Lavoro, costruiamo la ripresa su solide competenze
Conoscenze ambientali e green, soft skill e e-skill mix sempre in cima alle richieste delle imprese. Il diploma non basta, occorre intraprendere studi universitari e investire in competenze digitali
Siamo scesi in piazza per ribadire le ragioni di una categoria calpestata dalle nuove restrizioni
Il flash-mob "Siamo a terra" del 28 ottobre ha portato sul Sentierone le ragioni dei gestori di pubblici esercizi, in gravissima difficoltà
Quel coprifuoco che spegne il commercio e la ristorazione più che il virus
Perché non punire chi non rispetta le regole, invece di chiudere tutto in blocco? Intanto a pagare è sempre il terziario, che pure occupa un terzo dei lavoratori bergamaschi
Post Covid, la resilienza (e il gran cuore) degli imprenditori faranno la differenza
Il lavoro che non c’è metterà alla prova le politiche attive. Siamo pronti?
Lockdown, economia in caduta libera. Ma Bergamo si rialzerà
Crisi di liquidità senza precedenti, rischio usura e infiltrazioni
L’impatto del Coronavirus sul terziario bergamasco: una crisi senza uguali dal dopoguerra ad oggi
Il rischio per la Bergamasca è un'ecatombe di imprese, soprattutto tra i pubblici esercizi, con pesanti ricadute sull'occupazione. Non sappiamo quanto passerà prima di poter parlare di una reale ripresa
Serve uno shock forte e contrario per contrastare l’emergenza Coronavirus
Le prime proposte delle Regioni italiane al Governo hanno subito centrato il problema dell’impatto del Coronavirus nel nostro Paese.
Fretta ed allarmismo: i danni collaterali delle misure antivirus
Auto elettrica, tra luci, ombre e disinformazione
Saranno davvero il futuro dell'automotive? Il settore auto è tartassato dalla crescente pressione fiscale, i contributi per l'acquisto di auto green sono limitati e per le imprese non è pensabile sostituire i mezzi senza certezza di ritorno dell'investimento
Il terziario è a due velocità, vince chi corre e investe
La ricerca Ascom-Format Research esprime la difficoltà delle nostre imprese e la loro minore propensione all’investimento rispetto ai periodi pre-crisi. Esiste un grande gap tra le imprese piccole, che faticano a riorganizzarsi e a investire e le medie e grandi che invece proseguono sulla strada del cambiamento