Cambio alla guida del Gruppo Elettrodomestici, Antonio Campana presidente

Dal 2013 nel direttivo, subentra ad Armando Zucchinali, storico referente del Gruppo sin dagli anni Ottanta

Antonio Campana

È Antonio Campana della “C&D elettronica” del Centro Galassia di Bergamo il nuovo presidente del Gruppo Elettrodomestici Ascom Confcommercio Bergamo, che subentra ad Armando Zucchinali, storico referente del Gruppo sin dagli anni Ottanta. Campana, 36 anni, ricopriva dal 2013 la carica di consigliere del Gruppo. Lo affiancano nel consiglio Marco Fumagalli della “Fumagalli G&C” di Bergamo, Giancarlo Busi di “Centro casa Busi”di Val Brembilla e il papà, fondatore dell’azienda, Mario Campana di Bergamo.

“La concorrenza delle grandi catene e dell’e-commerce continua a essere sempre più pressante, ma le nostre attività hanno investito molto negli ultimi anni sulle competenze per offrire un servizio in grado di fare sempre la differenza- commenta il neo presidente-. Anche le realtà più piccole hanno puntato con decisione sulla specializzazione, dalla progettazione all’assistenza post vendita, all’installazione. Un passo necessario per stare sul mercato e ritagliarsi una nicchia, in un mercato costellato anche nelle località periferiche e provinciali di punti vendita dei grandi store”. Sul fronte associativo, Campana punta a formare una squadra valida e motivata: “Cercheremo di allargare ulteriormente la base associativa per dare maggiore voce alle nostre istanze e continuare a crescere insieme, innalzando le competenze, anche attraverso l’organizzazione di corsi formativi e convegni”.

I numeri del settore (dati Ascom Confcommercio Bergamo su elaborazione fonte camerale al IV trimestre 2021) evidenziano la sofferenza del comparto: dal 2017 ad oggi si è scesi da 298 attività (di cui 77 in città) alle 256 attuali (di cui 64 in città). Un calo del 14,1% complessivo e del 16,9% in città. Il maggior numero di chiusure si è concentrato negli ultimi due anni, a seguito della pandemia.Da 290 attività nel 2020 (di cui 73 in città) si è infatti scesi a 256 (di cui 64 in città).