Venerdì in sciopero gli autisti Sab, previste le fasce di rispetto

“Non vogliamo parole, ma accordi. Non promesse, ma certezze”. I sindacati dei trasporti di Cgil Cisl e Uil di Bergamo partecipano allo sciopero su scala regionale indetto per venerdì 13 gennaio nei confronti del gruppo Arriva, per protestare contro le diverse aziende del gruppo (a Bergamo la SAB) che si sono rese nei fatti “indisponibili alla firma di accordi territoriali di garanzia dei livelli occupazionali e delle condizioni economiche dei lavoratori, nonostante nel verbale della prefettura il gruppo abbia dichiarato che non ci sono processi di esuberi o crisi”. La Rsu e le segreterie provinciali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno invece dato piena disponibilità a aprire una trattativa che garantisse il passaggio dalla normativa ASSTRA a quella ANAV per tutti i lavoratori a fronte di due garanzie: il mantenimento dei posti di lavoro (in provincia gli addetti SAB sono 360) e quello delle attuali condizioni economiche. “Se la SAB si fosse resa disponibile – sostengono Marco Sala, Antonio Scaini e Giacomo Ricciardi, per Filt, Fit e Uiltrasporti – i sindacati avrebbero potuto aprire una trattativa sulle garanzie sugli inidonei, orario di lavoro, agente unico, accorpamenti depositi e trasferte, malattia, ferie, sinistri, massa vestiario. Tutti punti che, oltre a essere parte integrante dell’attuale organizzazione del lavoro determinano il risultato economico in busta paga rispetto alla prestazione svolta”. “Non esprimiamo giudizi sulla lettera di SAB in cui si offrono proposte irricevibili senza minimamente considerare che le flessibilità oltre al Ccnl vanno definite tra le parti, e non a compensazione”. “Se non vi è garanzia dei posti di lavoro e dei livelli economici – concludono i tre sindacalisti -, per i lavoratori significa che il Gruppo Arriva vuole mettere le mani nella busta paga dei dipendenti, solo con il passaggio da ASSTRA a ANAV, non lo consentiremo”. Lo sciopero di venerdì 13 gennaio, proclamato per le 24 ore, attuerà fasce di rispetto dalle 6 alle 8,30, e dalle 12,30 alle 16,00.