“Il Ceo di Intesa San Paolo – scrive in una nota Legambiente – ha dichiarato alla recente assemblea degli azionisti che “Brebemi e le partecipazioni autostradali verranno dismesse entro il 2017”. Si tratta di una decisione già nell’aria ma non per questo meno sorprendente: se la ”Banca Paese” sente il bisogno di comunicare ora una decisione che si svilupperà da qui a due anni è perché non vuole correre rischi di nuove perdite. Non sarà facile vendere azioni di società autostradali in dubbio (Tem) in rosso (Brebemi) o addirittura quasi al fallimento (Pedemontana). È evidente che la notizia è un’altra batosta sulle tre concessionarie, perché se la prima banca italiana e da sempre la banca lombarda per definizione ed ambizione abbandona le tre più grandi iniziative infrastrutturali lombarde in una fase così critica della loro vita. Resta ora da capire chi subentrerà visto che ai i costruttori, resta poco da costruire o da aggiudicare, i fondi, non investono se non hanno certezza di guadagno e sarà difficile per le altre banche se fugge Intesa. Saranno di nuovo lo Stato e la Regione a metter mano al portafoglio, dopo averlo già fatto a caro prezzo nei mesi scorsi con 360 milioni”, conclude Legambiente.