“Continua l’impegno di Regione Lombardiap er mettere gli ambulanti nelle condizioni di agevolare i loro adempimenti e per consentire alla Polizia Locale di compiere controlli in modo semplice e immediato, grazie al supporto della tecnologia”. Lo ha detto Mauro Parolini, assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia, commentando la fine della fase di sperimentazione, durata circa un mese, dell’applicativo informatico che gestisce la lettura del QRcode sui documenti identificativi degli ambulanti. Il progetto, che ha coinvolto quattro Comuni, i rispettivi comandi di Polizia Locale, le associazioni di categoria e centinaia di operatori, è finalizzato all’introduzione del QRcode, il codice a barre bidimensionale che può essere letto mediante strumenti di comunicazione mobile, sulla Carta di esercizio e sulla Attestazione annuale, le due principali documentazioni che contengono i dati delle imprese con i relativi titoli autorizzativi e che attestano l’assolvimento degli obblighi dell’operatore dal punto di vista amministrativo, fiscale, previdenziale e assistenziale. “I benefici raggiunti attraverso l’introduzione del QRcode – ha spiegato Parolini – sono evidenti sia in termini di semplificazione per gli operatori, che potranno evitare di stamparsi i documenti ogni qualvolta intervenga un aggiornamento, sia in termini di facilitazione dei controlli per le Forze dell’ordine, che attraverso un click sul telefonino possono verificare in tempo reale i dati dell’ambulante”. “Il nuovo sistema – ha aggiunto – costituisce anche un importante strumento di lotta all’abusivismo, perché tutte le informazioni sono criptate e custodite in una database informatizzato, che non può essere modificato, copiato e alterato”. “L’Assessorato al Commercio – ha rimarcato Parolini – negli ultimi anni ha introdotto diversi strumenti per il contrasto all’abusivismo e alla contraffazione, che si stanno rivelando molto utili per il comparto. L’abnegazione e l’impegno degli ambulanti onesti vanno tutelati e preservati attraverso la creazione di un contesto condiviso di legalità, perché con il loro lavoro rendono i mercati comunali elementi di attrattività del territorio e contribuiscono ad accrescere la qualità urbana delle nostre città”. “Considerando il successo che ha ricevuto questa sperimentazione e i riscontri positivi raccolti dai soggetti coinvolti – ha concluso l’assessore – i prossimi passi saranno rivolti a una maggiore sburocratizzazione e semplificazione, a una graduale estensione a tutti i Comuni della Lombardia del QRcode, e allo studio di ulteriori strumenti innovativi per gli operatori a garanzia di professionalità, qualità e legalità per i consumatori”.