“Se facciamo sport al CUS non è per battere record del mondo, ma per trasmettere valori educativi” ha dichiarato il Rettore Stefano Paleari durante l’incontro la presentazione della nuova area del centro universitario sportivo del Campus di Ingegneria, inaugurata oggi a Dalmine. “Oltre a una pista coperta di 200 metri per la corsa, l’ampliamento degli spogliatoi e della sala fitness, la sistemazione dell’area verde e del parcheggio – ha spiegato Paleari – il CUS di Dalmine si presenta agli studenti e ai cittadini (il centro è aperto a entrambi) anche con un restyling a livello di immagine e un accesso a controllo elettronico e biometrico. L’investimento totale è pari a 700 mila euro. La prossima sfida sarà la realizzazione dei nuovi impianti CUS in Bergamo città”.
Accanto alle strutture non manca l’attenzione al valore educativo dello sport, come ha sottolineato Claudio Bertoletti, presidente del CUS Bergamo: “Il centro è l’alfiere di un’attività sportiva in cui l’agonismo non è un fine ma un mezzo di crescita per i giovani. Crediamo nello sport come compagno non solo degli anni degli studi, ma di tutta la vita. Lo sport infatti è strettamente connesso con la salute e gli stili di vita virtuosi, ecco perché non ci definiamo più un centro di erogazione di servizi, ma un promotore di attività come quelle motorie, dedicate agli anziani con problemi di limitazione dell’autonomia.
In quest’ottica Rosella Giacometti, vicepresidente vicario del CUS Bergamo, ha anticipato un progetto in fieri dell’Ateneo: “Stiamo lavorando a un questionario sugli stili di vita che sottoporremo ai nostri studenti, che in una prima fase si concentrerà su una fotografia descrittiva delle abitudini tra sport, fumo e alimentazione. I primi risultati li avremo per luglio”.
Il programma è parte di un più ampio progetto nazionale del CUSI, Camminare insieme in cui il servizio pubblico dello sport nelle Università è diretto a promuovere un nuovo modello dello sport universitario nel nostro Paese: “Dalla cenerentola dei valori universitari, quello sportivo sta ritornando ad avere lo spazio che merita – spiega Lorenzo Lentini, presidente CUSI Nazionale -. La cultura e lo sport sono due assi strategici su cui costruire qualcosa di nuovo per il Paese e alzando la qualità media si avviano processi di innovazione con ricadute positive per tutti.