Ambulanti, «per trovare nuove idee 
incontriamoci su Facebook»

Ambulanti, «per trovare nuove idee incontriamoci su Facebook»

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Ci sono le difficoltà, ma anche la consapevolezza che si possono e devono affrontare rimettendosi in gioco. Questo evidenziano gli ambulanti intervenuti all’Assemblea della Fiva. «Stiamo attraversando un cambiamento epocale – afferma il consigliere Diego Pesenti -, non dobbiamo però lasciarci contagiare dal pessimismo, ma cercare strategie per invertire la marcia. Il consumatore oggi è più attento, più critico e più preparato e noi siamo chiamati a rispondere in maniera chiara e trasparente con prodotti validi e prezzi buoni. In fondo è la prerogativa principale del commercio ambulante, ciò che ha permesso di scrivere la lunga storia dei mercati, si tratta di rispolverarla, di rimetterla al centro del nostro lavoro». Fondamentale è il confronto e lo scambio tra gli operatori («per risolvere i problemi e proporci come “officina di idee” per i nostri amministratori») ed è proprio per facilitare il dialogo che la Fiva provinciale è approdata su Facebook. «È uno strumento agile e molto diffuso – spiega Pesenti che cura il profilo Fiva Bergamo sul social network – e ci auguriamo che possa offrire un’occasione in più, oltre alla piazza, per raccogliere proposte, spunti, iniziative. L’invito è di entrare nel gruppo e coinvolgere i colleghi per trovare insieme nuove strade».
Sull’importanza di fare gruppo insiste anche Roger Nembrini, consigliere uscente, che ricorre a un detto efficace: «“Se vuoi arrivare primo corri da solo, se vuoi arrivare lontano corri in gruppo”, si usa dire. È un concetto da ribadire in un momento di crisi come quello che viviamo oggi, che spinge le persone ad isolarsi. Credo che uno dei compiti della Fiva di questi tempi sia andare al cuore e alla mente delle persone, l’associato ha bisogno di una figura rappresentativa».
Di situazione critica parla il vicepresidente Attilio Butti. «Pesa la difficile congiuntura – dice -, ma dobbiamo anche fare i conti con la disorganizzazione di molti mercati. Sappiamo che le amministrazioni hanno grossi problemi di fondi, ma qualcosa si potrebbe fare con accordi con la nostra cooperativa Comap, sull’esempio di quanto avviene a Calusco, dove si riescono anche a realizzare periodicamente anche iniziative di animazione, come a Santa Lucia o a Pasqua».
Convinto che la crisi aguzzi l’ingegno è il consigliere Oscar Bosio. «Non dobbiamo sederci ed aspettare ciò che verrà – rileva -, ma cercare nuove soluzioni, anche sfruttando le nuove tecnologie». Lui l’ha fatto, realizzando il sito www.jeansinpiazza.it, con l’obiettivo di catturare una fetta di clientela che solitamente non frequenta i mercati. «Vendiamo moda giovane – spiega -, ma i ragazzi sono per nove mesi a scuola e non hanno occasione di vedere i nostri banchi, così abbiamo creato la nostra vetrina on line, dove possono trovare i capi che offriamo e magari dire alle mamme cosa comprare loro. Le visite sono in aumento, è un sistema che funziona». Le possibilità sono anche altre, «specializzarsi, offrire servizi personalizzati – dice -, anche rivalutare la vecchia abitudine di andare a domicilio. Il commercio ambulante è più duttile e dinamico di un negozio e questo è senza dubbio un punto di forza».  

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