Torre Boldone, i Vot “interrogano” i cittadini

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VotAttaccati dall’opposizione in Consiglio comunale, i Vot (Volontari Osservatori del Territorio) di Torre Boldone replicano con una lettera aperta ai cittadini, distribuita domenica scorsa a tutte le famiglie. Al gruppo – voluto dall’attuale maggioranza guidata dal sindaco Claudio Sessa per arginare il crescente fenomeno dei furti nelle abitazioni – non è andata giù la presa di posizione dei consiglieri comunali di minoranza Alberto Ronzoni della “Lista civica Cittadini di Torre Boldone” e Guido Spreafico e Nadia Lorenzi della “Lista civica per Torre Boldone”. Per quest’ultimi, i Vot sono stati costituiti “al di fuori di ogni regola prevista dalla legge” e nelle scorse settimane hanno anche presentato una denuncia al ministero dell’Interno e al prefetto di Bergamo.

 

Ecco la lettera

“Cari concittadini,

chi vi scrive è un gruppo di cittadini di Torre Boldone. Come voi  siamo padri e madri di famiglia, onesti lavoratori, che hanno deciso di unirsi in un gruppo di volontari per dare un aiuto solidale e pratico alla nostra comunità.

Approfittiamo della vostra disponibilità per affrontare un tema quanto mai sentito e discusso in paese in questi giorni, la nostra presenza sul territorio per difendere un diritto di chiunque risieda nel nostro amato paese, il diritto alla sicurezza.

Il diritto alla sicurezza rappresenta uno dei fondamentali principi di cittadinanza ed è condizione preliminare per garantire convivenza civile, qualità della vita di una comunità, sviluppo del territorio e solidarietà con chi ne necessita. Questo ci ha permesso, nel corso degli ultimi mesi, di sventare diversi furti, di aiutare persone in difficoltà o infortunate.

Abbiamo cercato  di stare vicino ed aiutare chi ha subito la violenza di un furto in casa o di uno scippo per strada e questo perché non si sentissero soli in un momento della loro vita così duro da affrontare.

Ma i Vot non sono solo questo. Ci siamo occupati anche di segnalare, a chi di competenza, situazioni di degrado, atti di vandalismo e inciviltà e, non ultimo, di assistere i cittadini in caso di malore, tutto questo senza ledere la privacy di nessuno. Non ci sostituiamo e non ci sostituiremo mai alle forze dell’ordine, con cui collaboriamo nel pieno rispetto del loro ruolo istituzionale, anzi ben lungi da noi il volersi assumere al ruolo di sceriffi o di giustizieri.

Nonostante siano mesi che dimostriamo, quotidianamente, il nostro impegno e i risultati che otteniamo, a volte clamorosi come rapine sventate con le persone nelle case, a volte piccole gentilezze ma che regalano un sorriso o che tolgono una paura, fosse anche solo quella di una donna da sola a prendere la Teb la sera, una minoranza di nostri concittadini non ci vede di nessun aiuto, anzi, secondo il loro punto di vista saremmo motivo di tensione.

Però,  vista la grande partecipazione e motivazione avuta dalla stragrande maggioranza di voi, che spesso ci fermano per ringraziarci, o che ci sorridono incontrandoci per la strada, che ci salutano perché le pettorine rassicurano, fino ad ora siamo andati avanti.

I nostri oppositori, non riuscendo quindi a fomentare la popolazione ad una contestazione verso gli stessi concittadini, che tra l’altro si prodigano anche per loro, hanno trovato l’appoggio di tre consiglieri di minoranza che, con un’azione legale, hanno denunciato il nostro operato anche al ministro dell’Interno.

Altri Comuni in Italia hanno fatto ricorso a forme più o meno simili ai Vot per tutelare il loro territorio, con le stesse procedure di attivazione utilizzate della nostra amministrazione comunale dove, in casi di “emergenza sicurezza” come il nostro, maggioranze e minoranze hanno anteposto la sicurezza di tutti i concittadini a qualsiasi ideologia politica e partitica, oltre a qualsiasi procedura burocratica che ne avrebbe allungato i termini di esecuzione; tranne a Torre Boldone dove i nostri concittadini, vicini di casa, l’avvocato Alberto Ronzoni, la geometra Nadia Lorenzi e il geometra Guido Spreafico si sono presi la responsabilità di preferire una strategia politica distruttiva di chi, come noi, rinuncia al proprio tempo libero per donarlo all’intera Comunità e si auto finanzia per operare al meglio.

Non ci saremmo aspettati mai e poi mai di essere pugnalati alle spalle da questi consiglieri, nostri concittadini, spalleggiati da cittadini di Torre Boldone che comunque beneficiano della nostra volontà di proteggere il territorio ed i suoi abitanti, perché quando indossiamo il giubbino non esiste, per noi, destra o sinistra, rossi o neri. Esiste solo il cittadino o, meglio, un nostro concittadino.

Una comunità si fonda sulle differenze su cui ci si confronta e si cresce, sulle uguaglianze, ma i nostri “vecchi” ci hanno sempre insegnato che esiste un codice d’onore su cui si basa tutta la vita sociale. Si litiga, ma nel momento del bisogno ci si guarda in faccia e ci si aiuta.

Il nostro operato tende anche ad aiutare i nostri ragazzi a ritrovare quell’equilibrio che tanto spesso giustificando il bullismo, il razzismo prevenuto senza alcun rispetto per la differenza culturale, e un certo senso di vigliaccheria che nasce dall’indifferenza li rende disorientati rispetto a quel senso di giustizia che tutti abbiamo dentro, ma che non sappiamo come esprimere perché non abbiamo più esempi.

Vogliamo con il nostro esempio creare solo una comunità più forte, che certo non si mette in competizione con le forze dell’ordine ma si prende cura degli abitanti del paese perché alla fine, questo è il “nostro” pezzo d’Italia, dove possiamo fare la differenza tra il prendersi cura e tutelare i sogni, sia che siano una bicicletta perché non venga rubata, sia che sia un sonno tranquillo e senza la paura di allarmi impazziti, e una Italia che negli alti vertici sembra scollata dalle nostre vere esigenze e chiede sempre più soldi senza reinvestirli in servizi essenziali.

Vi inviamo questa “lettera aperta” per chiedervi di esprimere, se volete, le vostre perplessità o benevolenza nel nostro operato scrivendo direttamente alla nostra mail che leggeremo con attenzione: vot.torreboldone@outlook.it

Vi avvisiamo che comunque noi, per quanto ci sarà possibile, continueremo a fare le nostre passeggiate serali, un diritto di ogni cittadino. Fino a quando qualcuno non ci dirà che anche questo non si potrà più fare.

Allora, e solo allora, sarà un’altra faccenda. Una faccenda poco solidale e tanto di regime.

i VOsTri concittadini.