“La partita vera comincia adesso”. Luca Legramanti, segretario generale di Fistel Cisl Bergamo, delinea così il quadro della situazione, all’indomani della sottoscrizione dell’accordo quadro per la gestione degli esuberi Telecom. Nei giorni scorsi è stato infatti raggiunto l’accordo tra Telecom Italia e sindacati al ministero dello Sviluppo. Nessun lavoratore Telecom Italia sarà licenziato. Gli esuberi saranno gestiti con la solidarietà. “Le ricadute bergamasche dell’intesa sono assolutamente positive – dice Terry Gattoni, della segreteria Fistel Cisl Provinciale -, soprattutto se rapportate alle prime ipotesi di esternalizzazione del servizio del Caring, che a Bergamo occupa 53 persone. In questo caso, infatti, non si parla più di chiusura della sede, ma eventualmente di riprofessionalizzazione dei dipendenti”. “Certo – dice Legramanti – si dovrà ricorrere ancora alla solidarietà difensiva che, contrapposta alla societarizzazione è ben sopportata. Le ricadute territoriali rispetto agli esuberi annunciati ancora non sono quantificabili. Ora inizia la fase di incontri aziendali per definire il percorso e l’applicazione dell’accordo.
Ulteriore nota positiva è l’impegno dell’azienda ad aprire un confronto per rivedere il tema dei controlli a distanza e superare quindi quanto previsto nel Jobs Act”. Dopo il referendum che ha bocciato l’accordo del 18 dicembre 2014, dopo i decreti del Governo sul Jobs Act, che prevedono il superamento della normativa sull’art. 4 Legge 300 (controlli a distanza) con l’inasprimento della nuova norma che autorizza i provvedimenti disciplinari nei confronti dei lavoratori e l’indisponibilità della solidarietà espansiva per le 4000 assunzioni, la situazione era diventata estremamente complicata per i lavoratori di Telecom. L’intesa, spiega un comunicato delle sigle firmatarie dell’accordo, definisce il percorso con cui le parti intendono perseguire la finalità di migliore tutela dei lavoratori nel quadro di riorganizzazione ed efficientamento del Gruppo Telecom. “L’accordo recepisce significativamente le richieste avanzate nei precedenti incontri dalle organizzazioni sindacali e dallo stesso Ministero. Il confronto prosegue ora in sede aziendale per dare pratica implementazione alle indicazioni contenute nell’intesa”.