Festa della donna, i fioristi si appellano ai sindaci

In una lettera la richiesta di rafforzare l’azione di controllo contro ogni forma di abusivismo commerciale

Il Gruppo Fioristi Ascom Confcommercio Bergamo condivide la campagna nazionale Federfiori contro l’abusivismo, inviando a tutti i sindaci bergamaschi una lettera. Con l’ approssimarsi della Giornata Internazionale della Donna, 8 Marzo, i fioristi chiedono “di rafforzare l’azione di controllo al fine di contrastare in maniera efficace e capillare ogni forma di abusivismo commerciale da parte di soggetti non autorizzati alla vendita della mimosa”.

“Ad ogni festività si moltiplicano i venditori abusivi di fiori- sottolinea il presidente provinciale Emiliano Amadei, che ricopre anche la carica per la categoria di presidente lombardo dell’Unione Regionale Fioristi-. Il problema è che sono in larga misura l’ultimo, debolissimo, anello di una catena e di un mercato abusivo organizzato parallelo a contrasto del quale ci aspettiamo un’azione decisa da parte delle forze dell’ordine. Spesso si acquista in buona fede dal venditore di strada pensando di contribuire in qualche misura al suo sostentamento e invece si finisce con il finanziare l’economia illegale”. La festività continua a rappresentare un’occasione per omaggiare le donne, ma bisogna mettere in conto tra bizze climatiche e scarsità del prodotto, il caro-mimosa: “Purtroppo in molte  località d’Italia il fiore simbolo della festa è già sfiorito e si spera resista laddove è sbocciato- continua Amadei-. I prezzi risentono inevitabilmente della scarsità del prodotto e dell’aumentata richiesta, così va messa in conto una spesa per mazzo dai 2 ai 3 euro e dai 15 ai 20 per le composizioni più importanti e ricercate. Chi non ama la mimosa può contare su una vasta scelta di alternative dal fiorista di fiducia, pronto a consigliare il fiore più adatto per veicolare ogni messaggio di auguri”.


I fioristi scrivono ai sindaci per dire no alla vendita abusiva di fiori per la Festa della donna

Una lettera per intensificare i servizi di controllo per le feste dell’ordine

Gruppo Fioristi Ascom Confcommercio Bergamo, in vista della ricorrenza della festa della donna dell’8 marzo, ha inviato a tutti i sindaci bergamaschi una lettera per sollevare l’attenzione sul tema dell’abusivismo. “Il fenomeno, se non adeguatamente contrastato, si ripeterà anche in questa occasione, e vedremo venditori abusivi posizionati nelle principali piazze e strade delle città vendere indisturbati la loro merce a dispetto di ogni legge fiscale, amministrativa e in mancata ottemperanza di tutti i provvedimenti per il contrasto della diffusione del Covid 19” queste le parole di Adriano Vacchelli, presidente del Gruppo Fioristi Ascom. “Tale situazione produce un danno enorme agli operatori in regola, i quali devono giustamente operare nel rispetto di tutte le norme fiscali, amministrative ed oggi anche sanitarie- aggiunge-. In queste giornate particolari, dove il fiore è anche il simbolo della festa, speriamo di poter recuperare una parte del lavoro perso in questi mesi”. La categoria ha chiesto ai sindaci di predisporre per l’occasione un servizio di controllo da parte delle forze dell’ordine, a tutela della legalità.


Vendita illegale di fiori: più controlli in vista della Festa della Donna

 Si avvicina la ricorrenza dell’8 marzo e come ogni anno il Gruppo Fioristi di Ascom invita a contrastare il commercio abusivo

Si avvicina la ricorrenza dell’8 marzo, Festa della Donna, e come ogni anno Ascom Confcommercio Bergamo invita a mantenere alta la guardia per contrastare il fenomeno dell’abusivismo e della vendita illegale di fiori.

“Anche quest’anno – sottolinea Adriano Vacchelli, presidente del Gruppo Fioristi di Ascom Confcommercio Bergamo, nella lettera inviata ai sindaci dei Comuni bergamaschi – si sono visti venditori abusivi nelle principali piazze e strade di paesi e città che hanno potuto vendere indisturbati la loro merce, a dispetto di ogni legge fiscale e amministrativa e, soprattutto, in mancata ottemperanza di tutti i provvedimenti anti-assembramento per il contrasto della diffusione del Covid 19. Tale situazione produce un danno enorme agli operatori in regola, i quali devono giustamente operare nel rispetto di tutte le norme, comprese quelle sanitarie”.

Un appello condiviso a livello nazionale anche da Federfiori-Confcommercio – che ha richiamato l’attenzione dei prefetti e dei sindaci di tutta Italia nei confronti dell’abusivismo – e che quest’anno assume un valore ancora più importante: quella dei fioristi è una categoria messa in ginocchio dalla pandemia e che non ha ricevuto ristori da parte dello Stato perché i negozi sono sempre rimasti aperti anche se, nei fatti, privi di clientela.
“Abbiamo visto diminuire di almeno il 70% il fatturato per mancanza di eventi – prosegue Vacchelli -. In queste giornate particolari, dove il fiore è anche il simbolo della festa, ci auguriamo di poter recuperare una parte del lavoro perso. Chiediamo pertanto ai sindaci di predisporre per tutta la giornata della Festa della Donna un servizio di controllo da parte delle Forze dell’Ordine”.


Forme al via, con Ascom ottobre è il mese del formaggio

Forme ma non solo. Tutto il mese ottobre è dedicato al formaggio e i prodotti caseari sono protagonisti nei menù dei ristoranti e nei negozi, con iniziative ad hoc organizzate da gastronomi, fioristi, panificatori e salumieri. Il messaggio è chiaro: il formaggio si conferma  un elemento che valorizza l’attività nel suo complesso, driver dell’offerta distributiva e leva di sviluppo per il turismo, l’ospitalità alberghiera e, quindi, per tutta l’economia del territorio.

Parola di Giovanni Zambonelli, presidente di Ascom Confcommercio Bergamo, dal 2017 un «pilastro» del progetto Forme: «Forme ha una forte valenza identitaria perché aiuta a riconoscere il patrimonio e l’eccellenza di un territorio nelle sue diverse sfaccettature – conferma Zambonelli -. In un sistema commerciale sempre più globalizzato, la forza di un territorio emerge proprio dalla sua capacità non solo di produrre ma anche di trasmettere l’identità di un luogo attraverso i suoi prodotti. L’enogastronomia è dunque un comune denominatore che unisce turismo, commercio e servizi e può essere una motivazione importante di spesa del consumatore-turista. Non è un caso, infatti, che tra le medie città italiane solo quelle come Bergamo sono cresciute grazie al turismo e a una solida rete di negozi di eccellenza».

Consapevole del proprio primato caseario, Bergamo è anche chiamata a non esaurire l’impegno nei quattro giorni di Forme: «Il legame territorio-cibo abbinato alla ricerca di qualità deve contraddistinguere il modus operandi delle nostre imprese – aggiunge il direttore Oscar Fusini -. In quest’ottica Forme interpreta il cambiamento in atto e legato al fatto che i piccoli esercizi stanno puntando sulla specializzazione e sulla qualità dei prodotti. Qualità che rappresenta l’unica possibilità di competizione rispetto alla standardizzazione dell’offerta delle medie e grandi superficie di vendita».

Infine, Forme si conferma un grande volano di informazione e cultura del consumatore: «la manifestazione offre la possibilità al pubblico di apprezzare prodotti nuovi, spesso di nicchia e che normalmente si trovano solo nei loro territori di riferimento – prosegue Fusini -. Valorizzando le piccole produzioni, Forme può fare da cassa di risonanza alla rete distributiva di questi formaggi, rappresentando uno stimolo competitivo in più per le nostre imprese, chiamate a portare a Bergamo gioielli caseari che difficilmente si trovano sugli scaffali».
 
 
Un centinaio le attività coinvolte. Dai taglieri ai centrotavola fino ai menù dedicati
 
Salumieri, ristoratori, panificatori e fioristi protagonisti dentro e fuori Forme. Ciascuna categoria omaggerà infatti i prodotti caseari a modo proprio, ma con lo stesso obiettivo: promuovere i formaggi bergamaschi e italiani (le attività aderenti sono riconoscibili da una vetrofania dedicata). Per tutto ottobre i gastronomi salumieri  proporranno ai clienti «Il tagliere di Forme»: due diverse proposte da cinque formaggi ciascuna, una delle quali con soli prodotti bergamaschi, con la guida degli esperti Onaf. Sempre in collaborazione con Onaf, Ascom propone «Il centrotavola di Forme»: oltre a quello ad uso domestico, ci sarà un centrotavola ad uso professionale (per i ristoranti): entrambi, ovviamente richiamano il mondo dei formaggi per design, colori e profumi.
Nel «fuori salone» di Forme, infine, non potrà mancare la proposta della ristorazione e i ristoranti proporranno «Il formaggio al ristorante» arricchendo la propria carta dei formaggi o mettendo in carta un piatto a base di formaggi locali o italiani. Infine, c’è anche la «Carta del pane e dei formaggi» studiata  da Aspan e che contiene alcune proposte di abbinamento di pane con una selezione di formaggi bergamaschi.
 
 
 


Emiliano Amadei è il presidente dell’Unione lombarda fioristi

Emiliano Amadei è il nuovo presidente dell’Unione regionale lombarda dei commercianti di fiori e piante. Amadei, 46 anni, titolare dell’omonima fioreria ad Azzano San Paolo e vicepresidente del Gruppo Fioristi Ascom Bergamo, è stato eletto ieri, mercoledì 17 luglio, alla sala stampa di Confcommercio Milano. Al suo fianco sono stati scelti Roberto Rossi di Milano, nominato vicepresidente vicario, Alberto Brugnolo (Brescia, Ornella Clerici (Varese), Valerio Mescia (Sondrio), Marco Rusconi (Lecco), Marco Sartorello (Mantova), Carlo Sprocatti (Pavia)e Maria Teresa Tagliabue (Como) che rappresenterà il gruppo lombardo in Federfiori. Il nuovo consiglio si troverà nei prossimi giorni per definire i temi su cui lavorare.

Questa nomina è un riconoscimento personale, ma anche al lavoro svolto dal nostro Gruppo fioristi bergamaschi. Abbiamo lavorato bene, siamo stiamo stati tra i primi a promuovere corsi professionalizzanti e questo ci ha portato apprezzamenti a livello regionale e nazionale” – dice Amadei -. Riceviamo una eredità importante. Il consiglio uscente ha fatto un grosso lavoro per l’approvazione del regolamento regionale sulle vendite benefiche. Ognuno di noi si è messo in gioco per portare idee nuove e per fare in modo che la categoria sia più ascoltata nei tavoli decisionali su alcuni temi importanti, come ad esempio l’abusivismo”.

Non solo. “Il mondo del fiore sta cambiando. Cercheremo anche di ragionare sul futuro dei nostri negozi. Negli anni passati ci siamo concentrati sulla formazione, sul professionalizzare i fioristi, ora è importante far percepire ai clienti il nostro lavoro, il nostro mestiere, in particolare sul web e questo significa adottare strategie di marketing per valorizzare la nostra azienda anche sui canali social, in modo che il cliente possa riconoscere quando dietro a una bella immagine c’è un professionista.

Amadei, fiorista di seconda generazione, è anche presidente del Distretto del commercio Morus Alba (sinergia tra i comuni di Stezzano, Azzano San Paolo, Grassobbio, Orio al Serio e Zanica, la Camera di Commercio di Bergamo, Ascom e Confesercenti nata nel 2011 per valorizzare e promuovere il territorio), presidente di Assacom, l’associazione dei commercianti di Azzano San Paolo, e campione italiano fioristi.


I fioristi dicono no alla vendita abusiva di fiori

I fioristi dicono no alla vendita abusiva di fiori e diffondono una locandina con lo slogan: “Compra i fiori in negozio” con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica contro l’abusivismo.
Il presidente del Gruppo Fioristi Ascom Bergamo, Adriano Vacchelli, ha inviato una lettera al sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, evidenziando il problema, in particolare per quanto riguarda la Festa della donna e della mamma, dove si moltiplica il problema.

“È un fenomeno che si acuisce ogni anno ed oggi, a causa delle difficoltà e del perdurare della crisi, la nostra categoria è in grave difficoltà e tanti piccoli negozi, che illuminano i centri storici, sono costretti a chiudere. Certamente chi vende abusivamente fiori in strada è vittima e colpevole involontario del racket, ma la conseguenza di questa illegalità ricade su tutti perché non si parla solo di sfruttamento ma anche di evasione di imposte e tasse”, afferma Vacchelli.

“Di fronte a questo fenomeno ci sentiamo impotenti e chiediamo con forza il vostro aiuto e il vostro intervento. La legge impone alle Forze di Polizia controlli, applicazione di sanzioni e il ritiro immediato della merce, per questo ci rivolgiamo a Voi chiedendo la vostra cooperazione nel contrastare il problema. È nostro desiderio continuare a impegnarci per ostacolare il fenomeno. Per questo negli anni scorsi abbiamo ideato una campagna di sensibilizzazione che riproponiamo anche quest’anno”, aggiunge il presidente della categoria.

Qui per scaricare la locandina

Compra fiori in negozio 2019 campagna fioristi


Per le feste tulipani bianchi e amaryllis

Un bel paio di calzini colorati a pois viola e rossi, una cravatta con piccoli pupazzi di neve, un libro di ricette per single, o una fantasiosa composizione floreale? Quale sembra la scelta giusta per il regalo di Natale? Senza dubbio i calzini a pois possono sembrare un’alternativa gioiosa, ma un elegante bouquet di fiori sarà apprezzato da tutti.

Quali sono le tendenze e quali i colori che dominano quest’anno nelle creazioni floreali?

L’intramontabile Stella di Natale con i suoi petali rossi che decora le nostre abitazioni da decenni è un opzione valida, ma forse per il Natale del 2018 un regalo che opta sull’originalità sarebbe più adatto.

Primo in classifica, secondo gli ultimi trends, è il fiore reciso in un vaso particolare come centrotavola, o all’interno di strutture originali create dai professionisti che si possono mantenere anche dopo il periodo festivo.

La “tavolozza” del fiorista comprende i colori tradizionali di Natale, come il rosso e il verde, ma quest’anno il bianco è il protagonista in assoluto: tulipani bianchi e amaryllis bianco sono un “must”. Anche l’amaryllis rosso, però, con l’esplosione dei suoi fiori eleganti che sembrano tropicali e quelle trombette dal colore intenso che portano allegria sono uno splendido regalo per Natale.
Le varie bacche di stagione, la frutta secca, le spezie come la cannella, l’anice e lo zenzero aggiungono un tocco in più alla composizione.

Per rendere più suggestiva l’atmosfera natalizia si può donare una coroncina con le candele, oppure creando con rami di pino da appendere sulla porta per dare il benvenuto alle festività e agli ospiti.

C’è, anche, chi opta sulle soluzioni più barocche, ricercate e impegnative come il Cactus di Natale o Schlumbergera che con la sua fioritura spettacolare ruba la scena alla Stella di Natale.
Ma come scelgono le donne e gli uomini i regali floreali per le feste? Le donne, secondo gli esperti del settore, preferiscono l’eleganza, quindi amano i centrotavola con elementi di sfumature verdi, mentre tra i fiori e le piante dicono “sì” ai vari tipi di pino, magnolia, rose bianche, tulipani.

Centrotavola esotici con le protee, o romantici con le eichhornie, oppure bouquet dai colori caldi come il rosso e l’arancione trovano un posto nel cuore degli uomini.

Contemporaneamente anche bucaneve, agrifoglio, i vari bulbi, sono un’idea sempre gradita. Del resto, l’agrifoglio porta in sé lo spirito natalizio e le sue bacche rosse non sono solo considerate portafortuna, ma rendono vivace ogni vaso e inoltre si possono piantare per avere un giardino ancora più colorato.

Rosso, bianco o verde, particolare o classico, con bacche o con foglie, i fiori e le piante danno un tocco magico e trasformano ogni casa in un piccolo e affascinante paradiso di armonia.

 

Proposte floreali suggerite da Adriano Vacchelli, presidente del Gruppo Fioristi Ascom e titolare dell’omonima Fioreria di Osio Sotto.


Fioristi Ascom, quattro giornate “creattive”

creattiva_prima.jpgBergamo è pronta a farsi travolgere dalla fantasia del fai da te. Da domani, giovedì 5 ottobre, a domenica 8 torna Creattiva, 19esima edizione di un appuntamento nato nel 2008 che per due volte l’anno – nella versione autunnale e in quella primaverile –  porta alla Fiera di via Lunga schiere di appassionate, alle quali si aggiungono rivenditori, stilisti e trendsetter da tutta Italia e anche dall’Estero.

La fiera offre una vasta e specializzata parte espositiva, dalla bigiotteria al ricamo, dal patchwork alle decorazioni, dal cake design agli oggetti country, passando per i vari découpage, composizioni floreali, stitchery, trompe l’oeil, stencil, twist-art, candele, stamping e tanto, unita ad un ricco calendario di appuntamenti dedicati al pubblico, tra corsi, laboratori e dimostrazioni con i migliori rappresentanti delle arti manuali e hobbistiche.

Sui 17mila metri quadrati al coperto si incontrano gli stand di 272 imprese (19 delle quali straniere) in rappresentanza di 15 regioni e 9 Paesi stranieri. Tra i settori merceologici al primo posto “Merceria e Tessuti” (19% del totale), seguito da “Articoli per Bijoux e Beads” (18%), “Legno” (13%) e “Filati e lavorazioni d’ago” (9%).

Per quanto riguarda la provenienza, il gruppo più numeroso è tradizionalmente quello lombardo con 138 imprese, tra cui svettano quelle bergamasche (sono 53, il gruppo più numeroso in assoluto); seguono Milano (36), Lecco (17), Monza e Brianza (10). Al secondo posto tra le regioni più rappresentate il Veneto (38 imprese), seguito dall’Emilia Romagna (21), Piemonte (13) e Toscana (12).

Le novità principali dell’appuntamento autunno 2017 riguardano la seconda edizione della Fashion Half Marathon, originale contest che quest’anno coinvolge giovani stilisti emergenti di tutta Italia; la mostra con una sessantina di opere dedicate a “365 Quilt Blocks”, con l’arrivo dall’Australia di Kathryn Kerr, ideatrice dell’iniziativa con la quale ha coinvolto online migliaia di appassionate del quilt sparse in tutto il mondo in una sfida durata un anno, e “5 Oct Happy Teachers’ day!”, iniziativa con la quale Creattiva sposa la giornata mondiale dedicata dall’Unesco agli insegnanti di tutto il mondo, festeggiando in Fiera con una serie di iniziative la categoria che forma le generazioni.

fioristi Ascom a Creattiva

Tra i protagonisti anche il Gruppo Fioristi Ascom con uno stand all’ingresso del Padiglione A, dove terrà ogni giorno cinque dimostrazioni di allestimenti floreali. Il tema scelto dai professionisti dell’arte floreale da portare in Fiera è quello della sposa d’inverno: i fioristi Ascom mostreranno come creare bouquet, centrotavola, ghirlande e allestimenti per stupire gli ospiti di ogni ricevimento e fornire spunti e idee originali agli hobbisti presenti a Creattiva.

La loro presenza vuole ricordare al grande pubblico la passione e la competenza che si possono trovare in ogni negozio di fiori, ma servirà anche a fotografare, attraverso un questionario distribuito ai visitatori della fiera, le abitudini dei consumatori negli acquisti, le esigenze e l’opinione nei confronti del settore. Chi compilerà la breve rilevazione riceverà come segno di gratitudine una bustina di semi di girasole, ribattezzati semi della legalità, per tenere accesa l’attenzione sul problema dell’abusivismo, sempre molto sentito dalla categoria.Quanto alle tendenze, non tramonta quest’anno l’abbinamento cromatico bianco e verde e conquista sempre più l’impiego di elementi naturali, dal fascino del legno, con rami intrecciati e lavorati, all’impiego di bacche, specialmente in vista del Natale. A riscaldare l’atmosfera per il sì a ridosso delle feste contribuiranno colori caldi e sempre attuali come il bordeaux e il rame.Ogni mattina sono in programma due dimostrazioni, alle 10.30 e alle 11.30. Tre le dimostrazioni cui assistere nel pomeriggio: alle 14.30, alle 16 e alle 17.30.

Tra gli altri appuntamenti, CreattiWood, dedicato alla lavorazione del legno, le riprese di numerosi tutorial, le ricette dell’Associazione cuochi bergamaschi e Master Beads, con tecniche e “trucchi” per realizzare gioielli unici.

Confermato “Creattivexpress”, il servizio (a pagamento) che permette ai visitatori di farsi recapitare direttamente e comodamente a casa i prodotti acquistati in Fiera.

Per raggiungere la Fiera in tutti e quattro i giorni di svolgimento, Promoberg mette a disposizione dei visitatori gratuitamente due bus navetta con tragitto Fiera – Stazione FS di Bergamo. La fermata presso la stazione è su viale Papa Giovanni XXIII, all’altezza dell’Urban Center. La cadenza dei viaggi è ogni 30/40 minuti.

  • Orari: 9.30 – 19
  • Biglietti: intero 10 euro; ridotto 8 euro; ridotto plus 5 euro; ingresso gratuito per i ragazzi di età inferiore ai 10 anni.
  • Registrandosi online entro le ore 18 del 4 ottobre si può usufruire del biglietto d’ingresso a tariffa ridotta. I docenti potranno invece visitare la manifestazione utilizzando il biglietto ridotto plus (5 euro): basta registrarsi  e presentare un documento attestante la professione.
  • Parcheggio (forfait giornaliero): Auto 3 euro; Pullman 10 euro
  • Info: www.fieracreattiva.it


Gorle si veste di petali per Floreka

floreka

È dedicata ai ricordi la nuove edizione di Floreka, la mostra mercato di giardinaggio e produzioni creative in programma a Gorle sabato 20 e domenica 21 maggio. Due giornate in cui il Parco comunale ospiterà piante, fiori e produzioni d’arte creativa di alto livello, il tutto contornato come sempre da interessanti attività rivolte ai visitatori.

Per la rassegna, organizzata dall’Associazione Petali e Parole in collaborazione con il Comune di Gorle, è il decimo compleanno, l’occasione giusta per dare spazio ai ricordi e alle presenze che l’hanno fatta crescere. Anche quest’anno l’offerta della due giornate è ampia: a partire dalla settantina di stand di produttori e professionisti provenienti da tutta Italia, protagonisti della mostra, a cui faranno da cornice laboratori, corsi di botanica, approfondimenti dedicati alla natura e alla sostenibilità, incontri con scrittori, workshop, momenti musicali ed enogastronomici dal profilo sempre green.

Tra le proposte da non perdere, “La strada dei ricordi” allestita dall’artista Margherita Leoni, pittrice naturalistica italiana nota per i suoi famosi “ritratti” della flora brasiliana, gli incontri con gli scrittori Tiziano Fratus, che presenterà il libro “Il sole che nessuno vede” e Grazia Cacciola, che condurrà una riflessione sull’ultimo libro “L’orto naturale” e l’agricoltura biologica, biodinamica e sinergica, la mostra Open Garden, le dimostrazioni della Scuola Zen Shiatsu e di composizione floreale con professionisti e floral designer di grande prestigio.

La manifestazione è diventata punto di riferimento per tutti gli amanti di fiori e piante, arrivando nella scorsa edizione a richiamare più di 5mila visitatori.

La mostra è visitabile sabato dalle ore 10 alle 22 e domenica dalle 9.30 alle 18.30 con ingresso gratuito.

Info www.comune.gorle.bg.it

 


Il premio / Ravasio, il negozio di fiori che fa crescere i papaveri sui Colli

Domenica 18 dicembre alla Fiera di Bergamo è in programma l’assegnazione del Riconoscimento del Lavoro e del Progresso economico, il premio della Camera di Commercio di Bergamo, giunto alla 56esima edizione. Saranno consegnate quattro benemerenze e 82 premi a coloro che, con l’esempio di una vita dedicata al lavoro, hanno contribuito con impegno costante alla crescita dell’economia locale, nei diversi settori economici.

Nella categoria imprese – con più di 33 anni di ininterrotta e benemerita attività, sia in forma individuale sia in forma societaria – i premi sono 14, quattro dei quali ad attività commerciali. Si tratta del fiorista F. lli Ravasio di Bergamo (77 anni e 5 mesi), il negozio di calzature di Francesco Pezzoli di Villa d’Ogna (68 anni e 4 mesi), del Panificio Vanotti di Bergamo (54 anni e 7 mesi) e del ristorante pizzeria Vesuvio di Bergamo (46 anni e 1 mese).

Ecco la storia di Ravasio Fiori

«Mi piace talmente, che quasi non è un lavoro». È la felice sintesi nella quale Adriano Ravasio, 68 anni, racchiude la propria attività, il negozio di fiori in largo Belotti, nel centro di Bergamo, dove sarà capitato a tutti di soffermarsi almeno una volta ad apprezzare le accurate composizioni. Dietro le vetrine, l’azienda ha sempre avuto anche una seconda anima, la coltivazione diretta dei fiori sui colli di Bergamo, nella zona di Borgo Canale, più protetta e quindi adatta allo scopo.

«Tutto ha avuto inizio nei primi del ‘900 con il prozio Ernesto, che faceva il giardiniere ed ha trasmesso la passione ai nipoti, ossia mio padre Vittorio e mio zio Eugenio». Sono loro i Fratelli della denominazione aziendale ed entrambi ci hanno messo del proprio nello sviluppo dell’attività. È stata aperta da Eugenio, di ritorno a Bergamo dopo aver lavorato ai giardini vaticani, affiancato poi da Vittorio che dal campo di prigionia inglese in Sudafrica è tornato con i preziosi semi di un papavero allora sconosciuto in Italia, “Iceland Popy” o “Papaver Nudicaule”, molto simile al papavero di campo ma più robusto e con un doppio ordine di petali, del quale i fratelli Ravasio sono riusciti ad ottenere molteplici colori: rosso, arancio, rosa e bianco.

«È un po’ l’emblema della nostra attività – afferma Adriano – e continuiamo a coltivarlo, insieme ad altri fiori, soprattutto quelli “dimenticati” come le zinnie, le dalie, i fiori di pisello e i non ti scordar di me. La produzione diretta, curata da Giovanni Battista, figlio di Eugenio, è un elemento che ci caratterizza, l’altro è la capacità di proporre qualcosa di diverso da ciò che si può trovare normalmente: una stella di natale confezionata con gusto è un’altra cosa».