Butterfly, promozioni da catturare via App nel Distretto

Scatta il 16 settembre la caccia agli sconti virtuale: ogni farfalla catturata rappresenta una promozione o un gadge

Con Bergamo Butterfly il distretto del commercio lancia un innovativo modello di local marketing esperienziale sfruttando la tecnologia Catch Promotion (CP).  Immergendosi attraverso il proprio smartphone nella realtà virtuale dell’App, i consumatori vivono l’esperienza promozionale come un gioco, un videogame il cui scopo è catturare farfalle, con tanto di retino; ogni farfalla rappresenta una promozione o un gadget.

In collaborazione con il Distretto Urbano del Commercio Bergamo Centro, Catch Promotion ha sviluppato il progetto “Bergamo Butterfly” destinato a coinvolgere i negozi associati alle aree del Distretto per i primi tre mesi di lancio dell’iniziativa, dal 16 settembre a metà novembre, in esclusiva sulla città di Bergamo. Attraendo nuovi clienti verso le attività retail grazie al marketing esperienziale, ai consumatori viene offerta un’esperienza originale e divertente, che li invoglia a visitare i negozi di vicinato della nostra città, pur potendo giocare da qualsiasi punto della provincia di Bergamo e in qualsiasi momento.

CP offre infatti agli utenti di dispositivi mobili che si trovano in tutta la provincia di Bergamo – per ora – sconti e promozioni attraverso i quali si può conoscere e indirizzare il comportamento di acquisto dei clienti, coinvolgerli, connettersi con loro e incrementare le vendite.

Catch Promotion permette di raccogliere in tempo reale dati utili per il marketing, come i feedback sulle promozioni messe in palio.

CP è inoltre un modo sostenibile di fare promozione: grazie all’eliminazione di carta stampata, la nostra App aiuta a ridurre l’impatto ambientale delle aziende, offrendo inoltre una maggiore flessibilità rispetto alle campagne tradizionali: se i risultati della promozione non risultano soddisfacenti, l’offerta può essere modificata in tempo reale senza sprechi di tempo ne costi aggiuntivi.

Catch Promotion è totalmente customizzabile: il PdV decide quantità, tipologia (sconti, buoni spesa, gadget etc.) e tempistica delle promozioni, e dove posizionarle (aree all’interno di centri commerciali, piazze, parchi etc.); tutti gli elementi grafici (farfalle, retini, realtà virtuale) possono inoltre essere adattati a qualsiasi brand, aprendo anche possibilità di co-marketing fra attività complementari o con una clientela simile, creando collaborazioni che generano benefici per tutte le realtà coinvolte.

Bergamo Butterfly

Catch Promotion si può scaricare gratuitamente negli App Store. Una volta installata l’applicazione, l’utente si registra e un tutorial scritto e vocale spiega come funziona l’App. Una volta giunto in zona gioco, lì dove sono posizionate le promozioni, l’utente visualizza sul suo display delle farfalle, che può catturare grazie all’utilizzo di un retino. Per ogni farfalla catturata, nel menu laterale viene visualizzata la promozione corrispondente. Se interessato alla promozione, l’utente può recarsi presso il punto vendita per usufruirne, altrimenti può “liberare” la farfalla rendendo la promozione di nuovo disponibile nel circuito. Ogni promozione corrisponde ad una farfalla. Si possono tenere massimo 3 promozioni differenti come il numero degli slot disponibili. La stessa farfalla/promozione può essere catturata una sola volta o più volte dallo stesso utente a discrezione del promotore. Il numero di retini/tentativi quotidiani è limitato e viene rinnovato ogni giorno entrando nel nell’area indicata sulla mappa. Ogni utente ha a disposizione dei retini. Terminati questi retini, per il resto della giornata l’utente non potrà più giocare. Nel caso alcune delle promozioni catturate non risultino interessanti, l’utente può eliminarle. Le promozioni rifiutate non saranno più disponibili per il giocatore e saranno rimesse nel circuito. Il giorno successivo, o comunque 24 ore dopo la chiusura dell’App, l’utente riceverà i nuovi altri retini.


Benzinai allo stremo per i rincari energetici: “Urge un supporto dalle compagnie petrolifere”

Bollette fuori controllo e margini risicati: si rischia la chiusura

I rincari di energia stanno mettendo in ginocchio i benzinai. Le associazioni di categoria che rappresentano i gestori di distributori di carburanti- Fegisc Confcommercio, Faib Confesercenti e Fegica Cisl- hanno chiesto alle compagnie petrolifere in un’accorata lettera congiunta un intervento urgente a sostegno della rete.

L’aumento- da 3 fino a 4 se non 5 volte- del prezzo del Kwh pagato ante crisi, a margini che restano estremamente risicati e invariati, rischia infatti di provocare una miscela dirompente per una categoria che si trova ad affrontare un difficile tornante della propria storia, dopo quello determinato dalla pandemia.

I benzinai sono in affanno e in grande sofferenza economica, a seguito dell’aumento esponenziale del prezzo dell’energia elettrica necessaria per condurre, nel rispetto degli impegni contrattuali, gli impianti. A ciò si somma una contrazione nelle vendite come effetto della crisi e della riduzione degli spostamenti in auto. L’aumento dei costi di gestione ben oltre le soglie dell’inflazione, spinge sempre più benzinai a riflettere sulla possibilità di continuare la propria attività.«Anche se abbiamo rivisto contratti di fornitura e ridotto l’illuminazione allo stretto necessario, ci troviamo a pagare bollette salatissime- commenta Renato Mora, presidente del Gruppo Gestori distributori carburante Ascom Confcommercio Bergamo- A differenza di altre imprese, per onorare i contratti con le compagnie non possiamo agire sui prezzi del carburante, né avere la flessibilità necessaria per condurre un’azienda in termini economici e autonomi. Di contro, se gli accordi rendono complesso, ma non impossibile, intervenire sui prezzi al pubblico, si andrebbe a rialzare una cifra che, nonostante l’intervento per la riduzione delle accise, continua a essere percepita dalla clientela come “molto elevata”». Senza contare il fatto- sottolinea Mora- che la riduzione delle accise e il relativo gravoso onere è stato interamente finanziato dalle gestioni in funzione delle loro giacenze nei serbatoi: «A marzo 2022 ci siamo trovati dall’oggi all’indomani con un decreto che ha previsto 30 centesimi di sconto sulle accise, con serbatoi pieni di carburante per cui avevamo versato interamente le imposte. Il che si traduce in una perdita media che sfiora e in certi casi supera i 10mila euro a impianto».

Di fronte a una situazione di particolare gravità e a una crisi che, a oggi, nessuno è in grado di prevedere, i benzinai chiedono nella lettera alle compagnie petrolifere «uno sforzo economico che preveda un intervento significativo a favore delle gestioni, con l’obiettivo di stabilizzare la situazione e impedire che ciascuno assuma iniziative per ridurre le sofferenze del proprio bilancio. L’obiettivo è quello di passare con il minore danno la crisi contingente senza “distruggere” quanto di buono si costruisce giorno per giorno con gli automobilisti» .

È in gioco la sopravvivenza di attività che servono il settore e la mobilità di imprese e cittadini: «Se non si riuscisse a intervenire entro tempi rapidi- scrivono le associazioni di categoria- i gestori non potranno che trovare le ragioni per scongiurare il fallimento della propria attività, anche superando, data la situazione di forza maggiore incontestabile, limiti e obblighi derivanti dal quadro degli accordi economici assunti».


Distretti del commercio, progetti per oltre 37 milioni e 146 comuni bergamaschi

Entro fine anno la graduatoria di Regione Lombardia 

Oltre 37 milioni di euro di investimenti per valorizzare commercio e turismo. Ammonta a 37.219.154 euro la somma dei progetti presentati in Regione Lombardia da 25 Distretti del commercio bergamasco, che hanno messo in campo nuove idee per cogliere le opportunità offerte dall’ultimo bando regionale volto a consolidare la ripresa delle economie locali, i cui termini di presentazione delle domande sono scaduti il 6 settembre. Una cifra considerevole che ben dimostra come il territorio bergamasco abbia saputo recepire lo stimolo lanciato alla fine di marzo dall’assessorato allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, che con la misura “Sviluppo dei distretti del commercio 2022-2024” aveva stanziato 42.850.000 di euro per i Distretti del Commercio, raddoppiando i fondi fino ad ora previsti per questi progetti. Il bando, promosso dall’assessore Guido Guidesi ha una duplice finalità: promuovere e consolidare la ripresa delle economie locali nei Distretti del Commercio lombardi, sostenendo sia gli investimenti diretti degli operatori economici, sia gli interventi di qualificazione del contesto urbano e del territorio realizzati dagli Enti locali; premiare le eccellenze progettuali, ovvero i Distretti più innovativi e strutturati, capaci di elaborare a medio termine una strategia complessiva di sviluppo del territorio e di realizzare un piano di interventi coerente e articolato, favorevole allo sviluppo economico e alla qualità del servizio. Per questo motivo, all’interno dei progetti presentati dai distretti bergamaschi si trovano sia opere di riqualificazione e ammodernamento di negozi, l’avvio di nuove attività, ma anche interventi di rigenerazione urbana e riqualificazione degli spazi pubblici oltre a interventi volti a definire l’identità turistica dei territori e la valorizzazione dei prodotti a km 0. Le associazioni di categoria, in concerto con i comuni e i referenti dei distretti, hanno accompagnato e seguito tutte le fasi dei progetti presentati. La partecipazione è stata elevatissima: sono 25 i distretti, su un totale di 27, compreso l’ultimo nato “Le vie del Serio” con capofila Scanzorosciate, ad aver presentato progetti per il bando. Il valore dei singoli progetti va da un minimo di 443mila euro (cifra messa a budget dal neonato distretto di Scanzorosciate) fino a raggiungere i 2milioni e 734mila euro del Distretto delle Torri (Trescore Balneario, Cenate Sotto e Gorlago). L’investimento medio si attesta attorno a 1milione e 500mila euro a distretto.

La graduatoria della Regione, attesa nei prossimi mesi, comunque entro dicembre, valuterà i progetti in una scala da 0 a 200 punti, riservando, secondo una logica di premialità, una dotazione maggiore ai migliori (la soglia minima dei progetti di eccellenza presentati è pari a 150 punti su 200). L’agevolazione consiste in un contributo per spese in conto capitale e per spese correnti. L’importo massimo del contributo concedibile agli Enti locali è di 630 mila euro per i “Progetti di eccellenza” e 165 mila euro per gli altri progetti.

«Siamo soddisfatti per la grande adesione e il forte interesse per lo sviluppo dei distretti, sostenuto da Regione Lombardia- commenta Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo-. Abbiamo promosso il bando con diversi incontri sul territorio e nella nostra sede per accompagnare le imprese a cogliere le opportunità offerte dal bando attraverso la nostra consulenza in ogni fase progettuale. Ora confidiamo che le nostre istanze vengano accolte dalla Regione e che la nostra provincia, la prima a livello regionale per numero di distretti, possa ancora continuare a eccellere. I distretti continuano a rappresentare uno strumento che dà alle amministrazioni locali una visione e un indirizzo sulle esigenze del tessuto imprenditoriale».

Il contributo regionale sarà pari al 50% del budget di progetto. Beneficiari diretti saranno i Comuni, le Comunità Montane e le Unione dei Comuni aderenti a uno dei Distretti già riconosciuti. I beneficiari indiretti, invece, saranno le PMI e gli aspiranti imprenditori che soddisfano specifici requisiti. Con la graduatoria definitiva, attesa entro la fine dell’anno, ci sarà la prima tranche di versamenti, a cui seguirà una seconda tranche nel 2023. Regione Lombardia provvederà al saldo dei progetti ammessi al bando entro la fine del 2024, periodo in cui tutti i progetti dovranno essere conclusi.

I numeri dei distretti

I Distretti del Commercio rappresentano una modalità di valorizzazione territoriale per promuovere il commercio come efficace fattore di aggregazione in grado di attivare dinamiche economiche, sociali e culturali. Della nuova misura regionale beneficeranno potenzialmente i 158 Distretti del Commercio lombardi, di cui 57 urbani e 101 diffusi, per un totale di 678 Comuni, pari a oltre il 40 per cento dei 1.506 comuni lombardi. Bergamo, con i suoi 27 distretti, è la prima provincia lombarda per numero di Distretti diffusi e di Comuni coinvolti, ed è la seconda dopo Milano per numero complessivo di Distretti attivati. Grazie alla partecipazione a bandi regionali e di altra natura a oggi i Distretti bergamaschi hanno raccolto oltre 17 milioni di euro di contributi pubblici destinati alle amministrazioni comunali e agli operatori. La misura interessa oltre 11 mila imprese bergamasche e 146 comuni. A Bergamo si parla di Distretti dal 2008, quando, con il Primo Bando promosso da Regione Lombardia, nacquero i DUC del capoluogo e quello di Treviglio e due Distretti diffusi. Negli anni la nascita di nuovi Distretti e la loro attività è continuata senza sosta. Negli anni sono stati migliaia gli incontri dei Comitati di Indirizzo e degli altri tavoli in cui le associazioni di categoria e le amministrazioni comunali si sono confrontate per realizzare progetti di sviluppo locale e sostenere il commercio di vicinato, le attività turistiche e artigianali e i pubblici esercizi, cercando di fare leva sulle numerose attrattive locali per far crescere tutto il territorio insieme al commercio. Il nuovo Bando promosso da Regione Lombardia per il triennio 2022-2024 vede pertanto i Distretti bergamaschi pronti a continuare questo lavoro, per sfruttare al meglio l’importante occasione proposta dalla Regione.


Il Gran Premio di Monza mette il turbo al turismo nella Grande Bergamo

Pienone negli hotel, indotto stimato in 3milioni e 140mila euro per il terziario bergamasco

Dopo un agosto da incorniciare, con tassi di occupazione anche in città mai toccati nell’ultimo ventennio e l’aeroporto che ha sfiorato il record storico, settembre si avvia nel migliore dei modi per il turismo, mettendo il turbo per il Gran Premio di Monza. Impossibile o quasi trovare posti letto nel week-end in città e nella Grande Bergamo, salvo spingersi fuori, dal lago alle valli. L’entusiasmo Ferrari, al netto delle ultime delusioni sportive, e la voglia di rianimare spalti e tribune del circuito senza le restrizioni delle ultime due edizioni, fanno raggiungere quasi il sold-out come dichiarato dal presidente dell’Autodromo Giuseppe Radaelli nei giorni scorsi. Ad aggiungere nuovo appeal al Gp la ricorrenza del centenario: il circuito più veloce del mondo, tra la variante Ascari e la curva del Serraglio, è il più antico a ospitare ancora gare di F1, tanto che venne inaugurato il 3 settembre del 1922 con il secondo Gran Premio d’Italia.

L’onda rossa dei tifosi porta vivacità nelle prenotazioni anche a notevole distanza dal circuito, data la difficoltà, a partire in particolare da venerdì nel trovare un posto dove trascorrere la notte. L’effetto Gran Premio sulle prenotazioni, storicamente importante anche per la presenza sul territorio di aziende di primo piano legate all’industria automobilistica, è quest’anno particolarmente impattante: “Già da una settimana si fatica a trovare posti letto negli hotel in città e hinterland, che in buona parte hanno già assegnato le camere da mesi a tour operator specializzati- commenta Alessandro Capozzi, presidente del Gruppo Albergatori Ascom Confcommercio Bergamo-. I numeri sono senz’altro da pre-pandemia, ma la passione per il Gp coinvolge quest’anno anche i comuni della provincia, oltre alla Bassa, fino a spingersi nelle valli. Dopo l’agosto migliore per il turismo degli ultimi vent’anni, settembre sta andando oltre le attese: anche la settimana scorsa e quella successiva al Gran Premio sono state particolarmente intense tra arrivi e partenze”.

Il tasso di occupazione degli alberghi della città e della Grande Bergamo sarà del 95%, la quasi totalità degli oltre 10 mila posti letto messi a disposizione delle strutture alberghiere e extralberghiere presenti. Notevole, secondo le stime di Ascom Confcommercio Bergamo, anche l’indotto che per tutto il settore del terziario sarà di 3.140.000 euro per il fine settimana.


Tour della salute, professionisti Ascom del fitness in piazza della Libertà il 3 e 4 settembre

Screening e test gratuiti per un check-up in piazza

Fa tappa a Bergamo sabato 3 e domenica 4 settembre il «Tour della Salute», l’evento itinerante, giunto alla quarta edizione, che da giugno a settembre coinvolge 12 città italiane, con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini sull’importanza della prevenzione e sulla necessità di condurre uno stile di vita sano. L’appuntamento è in Piazza della Libertà, con accesso libero, a partire dalle 10 del mattino.

Ascom Confcommercio Bergamo, attraverso il Gruppo Libere Professioni, supporta l’iniziativa con la partecipazione di professionisti e operatori del fitness. Per sottolineare l’importanza della prevenzione e promuovere un corretto stile di vita sarà dato ampio spazio all’attività fisica, con esibizioni, lezioni e dimostrazioni di associazioni sportive e istruttori. «L’obiettivo è quello di promuovere lo sport per tutti, come strumento di aggregazione, a prescindere da ogni barriera di età, di prestanza o condizione fisica- sottolinea Matteo Mongelli, presidente del Gruppo Libere Professioni Ascom Confcommercio Bergamo-. L’iniziativa ha inoltre lo scopo di sensibilizzare i cittadini sull’importanza della prevenzione, mettendo a disposizione (durante le due giornate) screening gratuiti di tipo cardiologico, diabetologico e audiometrico e, da quest’anno, lo sportello d’ascolto per rispondere all’incremento post pandemia di disturbi psicologici anche nei giovanissimi».

Nel corso di entrambe le giornate, con partenza da piazza della Libertà (sabato alle 17 e domenica alle 11) si terrà la Camminata Metabolica: una passeggiata di circa un’ora adatta a persone di tutte le età.

Il tour

Bergamo è l’unica tappa lombarda a ospitare la manifestazione, patrocinata da Comune e Federfarma Bergamo, con il contributo di Eg Stada Group.  All’interno del Truck Hospitality, attrezzato con cinque ambulatori, sarà possibile sottoporsi a test di autodiagnosi e primi screening: da quello diabetologico e nutrizionale, a quello cardiologico con elettrocardiogramma, dal test baropodometrico al controllo dell’udito. Qualificati esponenti delle società scientifiche Sid e Siprec forniranno consulti medici gratuiti, offrendo consigli sulla prevenzione e gestione delle malattie cardio metaboliche, ma anche suggerimenti in riferimento a una corretta alimentazione, all’attività fisica da svolgere. Test e screening effettuati nelle edizioni precedenti nell’ambito del Tour della salute hanno permesso di rilevare diverse patologie, in particolare problemi cardiologici, scongiurando gravi rischi per la salute degli ignari cittadini sottoposti ai check-up gratuiti. Il Truck Hospitality quest’anno si arricchisce dello Sportello d’ascolto con qualificati specialisti aderenti alla Federazione Italiana Psicologi, per rispondere all’incremento di disagi e difficoltà registrati nelle fasi pandemica e post-pandemica.

Per informazioni: consulenza@ascombg.it


Bollette in vetrina, costi fuori controllo per luce e gas

Ascom aderisce alla campagna Fipe. Costi raddoppiati o triplicati per energia 

Anche Bergamo accende i riflettori sulla drammatica situazione che stanno vivendo i pubblici esercizi e alberghi con bollette di gas e luce aumentare il doppio o il triplo rispetto ad un anno fa: secondo il nuovo Osservatorio di Confcommercio per il monitoraggio dei costi delle fonti energetiche, il gas in un anno è cresciuto del 143,5% e l’energia elettrica del 126,3%.

Ascom Confcommercio Bergamo sensibilizza così consumatori e politici orobici aderendo alla campagna Bollette in Vetrina,promossa da Fipe Confcommercio nei giorni scorsi. A partire da oggi i gestori dei pubblici esercizi e degli alberghi associati ad Ascom riceveranno una cornice da appendere nei propri locali per mettere in bella vista le ultime bollette del gas e dell’energia elettrica.

«Il rincaro dei costi di energia e gas è un problema drammatico – afferma Diego Rodeschini, presidente del Gruppo Caffè Bar Ascom Confcommercio Bergamo-. Forse più della stessa pandemia, dove ristori e ammortizzatori sociali hanno potuto in parte lenire le perdite e il sistema ha retto».

Infatti, se stiamo ai numeri, bar, ristoranti, alberghi e locali da ballo bergamaschi hanno tenuto nel biennio della pandemia con un + 0,6%, grazie in particolare all’aumento del numero dei ristoranti, il 9,1% in più rispetto al 2019.

«Le fasi della pandemia hanno costituito delle vere e proprie “montagne russe” per le imprese che in due anni hanno prodotto strappi di ripartenza e cadute verticali e oggi il settore turistico è segnato dalle ferite ma ancora numericamente e qualitativamente fortespiega Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio Bergamo-. Gli imprenditori hanno resistito mettendo i risparmi di anni di lavoro o indebitandosi oltre misura. Ora, la mazzata dei rincari di energia e gas metterà a rischio molte delle nostre imprese».

Le perdite economiche per il settore della ristorazione e dell’ospitalità durante la pandemia sono state notevoli. Tra la finedi febbraio 2020 e la primavera 2021, secondo le stime di AscomConfcommercio Bergamo, i due comparti ha perso circa 871 milioni di euro; dall’autunno 2021 fino alla primavera 2022 si stima una perdita di ulteriori 65 milioni euro per l’effetto del green pass rafforzato, che ha limitato il consumo nei locali. Al netto degli ammortizzatori sociali, dei ristori governativi e di delivery ed asporto nella prima fase la perdita per ciascuna attività è stata di oltre 42.000 euro, mentre nella seconda fase, per effetto green pass rafforzato, di circa 16.000 euro.

«Mediamente ciascuna delle 4.100 imprese bergamasche, costituite per lo più da piccoli bar, ristoranti e pizzerie, ha subito una perdita di 50.000 euro, che è stata coperta con i risparmi di una vita ed è stata aggravata dall’aumento vertiginoso dei debiti, peraltro con il grave problema della prossima scadenza delle moratoriecontinua Fusini -. I quattro mesi di ripresa piena del lavoro, a partire dal 1° maggio data, in cui è caduto completamente l’obbligo del green pass nei pubblici esercizi, non hanno compensato le perdite. E a questa situazione così difficile si aggiungono i rincari di gas e energia. Per questi motivi abbiamo deciso di chiedere ai nostri associati di mettere in piazza le loro bollette per far capire alle persone che vedono oggi bar e ristoranti pieni le difficoltà che i nostri imprenditori stanno attraversando»

L’Associazione orobica oltre a promuovere l’iniziativa di sensibilizzazione voluta da Fipe – Confcommercio ha in agenda una serie di richieste da fare alla politica. «Crediamo che siamo urgenti alcune misure: l’estensione del credito d’imposta anche alle imprese a torto considerate non energivore e non gasifere; un ristoro certo e immediato per i costi straordinari e insopportabili che le imprese stanno subendo; una misura straordinaria di sospensione delle scadenze» conclude Rodeschini.

Per informazioni sull’iniziativa è possibile contattare l’area consulenza di Ascom Confcommercio Bergamo: consulenza@ascombg.it- Il materiale è scaricabile dal sito dell’Associazione www.ascombg.it.