Le anticipazioni di stampa riferiscono che il nuovo Governo intende chiudere il cashback entro fine anno. Ragioni di costo.
Le anticipazioni di stampa riferiscono che il nuovo Governo intende chiudere il cashback anticipatamente a fine anno. Ragioni di costo. Invece di tagliare il super cashback (1.500 euro per i primi 100.000 fortunati) che costa tanto e che sta facendo crescere i furbetti della strisciata al distributore di benzina il Governo preferisce affossare definitivamente questo strumento.
Peccato che il cashback piace alla gente ed è l’unica reale opportunità per comprare in negozio e quindi favorire il commercio tradizionale rispetto a quello online. Gli acquisti sotto casa producono introiti di Iva e Irpef allo Stato che il commercio elettronico, soprattutto quello dei portali stranieri, qualche dubbio sul contributo all’erario ce lo fanno nutrire.
Il Governo non parla invece di togliere la lotteria degli scontrini. Quella certo che andrebbe eliminata perché è sbagliata nelle sue motivazioni di fondo e nella sua applicazione. E poi fa impazzire i commercianti per l’incasso dell’euro di un caffè.