Le Botteghe di Albino ripartono da un organizzatore di eventi. Dopo alcuni mesi in cui l’associazione dei commercianti è rimasta senza un direttivo “ufficiale” per la mancanza di candidati allo scadere naturale del mandato, i consensi sono confluiti su Beppe Duci, albinese doc e figura nota per le attività di animazione, musica e spettacolo di cui si occupa da sempre. È il presidente di un Consiglio tutto nuovo, composto da Ilario Busetti dell’omonima gioielleria, Silvio Zanga della gelateria Peccati di Gola, Grazia Gandossi della tabaccheria Rivellini, la parrucchiera Monica Tinti, Michele Carrara di Carrara Arredamenti e Danilo Pasini, come referente per i contatti con la frazione di Desenzano.
Duci succede ad Emanuela Poli, della Caffetteria Mazzini, che ha guidato con impegno ed entusiasmo riconosciuti dai colleghi le Botteghe negli ultimi anni, e segna una novità nella rappresentanza e nella visione. «Non ho un negozio ma sono figlio di commercianti – spiega il neopresidente – ed ho il mio ufficio di organizzazione eventi e matrimoni in paese, ho inoltre già lavorato per l’organizzazione di alcune iniziative, in particolare ad Albino alta. Mi è stato chiesto di dare una mano a rilanciare le iniziative dell’associazione ed ho accettato insieme ad una squadra di persone affiatate e motivate. Diciamo che i commercianti ultimamente erano un po’ scoraggiati, avevano bisogno di qualcuno che li aiutasse a vedere le cose in maniera diversa ed io mi sono prestato a mettere a disposizione la mia esperienza».
Data la sua professione, punta sul consolidamento e lo sviluppo delle manifestazioni, su un’area che vuole però essere più ampia rispetto al centro storico, rappresentato da via Mazzini. «Vorremmo coinvolgere anche Albino alta e Desenzano – annuncia Duci – così da “allargare la cartina”, spalmare le iniziative e creare maggiore coinvolgimento. È vero, oggi i negozi di via Mazzini sono alle prese con i progetti per la nuova viabilità e l’istituzione della zona 30 promossa dal Comune, ma altre zone hanno altri problemi. Non vanno nascosti, ma non conviene nemmeno lamentarsi e basta. Il nostro approccio è molto pratico e tiene conto di ciò che noi per primi possiamo fare per animare il paese e portare gente. Il vero ostacolo da superare è una mentalità che guarda sempre e solo al proprio orticello, nostro obiettivo invece è fare iniziative che diano visibilità e facciano da richiamo di tutto il paese, toccherà poi ad ogni esercizio dimostrare di essere bravo in quel che fa e vendere il proprio prodotto».
Entro la metà di aprile il nuovo direttivo prevede di presentare alle attività imprenditoriali il programma delle iniziative e di raccogliere, quindi, le adesioni. «Saranno confermati appuntamenti ormai consolidati come lo Shopping festival estivo e l’Albino Christmas Village – evidenzia -, ai quali vorremmo aggiungere ancora uno o due eventi nel corso dell’anno, puntando anche sulla ricerca di fondi e sponsorizzazioni. Un altro importante versante su cui lavorare sarà il metodo ed i mezzi di comunicazione, in modo da dare la giusta vetrina ai commercianti».
Grazie a queste attività, e al suo curriculum super partes, al nuovo presidente piacerebbe anche abbattere quella frontiera, invisibile ma ben presente, che divide commercianti e abitanti. «A Natale non mi sono proprio piaciute le polemiche sugli addobbi low cost – sottolinea -. Non si devono avere delle pretese nei confronti dei negozi per il solo fatto che ci sono e che magari si fa la spesa da loro. So che è utopistico, ma lasciare da parte i battibecchi e le prese di posizione gratuite e pensare un po’ di più alla comunità in cui tutti viviamo sarebbe di certo più utile. Sono comunque dell’idea che la città di Albino meriti di più dei suddetti addobbi low cost!», puntualizza.
Quanto ai punti di forza dell’offerta albinese, Duci ricorda il difficile periodo storico che sta vivendo il piccolo commercio, ma cerca ispirazione nelle imprese grandi e di successo che si trovano sul territorio. «Realtà internazionali come Albini, Fassi, Acerbis, Persico – nota – e tante altre aziende eccellenti che vogliamo contattare anche solo per capire come a loro avviso possiamo avere successo nel nostro intento e ricevere consigli utili. Trarre, insomma, l’esempio e l’ambizione a crescere e guardare lontano».