Cuore di donna, premio 2024 a Giulia D’Ambrosio, Trattoria “Da Giuliana”
Zambonelli: “Un’istituzione, oltre che una donna dal cuore e dal coraggio straordinari”
Cuore, coraggio e passione: la spinta per fare impresa e districarsi tra vari impegni richiesti da famiglia e lavoro. Per premiare le donne imprenditrici, multitasking per natura, Confcommercio Bergamo dedica il riconoscimento “Cuore di donna” a una figura femminile del nostro territorio che si sia distinta per coraggio e passione nella sua impresa. Il premio Terziario Donna Confcommercio Bergamo, ideato l’anno scorso nel 2023, gode del patrocinio di Confcommercio Imprese per l’Italia, Fipe-Federazione Italiana Pubblici Esercizi e Federalberghi. La targa, con l’immagine di un cuore stilizzato, marchio del premio, è stata consegnata quest’anno a Giulia D’Ambrosio, titolare di “Da Giuliana– Trattoria D’Ambrosio Giuochi e Bocce”, storica attività di famiglia in Via Broseta, aperta nel 1943 dai genitori Antonio e Anna. “Rappresenta un’istituzione nell’accoglienza e nella ristorazione- commenta Giovanni Zambonelli, presidente Confcommercio Bergamo-. Una donna speciale, esempio unico per l’imprenditoria femminile, dal carattere e dal cuore straordinari. Oltre all’impegno nel lavoro nell’attività di famiglia, si è sempre distinta per attività benefiche in prima linea e a fianco di associazioni importanti, oltre che per la promozione del territorio”. Il premio è stato consegnato oggi, 8 marzo, in occasione della Giornata internazionale della Donna, nella sede cittadina dell’associazione dal presidente Giovanni Zambonelli, dal vicepresidente vicario Luciano Patelli e dal direttore Oscar Fusini. Alla cerimonia erano presenti anche Giampietro Rota (presidente Grossisti vino e bevande) e Lorenzo Cereda.
Giulia D’Ambrosio, “Da Giuliana” Trattoria D’Ambrosio
Giulia D’Ambrosio, per tutti “la Giuliana”, più che chef-patronne della trattoria che porta il suo nome in Via Broseta è un’istituzione. Il suo modo unico di fare accoglienza, con modi schietti e diretti come la sua cucina, è un marchio di fabbrica. Tanto che nei momenti difficili che hanno segnato la sua vita negli ultimi anni, la saracinesca senza la sua irrinunciabile regia si è abbassata anche per mesi. Il tempo di rimettersi in pista con il suo solito piglio e la sua forza e riprendere a rimboccarsi le maniche e a correre avanti e indietro per il suo locale, dove si divide tra sala e cucina, telefono, accoglienza e magazzino. Quando ha riaperto, 400 ultra-tifosi atalantini sono scesi in strada con lo striscione “Bentornata Giuliana”. Nella storica trattoria con giuochi e bocce, come ricorda l’insegna datata 1943, tutti si sentono come a casa. È il luogo d’incontro e mondanità bergamasco per antonomasia: ai suoi tavoli si sentono a proprio agio calciatori e operai, avvocati e muratori, poeti e imprenditori, attori e commesse. Dell’Atalanta è una super tifosa, sempre presente in tribuna: tutte le maglie che ci sono nel locale, da Super Pippo a Zappacosta fino a Grassi, passando per Carrera, Conti, Freuler, Djimsiti, Hateboer e moltissimi altri, raccontano questo insostituibile legame. Come le foto di celebrità, sportivi, cantanti, politici e imprenditori: tutti ai tavoli in un posto semplice eppure raro, che mantiene inalterata nel tempo la sua magia, senza cambi di menù e rivoluzioni particolari, se non quello di restare sempre fedele a se stesso. Tutti ritrovano in questa insegna un’atmosfera conviviale e spensierata e una cucina semplice e genuina, con ricette tradizionali della tradizione lombarda, mediata nei gusti da divagazioni mediterranee che sono nel dna di famiglia, nelle origini pugliesi di papà Antonio (originario di Bisceglie) e mamma Anna, presenza che è stata sempre insostituibile- e altrettanto compianta – nel ristorante come in famiglia, madre di tre figli, Mimmo, Pinuccia , oltre a Giuliana, che l’ha sempre affiancata in trattoria.
Oltre al modo unico di fare accoglienza, Giuliana è stata da ragazza campionessa italiana di bocce e tiro al volo, finalista di Miss Italia 1977 (Selezione Fotografica), impegnata in gare automobilistiche e di sci. Non è da meno il suo impegno nella beneficenza e nell’attivismo in associazione, a partire dall’Aob- Associazione Oncologica Bergamasca di cui è vicepresidente. Appassionata di moda e grandi griffe, bambolotti e peluche, porta ad ogni viaggio e tour per mercatini un dettaglio unico pronto a fare la differenza nel suo locale.
Il premio
Il riconoscimento Terziario Donna è alla seconda edizione. L’anno scorso venne assegnato alla famiglia Amaddeo, in ricordo di Angelina Scopelliti, per tutti Lina, scomparsa a ottobre 2022, che ha portato avanti per più di 65 anni assieme a Mimmo, mancato nel 2017, il ristorante nel cuore del borgo storico di Bergamo Alta.