Caldaie, in città ripartono i controlli. Nel 2015 criticità per un impianto su due

manifesto caldaie comune di bergamoUna campagna di comunicazione massiccia per poter informare i cittadini di Bergamo sui controlli e i rischi legati alle mancate manutenzioni degli impianti termici di riscaldamento: nelle prossime settimane arriveranno nelle case dei cittadini di Bergamo, grazie anche alla collaborazione del personale di Arica, decine di migliaia di brochure informative sulla corretta manutenzione dei propri impianti, sulle possibili sanzioni in caso di mancata manutenzione e sui punti dove ottenere maggiori informazioni sul tema. Un’iniziativa di rilievo, considerando soprattutto che i recenti dati elaborati dall’ARPA individuano gli impianti termici tra le principali cause dell’inquinamento atmosferico della nostra città.

Le brochure informative preannunciano i controlli disposti in accordo con la Provincia di Bergamo sugli impianti nell’arco del 2016. Dei 13.500 controlli previsti su tutto il territorio bergamasco, saranno 1.400 quelli che si effettueranno nel Comune capoluogo: «Con questa iniziativa – spiega l’assessore all’Ambiente Leyla Ciagà – cerchiamo di sensibilizzare il più possibile i nostri concittadini su ciò che tutti possiamo fare per ridurre le emissioni inquinanti, ma anche per garantire la sicurezza delle nostre case. Da tempo le associazioni come Legambiente chiedono ai cittadini e alle stesse istituzioni una maggiore attenzione riguardo il controllo periodico degli impianti e dei fumi: è di fondamentale importanza fare tutti la nostra parte nel tentativo di migliorare la qualità dell’aria».

Circa 30mila manifesti e locandine nei luoghi pubblici della città accompagneranno l’invio delle brochure: il Comune di Bergamo cerca in questo modo di ricordare a tutti i cittadini di controllare periodicamente i propri impianti, affinché non rischino di incorrere in sanzioni in occasione dei controlli già programmati in città. Secondo i dati del Catasto Unico Regionale Impianti Termici sono 40mila attualmente gli impianti termici in funzione a Bergamo: «Durante il 2016 i controlli svolti dagli ispettori non rappresenteranno l’unica iniziativa di monitoraggio da parte dell’Amministrazione sul tema – prosegue Ciagà – ma lavoreremo anche per censire i cosiddetti impianti fantasma (quelli che non hanno mai registrato alcuna manutenzione) grazie all’incrocio di diverse banche dati a nostra disposizione e attraverso mirati controlli documentali».

Gli impianti che saranno controllati saranno soprattutto quelli sui quali sono stati segnalati diverse criticità o potenziali rischi da parte dei manutentori nel corso delle verifiche più recenti: nessuna estrazione o scelta casuale degli impianti da sottoporre a verifica, ma controlli mirati. Controlli che saranno effettuati da ispettori professionisti abilitati ed incaricati dal Comune di Bergamo e dal personale del Servizio Ecologia e Ambiente della stessa struttura comunale: ciascun ispettore sarà riconoscibile grazie a un apposito tesserino con fotografia rilasciato dalla Provincia di Bergamo; per prevenire eventuali truffe ai danni dei cittadini, è possibile consultare l’elenco dei nomi degli ispettori abilitati qui.

Il compito dell’ispettore sarà quello di controllare la documentazione relativa all’impianto (installazione e manutenzione periodica) e misurare “sul posto” il rendimento di combustione, il contenuto di monossido di carbonio e la fumosità (solo per i combustibili liquidi). Al termine dell’ispezione viene redatto un verbale che, sottoscritto dall’ispettore e dal responsabile dell’impianto, viene consegnato al responsabile dell’impianto e trasmesso agli uffici di competenza.

In caso di riscontro di irregolarità si rischiano sanzioni che vanno, a seconda del tipo di violazione, da un minimo di 500 a un massimo di 3mila euro. Durante l’anno 2015 furono circa 1.300 gli impianti controllati: ne conseguirono 600 diffide ad altrettanti cittadini, accompagnate dalla richiesta di sanare le criticità degli impianti oggetto di verifica.


Inquinamento, caldaie nel mirino. Saranno estratte 13.500 ispezioni

caldaia - riscaldamento - controlloLa Provincia di Bergamo ha dato il via alla campagna di ispezioni sugli impianti termici presenti in Bergamasca. In tutto il territorio, che è stato suddiviso funzionalmente in 7 zone, stanno arrivando le lettere ai cittadini proprietari delle caldaie che sono state estratte per l’ispezione, con indicazione del professionista abilitato che si occuperà dell’ispezione e del giorno e dell’ora prefissati.

Sono previste circa 13.500 ispezioni di cui 1.350 nel Comune capoluogo, 1.700 in Valle Brembana, 2.150 in Valle Seriana e Valle di Scalve, 2.150 in Valle Cavallina e zona laghi, 2.150 nella zona dell’Isola e 4.000 nella pianura.

«È un dovere di ciascuno tenere sotto controllo il funzionamento e i consumi della propria caldaia – commenta il presidente Matteo Rossi – sia sotto il profilo della sicurezza che del contenimento dell’inquinamento atmosferico. Nei giorni scorsi, quando le polveri sottili hanno raggiunto per diversi giorni livelli critici, ci siamo presi diversi impegni tra cui anche l’effettuazione di ulteriori controlli oltre a questi 13mila che abbiamo avviato; la Provincia farà la sua parte nel controllare il rispetto delle norme, supportare i Comuni e sensibilizzare i cittadini su ciò che tutti possiamo fare per ridurre le emissioni inquinanti».

Come avvengono le ispezioni

La grande maggioranza delle ispezioni riguardano impianti di potenza inferiore ai 35 kW alimentati a gas, vale a dire caldaie presenti nelle abitazioni private, ma verranno controllati anche gli impianti di potenza superiore (installati in condomini con riscaldamento centralizzato, imprese ecc.).

Il meccanismo di estrazione degli impianti selezionati, che si basa sui dati del Catasto Unico Regionale degli Impianti Termici (C.U.R.I.T.) e conta circa 400.000 impianti per la provincia bergamasca, non è casuale ma privilegia gli impianti per cui risulta qualche irregolarità nella manutenzione o nella sicurezza dell’impianto.

Ciascun ispettore è munito di tesserino con fotografia rilasciato dalla Provincia; il suo compito è quello di controllare la documentazione relativa all’impianto (installazione e manutenzione periodica) e misurare “sul posto” il rendimento di combustione, il contenuto di monossido di carbonio e la fumosità (solo per i combustibili liquidi). Al termine dell’ispezione viene redatto un verbale che sottoscritto dall’ispettore e dal responsabile dell’impianto viene consegnato al responsabile dell’impianto e trasmesso alla Provincia. In caso di riscontro di irregolarità si rischiano sanzioni che vanno, a seconda del tipo di violazione, da un minimo di 50 a un massimo di 3mila euro.

I cittadini che ricevono la lettera possano verificare che il nome dell’ispettore sia effettivamente uno de professionisti abilitati da questo elenco.

In caso di dubbi o problemi è comunque possibile contattare l’Ufficio Impianti Termici all’indirizzo: impianti.termici@provincia.bergamo.it

Da sapere

I possessori di caldaie hanno l’obbligo di fare la manutenzione periodica (a seconda del tipo di impianto e comunque almeno ogni due anni per gli impianti di potenza inferiore ai 35 Kw) rivolgendosi a un manutentore qualificato e abilitato, il quale provvede a tutti gli adempimenti connessi al C.U.R.I.T.(inserimento di un impianto nuovo, aggiornamento delle informazioni ecc.). Sul sito www.curit.it, oltre a trovare tutte le informazioni utili, ciascun cittadino può verificare personalmente che il proprio impianto sia accatastato correttamente e se risulta in regola coi pagamenti dovuti. Per consultare il C.U.R.I.T. occorre utilizzare la Carta regionale dei servizi con lettore smart card o in alternativa il proprio codice fiscale e il numero di matricola dell’impianto.