosati)
  • DOCG (Denominazione di Origine Controllata Garantita: Rossi e Bianchi e Rosati)
  • Vini Frizzanti (Rossi DOC e IGT, Bianchi DOC e IGT, Rosati DOC e IGT)
  • Vini spumanti (Rossi VSQ, DOC VSQ e IGT VSQ, Bianchi VSQ, DOC VSQ e IGT VSQ, Rosati VSQ, DOC VSQ e IGT VSQ)
  • Vini passiti (DOC, IGT)


Italia in Rosa, a Moniga 132 cantine con il meglio dei rosé italiani

ChiarettoItalia in Rosa prepara un decennale da record: la rassegna dei Rosé italiani e dei Chiaretti torna nel ponte della Festa della Repubblica (2-4 giugno) schierando 132 cantine per un totale di 194 etichette in degustazione. Numeri mai raggiunti prima dalla ormai storica vetrina gardesana del drink pink, in programma come sempre a Moniga del Garda, città del Chiaretto. E sarà proprio il classico rosé della riviera bresciana del Garda a fare gli onori di casa con la partecipazione di 33 aziende associate al Consorzio Valtènesi, in una tre giorni che registra anche un boom di adesioni dalla Puglia con ben 26 insegne. Presenza quest’ultima che rafforza l’asse strategico Valtènesi-Salento, sancito quest’anno dalla collaborazione fra Italia in Rosa e Roséxpo, in programma a Lecce dall’8 al 10 giugno: a Moniga parteciperanno i 19 produttori riuniti nell’associazione deGusto Salento, mentre il Consorzio Valtènesi sarà schierato a Lecce con un pool di una quindicina di cantine, a configurare quella che si preannuncia come una settimana promozionale di alto livello all’insegna del bere rosa con focus particolare sui territori maggiormente vocati a questa produzione.

A Moniga sventoleranno anche le bandiere del Veneto (15 cantine), della Toscana (che sarà presente anche con l’associazione Rosae Maris- Vini Rosati di Maremma), della Sicilia e del Piemonte (sette aziende in entrambi i casi). Ma le dimensioni dell’evento sono destinate a crescere ulteriormente nei prossimi giorni grazie anche all’adesione di altre realtà come Le Donne del Vino, il Consorzio Oltrepò Pavese, la sezione toscana della Fivi ed altre ancora. In qualità di ospiti internazionali non mancheranno inoltre i raffinati Rosé della Provenza. La manifestazione si terrà nel castello di Moniga, tipica costruzione difensiva del territorio che risale al periodo tra il XIV e il XV secolo, dove ora è a disposizione una grande area per eventi con un panorama di grande suggestione sul lago di Garda: l’ingresso costa 10 euro con degustazione libera di tutti i vini, cui vanno aggiunti 3 euro di cauzione per sacca e bicchiere che verranno restituiti alla riconsegna.

Info: www.italiainrosa.it


Un lago diVino, a Sarnico 40 cantine in piazza nel weekend

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Postazioni di degustazione di vino e bollicine, percorsi guidati tra bar e negozi del borgo, laboratori e occasioni di incontro all’insegna di buon bere. Sabato 6 e domenica 7 maggio a Sarnico ritorna “Un lago diVino”, la due giorni dedicata agli appassionati di vini e buoni sapori.

Dalle ore 16 alle ore 22 le piazze della cittadina ospiteranno le eccellenze enologiche del territorio. Le cantine tra cui scegliere saranno circa 40. La mostra mercato permetterà di conoscere le etichette delle cantine più note e di aziende vinicole emergenti della Franciacorta e della Valcalepio. E in più alcuni produttori della Valcamonica, delle Langhe, dell’Oltrepò pavese e della Puglia.

sarnico lago di vino 2La formula è quella ormai consolidata. Con l’acquisto di un ticket (in vendita allo stand dell’organizzazione al costo di 12 euro) si riceverà una tasca da sommelier con un calice. A quel punto si potrà iniziare a esplorare le vie di Sarnico, degustando sorso dopo sorso i vini proposti. Sono previste degustazioni guidate, laboratori Slow Food (sull’olio extravergine, sui salami del progetto 13 lune, sulla sardina essiccata tradizionale del lago d’Iseo, sui caprini delle varie province lombarde), in collaborazione con la scuola alberghiera Serafino Riva di Sarnico, truccabimbi e concerti.

La manifestazione è organizzata da Sarnicom, l’associazione commercianti di Sarnico. Per maggiori informazioni: pagina Facebook Un Lago di Vino Sarnico.


Seriate, porte aperte e degustazioni gratuite al birrificio Otus

otus - pils produzioneSe volete vedere come nascono le birre artigianali e trovare quella che vi piace di più, sabato 6 maggio, dalle 15 alle 19 potete fare un giro a Seriate.

Il birrificio Otus, in via Rumi 7, aprirà infatti le porte e via accompagnerà in un vero e proprio “tour” nei propri reparti produttivi. Il percorso sarà affiancato da una degustazione gratuita di birre selezionate: la “Pils”, appena premiata al Vinitaly, la “Side B”, fresca e beverina, che con il suo frumento a km zero è l’ideale per accogliere la stagione estiva ed infine la classica ed inconfondibile rossa “Red&Go”.

La partecipazione è libera e non serve prenotazione. Sarà anche possibile acquistare i prodotti direttamente nel punto vendita in sede, approfittando di vantaggiose opportunità.


Premio Francesco Arrigoni, la quinta edizione alla Onlus “Francesca Pecorari”

La quinta edizione del Premio Francesco Arrigoni andrà, quest’anno, alla “Francesca Pecorari Onlus”, Fondazione friulana nata dopo il tragico incidente stradale in cui, nel 2002, perse la vita Francesca Pecorari, figlia di Alvaro, titolare dell’azienda agricola Lis Neris (San Lorenzo Isontino, Gorizia). La Fondazione è attiva in numerosi progetti a sostegno dell’infanzia svantaggiata in Africa e nel Sud-Est asiatico. E per supportare queste attività, insieme alla cantina Lis Neris, ha dato vita anche al progetto “Fatto in paradiso”, vino in edizione speciale per alimentare la raccolta fondi. La consegna del premio si terrà il 4 maggio, alle 18,30, all’Abbazia di Fontanella, a Sotto il Monte. Alle 20 seguirà la cena al Cavril, 55 euro a persona che andranno a rendere più corposo il premio in memoria del giornalista enogastronomico scomparso all’improvviso all’età di 52 anni.

La cena sarà firmata dai ristoranti di InGruppo, con il contributo anche di alcune aziende agroalimentari del territorio e di cantine che sin dall’inizio hanno sostenuto il premio. Il menù prevede: aperitivo di benvenuto a cura dell’agriturismo Cavril, Consistenze di verdure con erbe e fiori del Ristorante Loro di Trescore Balneario, Casoncelli della Bergamasca dell’Antica Osteria dei Camelì di Ambivere, Trippa in umido del ristorante Lio Pellegrini di Bergamo e Panna cotta di latticello con meringa e gelato al moijto proposto dal ristorante Da Vittorio. Durante la serata verrà organizzata una lotteria con in palio vini e prodotti gastronomici offerti dalle cantine, dagli artigiani e da chiunque voglia dare il suo contributo al premio.


Vino, nella vendita online vincono i grandi brand

vinoTannico ha presentato i dati della ricerca sul mondo del vino, effettuata con il panel di consumatori più ampio mai utilizzato, pari a 50mila consumatori. Un campione decisamente consistente considerato che su 10 bottiglie vendute online 3 vengono consegnate da Tannico. La ricerca è nata grazie ai dati estrapolati da Tannico Intelligence, un servizio dedicato alle cantine e ai consorzi, che permette di accedere a milioni di informazioni registrate sulla piattaforma di vendita della più grande enoteca online d’Italia. La risposta principale a cui questa ricerca ha dato voce è: cosa bevono gli italiani e come si distinguono fra loro? Che peso ha il marketing nelle vendite? E le stelle e gli astri hanno anche loro un peso? Sono i dati a parlare e il risultato è spesso sorprendente e a tratti anche piuttosto divertente.

Consumi e tendenze

Tra le prime evidenze di questa analisi, emerge inaspettatamente un testa a testa tra la Lombardia e l’Abruzzo, che si contendono il primato di high spender in Italia con 11 euro di prezzo medio a bottiglia, seguiti da Veneto (9,5 euro), Sicilia (8 euro) e Molise (6,5 euro). A sorpresa Gallarate , vicino a Milano, vince il premio di città che investe di più per una bottiglia di vino. In questa produttiva cittadina della provincia di Varese, il prezzo medio di vendita al pubblico per bottiglia arriva a circa 17 euro (il 95% in più rispetto a Genova e il 120% in più rispetto a Napoli). A seguire Firenze (13,5 euro), Milano (10 euro) e Roma (9 euro). Nella vendita di vino online si conferma il primato dei grandi brand, che battono i piccoli produttori in termini di vendite (10%), considerati probabilmente più affidabili per i neofiti del calice, che faticano a orientarsi nel mare magnum delle cantine italiane. Al primo posto emerge una tra le cantine più note della Sicilia, Donnafugata (9,67%), simbolo del rinascimento enoico del sud Italia. Di misura Ferrari (9,56%) si conferma il re delle bollicine made in Italy da metodo classico, mentre il bronzo per i più venduti se lo aggiudica Tramin, una cantina altoatesina che coniuga i grandi numeri a quella costanza qualitativa tipica delle migliori realtà artigianali. A seguire Contadi Castaldi (6,07%), Tenuta San Guido (6,02%) San Michele Appiano (5,65%), Bertani (5,21%), Antinori (5,14%) Bellavista, (4,87%) e Planeta (3,99%). Nel comparto delle bollicine, la vittoria dello Champagne è schiacciante (49%), grazie soprattutto all’ampio acquisto di prodotti del gruppo Moët. Se però consideriamo la totalità delle bollicine italiane, sia da metodo classico che charmat, queste battono per due punti percentuali (51%) l’insieme di tutti gli Champagne francesi. Tra le bollicine italiane preferite dalla rete svetta in cima al podio il Franciacorta (26%), che distacca persino il più economico Prosecco (19%), che tuttavia dà il lungo al Trento DOC (6%), fanalino di coda della nostra classifica – denominazione penalizzata dall’avere solo una cantina particolarmente conosciuta al grande pubblico. Entrando nel particolare, tuttavia, è interessante sottolineare come subito dopo il Dom Pérignon (10,69%) ci sia Ferrari (6,96%), che fa la parte del leone di tutte le bollicine trentine, oltre che italiane. A seguire Louis Roederer (4,99%), Monte Rossa (4,78%), Contadi Castaldi (4,60%), Ruinart (4,00%), Bellavista (3,61%) Philipponat (3,58%) e Andreola (3,25%).

Uomini, donne e millennial: chi acquista cosa?

Sulla base 50mila acquirenti, i clienti di Tannico sono stati divi in tre fasce: uomini e donne sopra i 35 anni e ragazzi fra i 18 e i 35 anni, maschi e femmine (Millennial ). Cliché confermati a metà, sul rapporto tra donne e vino , con qualche piccola sorpresa. La preferenza del gentil sesso cade complessivamente sulle bollicine, sia italiane che francesi (47%), con il superamento di un solo punto percentuale dello Champagne (24%) su quelle prodotte lungo tutto lo stivale (23%). Sul fronte d’oltralpe svettano le Maison Dom Pérignon e Ruinart, che danno qualche considerevole lunghezza a Philipponat, Canard Duchene, Aubry, Krug, Louis Roederer, Moët & Chandon e Jacquesson. In Italia vince nuovamente Ferrari, a cui segue Monte Rossa, Contadi Castaldi, Andreola, Berlucchi, Bellavista, Ferghettina, Mosnel e Fratelli Berlucchi. A sorpresa, tuttavia, le donne scardinano un vecchio cliché dimostrando di apprezzare anche i vini rossi, acquistati per il 31%, seppur da pronta beva, contro i bianchi preferiti per il 22%, con particolare predilezione per gli aromatici come il Gewürztraminer. Se le donne apprezzano una buona bollicina, gli uomini confermano la tendenza di essere degli estimatori dei rossi (44%), a cui seguono le bollicine (35%) e i bianchi (21%). Nella fascia dei rossi corposi vincono a mani basse quelli da invecchiamento (20% diviso fra Bolgheri, Barolo, Amarone e Brunello). Si conferma, invece, la maggiore propensione all’acquisto maschile, che rimane non solo più alto ma ricorrente e fatto di un numero superiore di bottiglie.

A mettere d’accordo uomini e donne, tuttavia, sono alcune cantine molto note come Dom Pérignon, Donnafugata, Ferrari e la Cantina Tramin. Tra le grandi sorprese emerse da questa ricerca, i Millennial della rete sembrano del tutto diversi da quella “generazione 1000 euro”, che li vorrebbe con lavori precari, senza reddito fisso e uno stile di vita morigerato. Al contrario i Millennial, sia maschi che femmine, acquistano vini che rappresentano uno status symbol, come lo Champagne e bottiglie da invecchiamento (Bolgheri, Barolo, Amarone e Brunello per il 23%), incredibilmente molto di più della fascia over 35 maschile, che sceglie più Prosecco rispetto ai giovani. I Millennial invece preferiscono al Prosecco (8%), il metodo classico (15%, diviso tra Franciacorta e Trento Doc) più di tendenza ed elegante.

 

 


Il birrificio Otus stappa l’emozione anche al Vinitaly

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Calano i consumatori e i consumi di bevande alcoliche in Italia. Cresce, tuttavia, la consapevolezza della cultura mediterranea del mangiare e bere, mentre l’eccesso è sempre meno di moda. Dalla ricerca Nielsen per Federvini, emerge infatti che i consumi di bevande alcoliche in Italia, in 10 anni, tra il 2005 e il 2015, sono diminuiti del 25%, da 31,1 milioni di ettolitri a 22,9 milioni.

Questo a causa di cambiamenti di varia natura: demografici (la popolazione italiana invecchia), sociali (sono cambiati momenti e luoghi di consumo), economici, ma anche per nuovi atteggiamenti alimentari sempre più orientati al salutismo e, non ultimo, per una sempre maggiore competizione con gli altri settori del beverage.

otus a vinitaly 2017 (2)All’interno di questo macro mondo emerge però che le nuove generazioni si orientano con più semplicità verso la birra. Fenomeno che non è passato inosservato neppure agli organizzatori della fiera internazionale dedicata al vino di Verona, che, da qualche anno, hanno “scoperto” la grande attenzione anche del pubblico professionale all’arte di miscelare cereali con acqua, luppolo e lievito. L’appuntamento con il Vinitaly – dal 9 al 12 aprile – non è più quindi solo dedicato al vino. E il Birrificio Otus di Seriate ha pensato di non perdere quest’opportunità per presentarsi agli operatori professionali (stand 12 del padiglione Sol&Agrifood -ingresso principale Cangrande).

otus a vinitaly 2017 (3)Tramite la collaborazione con Assobirra – Associazione dei Produttori della Birra e del Malto – Otus intende far conoscere agli ospiti di questo palco mondiale la propria filosofia nel produrre birre artigianali. «Vinitaly è una kermesse mondiale incredibile e unica – racconta Giampietro Rota, consigliere delegato del birrificio di Seriate -. È una vetrina che permette di mostrarsi al mondo intero e di trasmettere determinate emozioni legate a questo comparto così diverso ma complementare al vino. Abbiamo allestito uno spazio dove è possibile degustare le nostre specialità sia alla spina che in bottiglia, partendo proprio dall’ultima nata in casa Otus: la RedVolution. Parlando proprio di questa birra, abbiamo voluto un prodotto complesso ed intrigante, senza però perdere mai di vista la facilità di beva, caratteristica fondamentale per noi nell’interpretare l’arte della produzione di birra artigianale. RedVolution è una birra rossa doppio malto, prodotta ispirandoci allo stile Bock, da noi chiaramente reinterpretato».

«Ha una base maltata importante con note dolci di miele, frutta sotto spirito, cioccolato e caffè – continua Rota – con una componente luppolata generosa determinata da luppoli di nuova generazione continentali quali lo Sloveno Styrian Wolf e il tedesco Saphir, che completano il bouquet generando note floreali e speziate. Ha un residuo zuccherino importante tipico delle Bock, bilanciato da un amaro delicato che non la rende stucchevole».