100 grandi progetti per cambiare il territorio. Fusini: “Un grande volano per consolidare la crescita dei flussi turistici” Cambiare un territorio attraverso la cultura: Bergamo e Brescia, terre di promesse mantenute, si raccontano in un anno che vuole essere l’inizio consapevole di un grande progetto sociale, industriale, urbano. Un progetto civile, nato dalle comunità, che ha la cultura al centro: arti, scienze, monumenti e archeologie, palazzi, paesaggi, percorsi, degustazioni, ma anche servizi, progetti sociali ed educativi, rimedi alla vulnerabilità e alla marginalità sociale.
Sono state presentate ieri a Milano, al MEET | Digital Culture Center, le novità principali della Capitale Italiana della Cultura 2023, un’occasione generosamente offerta dal Paese intero, nel suo percorso verso la straordinaria manifestazione che si svolgerà a Bergamo e Brescia a partire dal prossimo gennaio.
Capitale Italiana della Cultura 2023 si declinerà in un denso programma di 100 grandi progetti cui faranno corona e riverbero altre 500 iniziative che prenderanno corpo nel corso dell’anno grazie all’iniziativa di tante realtà sul territorio di Bergamo e Brescia che hanno fatto rete e progettato insieme: fondazioni, associazioni, enti pubblici, imprese, università. Tra questi, oltre 90 progetti finanziati per 3,5 milioni di euro da Fondazione Cariplo insieme alle Fondazioni di Comunità di Bergamo e Brescia per la promozione culturale delle realtà locali.
Il calendario degli eventi prenderà avvio con una grandiosa cerimonia inaugurale il 20, 21 e 22 gennaio 2023 articolata sulle due città. A breve distanza, sempre su entrambe le città, la Festa delle Luci, organizzata da A2A: Brescia tra il 10 e 19 febbraio e Bergamo tra il 17 e il 26 febbraio diventeranno gallerie d’arte a cielo aperto, grazie anche alla presenza di prestigiosi artisti nazionali e internazionali. La Festa delle Luci consentirà di valorizzare alcuni tra i luoghi simbolo della Capitale della Cultura: a Brescia il Castello e l’area archeologica, a Bergamo un articolato percorso tra la parte alta e la parte bassa della città.
A partire dai primi mesi dell’anno GAMeC, Accademia Carrara e il Museo delle Storie di Bergamo, così come i prestigiosi luoghi gestiti da Fondazione Brescia Musei e Palazzo Martinengo a Brescia, accoglieranno i visitatori con mostre di eccezione nel palinsesto 2023. Inoltre, il 29 gennaio sarà inaugurato il Nuovo Museo del Risorgimento nel Castello di Brescia.
Bergamo e Brescia hanno lavorato insieme per valorizzare e condividere con il grande pubblico le esperienze sulle manifestazioni storiche che hanno registrato un successo crescente e che nel 2023 presenteranno edizioni speciali. Da Brescia la Mille Miglia, la Festa dell’Opera del Teatro Grande e la Festa della Musica. Da Bergamo il Donizetti Opera Festival, la Donizetti Night e il Bergamo Film Meeting.
Altri eventi importanti coinvolgeranno entrambe le città: il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo che da 60 anni unisce le due realtà; il progetto Città del Jazz, a cura di Fondazione Teatro Donizetti e Fondazione Teatro Grande, che racchiude Bergamo Jazz e La Grande Notte del Jazz di Brescia; gli ensemble Take Off di Brescia e Panorchestra di Bergamo che vedranno il coinvolgimento di giovani musicisti jazz bresciani e bergamaschi in collaborazione con solisti di calibro nazionale e internazionale.
Il mondo della musica e del teatro, storicamente al centro delle proposte culturali delle due città, produrrà straordinarie stagioni concertistiche e teatrali nei principali teatri di Bergamo (Teatro Donizetti e TTB – Teatro Tascabile Bergamo) e Brescia (Teatro Grande e CTB – Centro Teatrale Bresciano), con nuovi allestimenti operistici di grandi compositori come Gaetano Donizetti e Giacomo Puccini, e produzioni teatrali dedicate a Italo Calvino. Gli eventi usciranno dai luoghi chiusi dei teatri per raggiungere in modo itinerante gli spazi cittadini della vita sociale: piazze, stazioni, quartieri e periferie.
I sindaci di Bergamo e Brescia, le titolari degli assessorati alla Cultura dei due Comuni – la vicesindaca di Brescia Laura Castelletti e l’assessora alla Cultura di Bergamo Nadia Ghisalberti – hanno presentato le novità insieme agli enti che hanno scelto di accompagnare e sostenere il percorso di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023: Fondazione Cariplo con le Fondazioni di Comunità delle due Città, i Main Partner Intesa Sanpaolo e A2A, il Partner di Sistema Brembo.
“Capitale della Cultura per la città di Bergamo innesca un processo di realizzazione di iniziative e progetti culturali, ma è anche occasione per incidere fisicamente nel tessuto urbano e i territori con la cultura, la sostenibilità, la bellezza a fare da elementi fondamentali di un impegno che prevede grandi investimenti economici da parte dell’Amministrazione- ha sottolineato Giorgio Gori, Sindaco di Bergamo- . A Bergamo ferve il lavoro che consentirà di completare o aprire molti interventi significativi durante il 2023, che vanno dalla rigenerazione urbana alla valorizzazione di un patrimonio storico e culturale di straordinaria importanza. La Capitale della Cultura 2023 è per la nostra città una miccia, una scintilla che dà vita e slancio a un grande processo di cambiamento e arricchimento, un processo che proseguirà oltre il 2023 con i grandi interventi infrastrutturali e di collegamento della città previsti anche grazie al PNRR. E questo avviene in alleanza con Brescia in un’ottica di crescita comune che può generare benefici a medio e lungo termine per questa parte della Lombardia così ben collegata al resto del Paese e dell’Europa. Emilio Del Bono, sindaco di Brescia ha posto l’accento su come la difficile stagione della pandemia abbia fatto sentire Brescia e Bergamo città sorelle nel momento più duro: “Quel sentimento conta ancora oggi: è stato questo a unirci davvero. Avevamo già l’idea di candidare Brescia a Capitale italiana della cultura, il sindaco Gori ha accettato di farlo insieme. E le altre città in corsa ci hanno ceduto il passo ritirandosi dalla competizione, a dimostrazione del forte sentimento che attraversava il Paese in quel momento. Da qui è partita la nostra avventura, la cui prima sfida è stata quella di imparare a lavorare insieme: siamo città simili, specchi che si riflettono, ma non c’era una storia di collaborazione fra noi. Sono convinto che sarà questa l’eredità più bella che lasceremo perché quanto abbiamo costruito continuerà ad esistere anche dopo. Le nostre eredità saranno anche gli investimenti che già ora stiamo operando sulla città: avremo un nuovo stile di mobilità e di arredo del centro storico, dove le grandi piazze saranno totalmente pedonalizzate entro l’anno, così come via Musei, cuore archeologico di Brescia. E poi la valorizzazione del Castello, potenzialità inespressa per tanti anni: stiamo intervenendo sul Piccolo e Grande Miglio, abbiamo riaperto la Strada del soccorso e a gennaio inaugureremo il nuovo museo del Risorgimento. Abbiamo voluto non chiuderci nelle città e uscire sui territori: il Cammino delle due sorelle e la Ciclovia sono due dei progetti emblematici di questa volontà. Siamo due città e due territori che sapranno stupire”.
Un percorso che ha generato progetti non solo nell’area strettamente culturale ma anche in quella della cura, dell’innovazione, della sostenibilità, della valorizzazione del patrimonio artistico. Un’occasione unica per i territori e per le loro imprese: “Per Bergamo la manifestazione può rappresentare la consacrazione di una vocazione, come quella turistica e culturale, riscoperta e affinata in tempi recenti, in particolare nell’ultimo decennio- sottolinea Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo-. Se saremo bravi a interpretare la manifestazione mettendo a frutto gli investimenti fatti, avremo in prospettiva un grande volano per consolidare la crescita di flussi turistici”.
Per il triennio 2021-2023 i due Comuni hanno programmato investimenti in conto capitale per complessivi 158 milioni di euro, a vantaggio di interventi infrastrutturali nella direzione di città più accoglienti, coinvolgenti e sostenibili. Sono stati avviati percorsi di collegamento tra Bergamo e Brescia per nuovi modelli di turismo sostenibile e per la valorizzazione del patrimonio storico e artistico, tra cui un percorso pedonale – la “Via delle due sorelle” – e una ciclovia di 75 km che collegherà i percorsi Unesco presenti nelle due città, 800 beni di interesse storico-culturale, 3 parchi regionali.
Sono stati avviati progetti con il mondo delle istituzioni culturali, delle associazioni e degli istituti di cura per nuove soluzioni di welfare, nella direzione di modelli inclusivi per la fruizione culturale; partnership tra mondo delle imprese, università e Confindustria di Bergamo e Brescia per progetti funzionali allo sviluppo della socialità, delle opportunità di vita per i giovani e di nuove forme di lavoro.
Intesa Sanpaolo sostiene la Manifestazione anche attraverso Progetto Cultura, il piano pluriennale programmatico delle attività culturali della Banca, apportando contributi scientifici volti a favorire iniziative di grande valore storico-artistico su entrambi i territori.
Nel corso dell’incontro con la stampa è stata presentata anche la campagna di comunicazione, ideata per coinvolgere il pubblico nazionale e internazionale nella scoperta di un volto inaspettato dell’Italia. Grazie all’opportunità di essere state nominate Capitale italiana della Cultura, Bergamo e Brescia aiuteranno il pubblico a uscire dalla “bolla informativa” in cui siamo immersi per esplorare ciò che fino ad ora non si era mai visto o guardato con attenzione. Le due città sono esse stesse fuori dalla bolla delle solite mete turistiche, ma non per questo meno attraenti: qui convivono tradizioni millenarie e realtà innovative, paesaggi naturali maestosi e monumenti storici, enogastronomia e mondanità e tanto altro. Tutto da scoprire.