Ubi Banca, indagini concluse. Gli indagati sono 39. Le reazioni

Ubi Banca, indagini concluse. Gli indagati sono 39. Le reazioni

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La Guardia di finanza ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a 28 persone, tra amministratori e dirigenti pro tempore, del Gruppo quotato Ubi Banca, esponenti della controllata Ubi leasing e di due associazioni di azionisti del gruppo bancario. Tra coloro che hanno ricevuto l’avviso di chiusura delle indagini, che di norma prelude alla richiesta di rinvio a giudizio, risultano Giovanni Bazoli, come presidente dell’associazione Ablp, l’amministratore delegato di Ubi Victor Massiah e il presidente del consiglio di sorveglianza Andrea Moltrasio.

L’avviso – si legge nel comunicato stampa firmato dal procuratore Walter Mapelli – è stato notificato anche ad altre 11 persone, esterne al gruppo bancario, a vario titolo in relazione alla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche. La notifica dell’atto giunge al termine delle indagini avviate dalla procura della Repubblica di Bergamo nel 2014 dopo la presentazione di alcuni esposti da parte dell’Adusbef e di alcuni consiglieri di minoranza, finalizzati a verificare presunti fatti illeciti connessi alla gestione dell’istituto bancario e di Ubi Leasing”, spiega il procuratore Mapelli. I reati contestati? Ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza e illecita influenza sull’assemblea in relazione alla capogruppo Ubi Banca; inosservanza delle obbligazioni da parte di esponenti bancari, conflitto d’interesse e illeciti tributari in relazione a vicende riguardanti la controllata Ubi leasing.

Chi rischia il giudizio

Franco Polotti, Andrea Moltrasio, Victor Massiah, Mario Cera, Giovanni Bazoli, Francesca Bazoli, Enrico Minelli, Flavio Pizzini, Federico Manzoni, Emilio Zanetti, Giuseppe Calvi, Armando Santus, Carlo Garavaglia, Mario Mazzoleni, Pierpaolo Camadini, Italo Folonari, Giuseppe Medda, Italo Lucchini, Silvia Lucchini, Gianpiero Bertoli, Alessandro Maggi, Guido Cominotti, Alessandro Miele, Giampiero Pesenti, Giuseppe Sciarrotta, Guido Marchesi, Marco Mandelli, Gemma Maria Baglioni, Enrico Invernizzi, Antonella Bardoni, Rossano Breno, Matteo Brivio, Ettore Ongis, Angelo Ondei, Stefano Lorenzi, Giovanni D’Aloia, Marco Martelli, Marco Fermi, Francesco Morlè.

Le reazioni

“Con riferimento alla notizia dell’iscrizione di UBI Banca nel registro delle persone giuridiche indagate in relazione alla responsabilità amministrativa prevista dal decreto legislativo n. 231 del 2001 – si legge in una nota diramata dall’Istituto di credito – Ubi informa di aver appreso, solo in data odierna, della predetta iscrizione. La Banca, nel corso della lunga inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bergamo, ha sempre fornito agli inquirenti piena e trasparente collaborazione e afferma la correttezza del proprio operato e confida che in tutte le sedi giudiziarie potrà essere confermato l’avvenuto rispetto delle norme di legge e delle regole organizzative”.

“La contestazione svolta quanto al presunto ostacolo alla vigilanza – commenta Andrea Moltrasio, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Ubi – non fa altro che riformulare il contenuto di un esposto della allora minoranza del Consiglio di Sorveglianza già oggetto di valutazione come mera irregolarità amministrativa da parte di Consob (peraltro contestata anche come tale e quindi oggetto di impugnativa pendente avanti  la Corte d’appello di Brescia). Si tratta comunque di una contestazione che confonde atti fondativi di Ubi banca da sempre pubblici e pienamente conosciuti, anche nella loro evoluzione, dai mercati e dall’Autorità di vigilanza bancaria, con presunti patti parasociali. Quanto alla contestazione sulla presunta illecita interferenza sulla formazione delle maggioranze assembleari, non ci si può che riportare alla sentenza del Tribunale civile di Brescia che ha riconosciuto la piena legittimità dell’assemblea del 2013 e ai numeri stessi di detta assemblea, assolutamente incontestabili quanto all’esito chiarissimo del voto liberamente espresso dai soci”.

Interviene anche Victor Massiah, consigliere delegato Ubi Banca, che afferma: “Preso atto della comunicazione della Procura di chiusura delle indagini, comunico che nei prossimi giorni verrà effettuata la lettura della documentazione depositata, nella piena convinzione di aver sempre agito in modo tale da non ostacolare le autorità di vigilanza e da non influenzare in maniera illecita l’esito di un’assemblea”.