Nati per leggere, a novembre sconti per i più piccoli in 16 librerie

nati per leggere in festa 2017 - coupon calendarioA novembre torna “Nati per Leggere in festa”, iniziativa che promuove la lettura e diffonde l’amore per i libri ai bimbi da 0 a 6 anni. Per alimentare la bellezza e l’importanza di leggere ai bambini in famiglia, il luogo ideale per garantire l’esercizio quotidiano alla scoperta delle storie, i librai dell’Ascom di Bergamo offrono sconti per tutto il mese dell’iniziativa. Le 16 librerie, che sposano il progetto dal 2013, applicano uno sconto del 10% sul prezzo di copertina per tutti i libri per bambini, dietro la presentazione degli appositi coupon. I buoni sconto sono distribuiti durante gli eventi “Nati per Leggere in festa” in programma nelle biblioteche cittadine e sono utilizzabili dal 1° al 30 novembre.

Nelle 150 biblioteche del territorio, di cui 8 in città, verranno proposti laboratori, letture, esposizioni di libri, merende, incontri, pensati per i bambini in età prescolare e i loro genitori. Il tema di questa nuova edizione è la vivacità, con tanto di slogan “Vivaci come me!”.

A tutti i partecipanti saranno consegnati un grande calendario da parete realizzato da Antongionata Ferrari, noto illustratore amato dai più piccoli, e una bibliografia di 36 titoli selezionati e consigliati dai bibliotecari. Come sempre poi, durante questi appuntamenti, i bambini verranno omaggiati con un numero della rivista “La Pimpa”.

Gli appuntamenti sono pubblicati e consultabili sul sito della rete bibliotecaria bergamasca www.rbbg.it nella sezione dedicata all’evento.

nati per leggere in festaTra quelli di maggior richiamo, segnaliamo tre mostre dal titolo “Che belle figure!”, in programma dal 15 novembre al 3 dicembre nelle biblioteche comunali, che celebrano tre grandi maestri dell’illustrazione italiana: Nicoletta Costa (la “mamma” di Giulio coniglio) a Sotto il Monte; Antongionata Ferrari, tra i più conosciuti illustratori nella letteratura per bimbi, a Bottanuco; Emanuela Bussolati, architetto che ha preferito progettare libri per bambini, dalla scrittura alle immagini, a Ponte San Pietro. I tre “big” dell’illustrazione terranno anche laboratori per i più piccoli.

Lunedì 20 novembre, giornata in cui l’Onu celebra a livello internazionale i diritti dell’infanzia, scatta “L’ora delle storie”: le attività di scuole dell’infanzia, nidi e spazi gioco verranno interrotte per lasciare spazio alla lettura.

Cristian Botti
Cristian Botti

«Da anni Nati per Leggere rappresenta un’occasione per diffondere l’amore per i libri ai lettori di domani – commenta il presidente del Gruppo Librerie e Cartolerie Ascom Cristian Botti -. Si inizia da piccolissimi ad appassionarsi alla lettura, per cui non è mai troppo presto per iniziare a leggere favole ai più piccoli. I libri per bambini continuano a mantenere il loro fascino e la proposta si arricchisce ogni anno di nuovi titoli».

«Quest’anno abbiamo un record di adesioni da parte delle biblioteche – sottolinea Giancarlo Migliorati, referente per il progetto “Nati per leggere” del coordinamento della rete bibliotecaria bergamasca -. L’iniziativa è l’occasione di valorizzare tutto il lavoro che durante l’anno si fa nelle nostre biblioteche e per sensibilizzare i genitori alla lettura, anche attraverso il coinvolgimento dei nidi e delle scuole dell’infanzia. Non possiamo che rilevare con piacere come l’interesse per la lettura in età pre-scolare sia in continua crescita».

ECCO DOVE SPENDERE I BUONI SCONTO

A Bergamo
  • Fantasia Il Circolo dei piccoli lettori – via Borgo Santa Caterina, 55
  • Incrocio Quarenghi – via Quarenghi, 32/b
  • Libraccio – via San Bernardino, 34/c
  • Libraccio – via XX Settembre, 93
In provincia
  • Ariston Bookshop – Libreria Mondadori a Treviglio (via Torriani)
  • Cartoleria & Profumeria Gyl a Gandino (via Papa Giovanni XXIII, 46)
  • Il Campanile a Caravaggio (via SS Fermo e Rustico, 21)
  • Libraccio a Curno (via Europa, 45)
  • Libreria Canova a Clusone (via Nazzari, 15)
  • Libreria Mondadori a Stezzano nel centro commerciale Le due Torri (via Guzzanica, 62-64)
  • La matita a San Pellegrino Terme (via San Carlo, 5)
  • Mondadori Bookstore a Lovere (piazza XXIII Martiri, 3)
  • No Problem a Nembro (via Garibaldi, 15)
  • Il Parnaso a Ponteranica (via Ramera, 94)
  • La Pulce curiosa a Treviglio (piazza Garibaldi, 7/H)
  • Umpalumpa a Clusone (via Querena, 42)

E SE NON SAPETE COSA SCEGLIERE QUI TROVATE 36 BELLISSIMI TITOLI


I bambini bergamaschi e internet, primo accesso a 7 anni e mezzo

Il 98% degli studenti tra i 15 e i 19 anni della provincia di Bergamo, senza differenza di genere e classi di età, si è connesso a internet nel corso dell’anno: il 18% per meno di un’ora al giorno, il 54% da 1 a 5 ore, il 14% è rimasto connesso per tutto il giorno. E il 6,9% ha avuto un utilizzo di Internet definibile “a rischio”. Sono questi alcuni dei dati emersi dall’indagine Espad realizzata sulla popolazione studentesca della provincia di Bergamo dall’Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche in collaborazione con l’Osservatorio Dipendenze di Ats Bergamo.

Per rilevare il grado di rischio associato all’uso di Internet è stato utilizzato il test Short Problematic Internet Use Test (Spiut), un questionario di screening specifico per adolescenti, validato a livello nazionale, dal quale è emerso che per il 7,1% degli studenti della provincia di Bergamo che durante l’anno si sono collegati on-line l’utilizzo di Internet è definibile “a rischio” (M=6,4%; F=8,0%), quota che corrisponde al 6,9% di tutti gli studenti della provincia.

«Lo studio ci ha consentito di rilevare anche che la quota di studenti con profilo a rischio tende ad aumentare in corrispondenza delle ore trascorse a fare attività on-line – spiega la dottoressa Elvira Beato, assistente sociale specialista, responsabile dell’Osservatorio delle Dipendenze Ats Bergamo –. È emerso infatti che è a rischio il 30% di chi giornalmente naviga su internet per più di 6 ore, contro il 2% di chi è collegato circa per 1 o 2 ore. Numeri inequivocabili che ci impongono una particolare attenzione proprio alle fasce adolescenziali e dei giovani adulti, sicuramente più sensibili e più esposte al rischio».

Le attività che gli adolescenti svolgono su Internet

Secondo l’indagine, il 93% di chi si è connesso durante l’anno ha usato Internet in un giorno infrasettimanale qualsiasi lo ha fatto per chattare e/o partecipare ai social network, l’84% per leggere quotidiani, il 78% per scaricare film o musica e il 37% per accedere a siti specificatamente rivolti ad adulti (il 37% anche tra i soli minorenni). In quest’ultimo caso sono soprattutto i maschi ad aver adottato tali comportamenti. In particole: il 14% degli studenti italiani si dedica a giochi di abilità (come Texas Hold’em o Sudoku) e il 33% a giochi di ruolo, in particolar modo i ragazzi e gli studenti minorenni.

Accesso sempre più precoce

bambine internet computer webUn quadro arricchito dai risultati dell’analisi condotta sempre sul territorio di Bergamo e provincia grazie alla collaborazione di più di 90 pediatri e dedicata all’analisi di un ampio campione pre-adolescenziale (più di 3.000 questionari nel 2016, primo anno della ricerca, e già circa 2.000 nell’anno in corso). «Dalle rilevazioni è emerso che l’uso di internet si sta progressivamente anticipando. Accade sempre più spesso – rivela il dottor Luigi Greco, pediatra di famiglia – che anche bambini molto piccoli navighino da soli. Se è vero però che i bambini tra gli 8 e i 10 anni sono più sorvegliati, è vero altrettanto che per questa fascia si ha una percezione del rischio minore. Viceversa, tra gli 11 e i 13 anni, c’è maggiore autonomia nella gestione delle connessioni, ma anche minore percezione del rischio. Dati che devono farci riflettere anche perché i pericoli a cui i nostri figli si espongono sono tantissimi.».

Nello specifico, il 97% degli intervistati afferma di avere dei dispositivi con cui accedere alla rete (il 72% addirittura attraverso uno smartphone personale) e l’83% dispone di questi strumenti tutti i giorni, con limitazioni di orario (il 60%) o senza (il 30%) in orari giornalieri mentre il 9% ne fa uso anche di notte. Solo nell’ultimo anno l’età media di primo utilizzo di un web device si è abbassata da 9 anni (2016) a 7 anni e mezzo (2017). Il 17% invia foto personali, il 4,4% chatta con sconosciuti e il 1,4% invia dati personali a sconosciuti; in generale gli strumenti informatici vengono utilizzati per navigare in Internet, scaricare musica, giochi, effettuare ricerche scolastiche, vedere filmati su YouTube e chattare sui social media. Dal 2016 al 2017 non ci sono grossi cambiamenti per quanto riguarda i dati sulla sorveglianza parentale: circa il 20% dei ragazzi non è controllato dai genitori mentre naviga.

«L’età della prima connessione è sempre più bassa. Per questo deve nascere in noi adulti una consapevolezza maggiore. A marzo 2018 avremo i dati complessivi – anticipa Alberto Zucchi, direttore del Servizio Epidemiologico di Ats Bergamo – e da qui potremo partire per sviluppare idonei sistemi di accompagnamento per i minori che navigano online. È inquietante pensare che ci siano così tanti bambini da soli dietro a uno schermo. E questo, senza contare che oltre ai rischi esterni, sono tante e purtroppo gravi le possibili ricadute sulla salute: dall’alterazione del sonno ai disturbi nella concentrazione alle interferenze della tecnologia nei rapporti interpersonali».

I rischi per la salute

Studi scientifici recenti (“The associations between sedentary behaviour and mental health among adolescents: a systematic review”, “Myopia, a growing health problem” e “Protective and risk factors for adolescent sleep: a meta-analytic review”) rilevano che l’iper connessione può avere serie ripercussioni sulla salute dei bambini e dei giovani adulti. Spiega il dottor Roberto Moretti, medico, responsabile  dell’unità promozione della salute Ats Bergamo: «L’impatto dell’uso di internet sugli stili di vita negli adolescenti, in particolare sulla sedentarietà e sul sonno è molto rilevante con conseguenze misurabili già dopo 2-3 ore di utilizzo. Pensiamo all’aumento della sedentarietà con la conseguente diminuzione degli anni di vita, ma anche all’esposizione alle cosiddette fake news che rischiano di innescare comportamenti sbagliati nell’accesso alle cure, nell’uso di farmaci o nell’adozione di particolari diete. Conseguenze a cui si aggiungono quelle legate alla vista. Senza contare che un’eccessiva esposizione al web, a prescindere dal device utilizzato, provoca una perdita di sonno. E dormendo meno di otto ore per notte le ripercussioni negative sulla salute possono essere importanti».

Le iniziative di prevenzione dell’Ats

Ats Bergamo rivolge la massima attenzione alla salute di bambini e adolescenti non solo analizzando caratteristiche e rilevanza ma anche attraverso azioni di prevenzione di comportamenti a rischio e le diverse forme di dipendenza nei loro differenti contesti di vita. A partire dagli interventi nelle scuole, dove da tempo Ats è impegnata in collaborazione con le tre Asst Orobiche e il Provveditorato agli Studi.

«Abbiamo diversi progetti attivi rivolti ai giovani bergamaschi, dal Life Skills Training program ad Unplugged rivolti alla scuola secondaria di secondo grado, a Giovani Spiriti, che interviene sui temi della guida, del gioco d’azzardo e delle nuove tecnologie. Quest’anno, inoltre, abbiamo lanciato una nuova sperimentazione regionale per l’adattamento del progetto Life SKills sulla scuola primaria che sta coinvolgendo l’Ic di Calcinate. Anche se non sempre intervengono sul tema specifico dell’utilizzo delle nuove tecnologie, tutti questi progetti hanno l’obiettivo di sviluppare le abilità di vita degli studenti (life skills) tra cui le capacità di comunicare con gli altri, di risolvere problemi, di resistere alle pressioni esterne e di dire di no; l’assertività e le capacità di resistenza sociale. Forniscono quindi agli studenti gli strumenti per gestire il meglio possibile le situazioni che la vita presenta loro e, proprio per questo motivo. hanno un effetto protettivo trasversale a numerosi comportamenti a rischio tipici della fase adolescenziale», commenta Luca Biffi, Psicologo, Responsabile UOS Prevenzione delle Dipendenze Ats.

Si lavora su immagine di sé e autostima

A questi progetti si aggiunge l’educazione tra pari (peer education) «che – come spiega Giuliana Rocca, medico, responsabile dell’Unità di prevenzione dei fattori di rischio comportamentali Ats Bergamo – è una metodologia che abbiamo importato dagli Stati Uniti e che stiamo sperimentando con le classi terze del liceo Don Milani (4 classi scientifico, 2 classi linguistico, 4 classi psicopedagogico). Gli studenti di queste 10 classi, dopo aver seguito un percorso formativo curato da Ats Bergamo, ora svolgono attività di promozione salute con gli studenti delle prime e anche con tutto l’Istituto. Alla sperimentazione in questi ultimi due anni ha aderito anche l’Istituto Betty Ambiveri. Inoltre da quest’anno scolastico il Comune di Treviglio ha attivato un intervento di peer education su due Istituti Superiori, nell’ambito di un progetto di alternanza scuola-lavoro, in partnership e con la collaborazione di Ats e sta per essere un ulteriore progetto con una scuola di formazione professionale di Clusone».

Autostima-TAGGli argomenti scelti dagli studenti e poi affrontati vanno dall’immagine di sé all’autostima, come i pari influenzano l’immagine di sé, come nei social media viene percepita l’immagine di sé. Nell’ultimo anno scolastico i peer educatori del Liceo Don Milani hanno lavorato su immagine di sé e social media, producendo un decalogo di buon uso dei social media da pubblicare sul sito della scuola.

«I dati presentati oggi hanno dimostrato quanto grande sia il bisogno di fare attenzione all’età adolescenziale. Una fase difficile durante la quale si può essere più sensibili al richiamo di alcune dipendenze. Alcool, droghe ma anche distorsioni nell’uso di internet, appunto. Senza contare che, in quest’ultimo caso, non sappiamo ancora calcolare quanto possa essere grave l’impatto di tali comportamenti. Per questo abbiamo deciso di fare una riflessione specifica sull’uso della rete. A fronte di enormi potenzialità di internet, infatti, non possiamo non considerare i rischi di abuso soprattutto in adolescenza, già portati alla nostra attenzione da genitori e pediatri. Preoccupazioni fondate visto che diversi studi hanno evidenziato la maggior vulnerabilità degli adolescenti rispetto al rischio di abuso o di dipendenza da internet con possibili ripercussioni sui circuiti neuronali, sul modo di leggere, pensare, ricordare, organizzare le informazioni e sul modo di relazionarsi con gli altri, con una tendenza sempre maggiore all’isolamento», conclude la dottoressa Mara Azzi, direttore generale Ats Bergamo.


“Nati per leggere”, in libreria e cartoleria tornano gli sconti per i bambini

nati30ottob.jpgA novembre tornerà “Nati per Leggere in festa”, l’iniziativa che promuove la lettura e diffonde l’amore per i libri ai bimbi da 0 a 6 anni e alle loro famiglie.

Il Gruppo Librai cartolai e prodotti per l’ufficio dell’Ascom, che sposa il progetto dal 2013, propone anche quest’anno, sulla scorta del successo delle edizioni precedenti, la partecipazione all’iniziativa alle librerie e cartolibrerie.

L’adesione – completamente gratuita per i librai – consiste nel riconoscere uno sconto del 10% sul prezzo di copertina di tutti i libri per bambini, dietro la presentazione degli appositi coupon distribuiti durante gli eventi nelle biblioteche bergamasche (gli appuntamenti saranno pubblicati sul sito della rete bibliotecaria bergamasca www.rbbg.it in una pagina dedicata all’evento).

I coupon saranno utilizzabili dal 1° al 30 novembre.

L’appuntamento del 2016 ha coinvolto 140 biblioteche della provincia e migliaia di famiglie. Le librerie e cartolibrerie aderenti potranno contare, oltre che su un ritorno d’immagine, sulla segnalazione della propria attività su manifesti e materiale pubblicitario dell’iniziativa, oltre che sui portali degli organizzatori. Alla presentazione della nuova edizione di Nati per Leggere sarà invitata come ogni anno la stampa locale.

Per partecipare è sufficiente compilare questo modulo e trasmetterlo all’ufficio marketing dell’Ascom entro il prossimo 30 settembre. Lo stesso ufficio è disponibile per le informazioni al numero di telefono 035-4120304.


Giovani Ascom in aiuto ai bambini. Consegnati i fondi per la ricerca cardiologica

I Giovani Imprenditori Ascom hanno consegnato questo pomeriggio l’intero ricavato della serata benefica “Per un sorriso in più, facciamo della solidarietà un’arte”, organizzata venerdì scorso, 15 settembre, all’Accademia Carrara.

I proventi raccolti hanno permesso di devolvere alla onlus Azzurra 2mila euro che verranno impiegati per progetti di ricerca. «Il Gruppo, fin dalla sua costituzione, è vicino ai bambini in difficoltà e alle associazioni del territorio che li sostengono e aiutano. Il nostro impegno è quello di cercare di fare squadra e fare il tifo per i più piccoli che rappresentano il nostro futuro – dice il presidente del Gruppo under 40 Ascom Alessandro Capozzi -. Per questa nuova edizione, la 12esima, abbiamo scelto come charity l’Associazione Azzurra, una giovane onlus che si impegna per la cura e l’assistenza di bambini colpiti da gravi malformazioni congenite o sindromi genetiche rare. Teniamo a ringraziare l’Accademia Carrara e tutti coloro che con il proprio contributo ci hanno permesso di sostenere le loro attività».

Il ricavato della serata benefica contribuirà a finanziare un progetto di ricerca sulle cardiomiopatie, responsabili di morti improvvise, in collaborazione con l’azienda ospedaliera Papa Giovanni XXIII e con l’ospedale San Gerardo di Monza. «Ringraziamo Ascom e il Gruppo Giovani Imprenditori per la vicinanza e il sostegno – commenta il dottor Adib Salim, pediatra e cardiologo, presidente fondatore dell’Azzurra, che dal 1999 grazie ad un’equipe di medici offre gratuitamente interventi, consulenze e diagnosi a bimbi affetti da gravi malformazioni -. Continuiamo il nostro impegno per salvare, grazie a diagnosi precoci, piccole e meravigliose vite. La nostra ricerca si concentrerà in particolare sulle morti improvvise,  a partire dalla morte bianca o morte in culla che purtroppo ha ancora origini sconosciute. Dato che l’incidenza della morte improvvisa coinvolge anche giovani atleti mentre praticano attività sportiva, Azzurra prosegue il suo impegno nella formazione del personale impiegato nelle polisportive o in ambienti scolastici per imparare manovre di rianimazione tempestiva e l’utilizzo corretto del defibrillatore ».


Nasce Assonidi, la rappresentanza Ascom di asili da 0 a 6 anni

Assemblea assonidi 25 maggio 2017 copiaAscom fonda la prima associazione provinciale di rappresentanza di asili nido e scuole dell’infanzia private, forte dell’esperienza di Assonidi Milano e di FederNidi Confcommercio. Il primo appuntamento di Assonidi Bergamo, oltre che l’occasione di presentare la nuova rappresentanza Ascom, è stato il corso di formazione “Che rabbia. Gestire l’aggressività ed i litigi dei bambini al nido”.

L’incontro, svoltosi ieri sera, 25 maggio, presso la sede cittadina, ha visto la partecipazione di Oscar Fusini, direttore di Ascom Bergamo e Paolo Uniti, segretario generale di Assonidi. Silvia Iaccarino, formatrice certificata della Regione Lombardia, psicomotricista e docente Ascom Formazione, ha proposto un momento di riflessione sul tema della gestione dei comportamenti aggressivi (compresi quelli spesso additati come  “senza senso” dagli adulti) e dei litigi in età evolutiva e su come si possa comunicare con le famiglie in merito a questo tema.

La creazione della nuova associazione rientra nella volontà di Ascom Confcommercio Bergamo di ampliare la propria rappresentanza all’ambito dei servizi alle imprese e alle persone, coinvolgendo il sistema delle professioni. «Vogliamo superare la tradizionale separazione settoriale tra commercio, turismo e servizi ponendo al centro l’impresa e i suoi bisogni, il che proietta la tutela della nostra organizzazione verso un numero sempre crescente di imprese e professionisti – spiega il direttore Oscar Fusini –. Assonidi Bergamo vuole essere un interlocutore e adoperarsi per creare una migliore collaborazione tra i gestori del servizio, le istituzioni e le famiglie che vogliono operare una scelta consapevole, contribuendo a diffondere una cultura dell’asilo nido non più come luogo di semplice custodia, ma come tappa fondamentale per la socializzazione e la crescita psicofisica del bambino. Il workshop sulla gestione dell’aggressività è una prima iniziativa che vuole offrire agli operatori un’ occasione di formazione e di confronto».

Assonidi è l’unica associazione a livello nazionale che rappresenta le circa 4mila realtà che operano nel settore dell’infanzia, da zero a sei anni. Nata a Milano nel 2005 da un piccolo gruppo di 5 asili nido, oggi rappresenta 370 asili milanesi, la pressoché totalità di quelli cittadini. «La mission di Assonidi è quella di rappresentare il settore e di accompagnarlo nella sua crescita, avendo al centro dei pensieri il benessere del bambino – spiega Paolo Uniti, segretario di Assonidi Milano e di FederNidi-. Per questo investiamo moltissimo nella formazione, con momenti formativi che valorizzano l’aspetto pedagogico e rafforzano il rapporto con le famiglie, cui sono aperti anche molti incontri e workshop, come i sabato della salute, che approfondiscono temi di forte attualità, a partire dai vaccini. Come Assonidi ci rapportiamo e collaboriamo costantemente con le istituzioni, da Regione Lombardia alle Agenzie di Tutela della Salute – Ats».

Fondamentale per aderire ad Assonidi la sottoscrizione di un Codice Etico: «Per iscriversi è necessario avere come obiettivo il benessere psicofisico dei bambini ed attuare tutte le attenzioni per portare avanti questa mission» precisa Uniti. Oltre alla formazione continua e accreditata, le realtà iscritte ad Assonidi beneficiano di tutti i servizi che da sempre Confcommercio dedica alle imprese, attraverso una consulenza su misura, dall’aggiornamento sulle novità legislative alle convenzioni, al credito agevolato. «La Legge Buona Scuola porta con sé diverse novità, a partire dal sistema educativo integrato di nidi e infanzia, da zero a sei anni all’obbligo di laurea per le insegnanti – continua Uniti -. Sul fronte di servizi ed agevolazioni, Assonidi offre alle imprese assistenza su tutti i fronti, dall’aspetto fiscale a quello legale, dall’accesso al credito alle convenzioni».

Le strutture all’infanzia private (asili nido e micronidi) operanti nell’Ats di Bergamo sono 158 e si rivolgono a oltre 3.500 utenti. Si tratta, in linea con il quadro nazionale, di imprese giovani e al femminile: l’età media dei titolari d’impresa è di 30-35 anni e per il 90-95% si tratta di donne. Per queste imprese Ascom offre specifiche progettualità e agevolazioni: «Oltre alla formazione terremo informate le imprese associate su tutte le novità e le normative ed offriremo dei servizi dedicati – annuncia il direttore Ascom Oscar Fusini -. Intendiamo garantire agli asili associati polizze assicurative a tariffe agevolate, dato che rappresentano una delle voci più importanti nel bilancio di queste imprese. Inoltre, attraverso la nostra Cooperativa di Garanzia Fogalco, metteremo a disposizione linee di credito dedicate».


Asili nido e scuole dell’infanzia, in Ascom nasce l’associazione e si presenta con un workshop

asilo 3

Per gli asili nido e le scuole dell’infanzia private bergamasche nasce un’associazione dedicata. Si chiama Assonidi Bergamo ed è stata creata da Ascom Bergamo Confcommercio, sulla scia di Assonidi nazionale, con il proposito di rappresentare e tutelare, sul piano provinciale, le aziende che operano nel campo dell’assistenza ai bambini fino a sei anni.

logo assonidi bergamoIl neonato gruppo si presenterà giovedì 25 maggio alle ore 18 nella Sala conferenze di Ascom in via Borgo Palazzo 137 con un interessante workshop dai contenuti educativi, dal titolo “Che rabbia. Gestire l’aggressività e i litigi al nido”, aperto a tutti gli operatori.

La creazione della nuova associazione rientra nella volontà di Ascom Confcommercio Bergamo di ampliare la propria rappresentanza all’ambito dei servizi alle imprese e alle persone, coinvolgendo il sistema delle professioni.

Assonidi Bergamo si propone come un interlocutore privilegiato e si pone l’obiettivo di migliorare la collaborazione tra i gestori del servizio, le istituzioni e le famiglie, contribuendo a diffondere una cultura dell’asilo nido non più come luogo di semplice custodia, ma come tappa fondamentale per la socializzazione e la crescita psicofisica del bambino.

Il workshop in agenda giovedì vuole offrire agli operatori una prima occasione di conoscenza, formazione e confronto. Interverranno Oscar Fusini, direttore di Ascom Bergamo, e Paolo Uniti, segretario generale di Assonidi, che spiegheranno i vantaggi di aderire all’associazione. A seguire, Silvia Iaccarino, formatrice certificata della Regione Lombardia, psicomotricista e docente Ascom Formazione proporrà un momento formativo di riflessione sul tema della gestione dei comportamenti aggressivi (compresi quelli “senza senso” per l’adulto) e dei litigi in età evolutiva e su come si possa comunicare con le famiglie in merito a questo tema.

La partecipazione è gratuita, su prenotazione (contattare la segreteria organizzativa tel. 035 4120304 o scrivere a assonidi@ascombg.it).

Il programma


In 34 gelaterie “La merenda non si paga”

1705 gelatieri policlinico san pietro (5)

La stagione del gelato entra nel vivo e i Gelatieri bergamaschi aderenti ad Ascom Bergamo Confcommercio omaggiano, come ormai consuetudine, i bambini. Lo hanno fatto giovedì 4 maggio preparando coni e coppette per i piccoli pazienti ricoverati nel reparto di Pediatria del Policlinico di Ponte San Pietro e proseguiranno nei propri locali dall’8 all’11 maggio con “La merenda non si paga” la manifestazione dedicata i ragazzi delle scuole elementari.

1705 gelatieri policlinico san pietro (3)A Ponte San Pietro sono stati il giovane Matteo Corna della gelateria Gelatiamo di Treviolo e lo chef Mirco Ronzoni, vincitore del Hell’s Kitchen, testimonial della giornata, ad offrire ai bambini, ai loro genitori, ai medici e al personale sanitario un sano e goloso fine pasto con il gelato artigianale e a portare un momento di allegria e condivisione.

Con la campagna “La merenda non si paga”, invece, ben 34 gelaterie distribuiranno coni gelato gratis ai ragazzi che presenteranno uno degli oltre 20mila buoni distribuiti dagli stessi gelatieri nelle scuole primarie dei comuni in cui hanno l’attività.

L’iniziatva è promossa nell’ambito dell’annuale campagna di valorizzazione e promozione per il consumo del gelato artigianale,

La merenda non si paga

Ecco chi partecipa

In città
  • Cherubino – via Colleoni 40b
  • Marianna – Colle Aperto 4
  • San Francesco– via 4 novembre 2
  • Stekko – via Gonbito 34/c
In provincia
  • Il Dolce Freddo – Albano S. Alessandro
  • Laboratorio Franca – Albino
  • Fiordipanna – Almenno San Bartolomeo
  • Petite Fleur – Almenno San Salvatore
  • Bogni – Arcene
  • Rosa – Arcene
  • La Gabbia – Capriate San Gervasio
  • Bar Alpino – Casirate d’Adda
  • Selz Cafè – Clusone
  • Gelatissimo – Darfo Boario Terme
  • Bar Centrale – Lovere
  • Melograno- Madone
  • Arizzi – Olmo al Brembo
  • La Fonte – Oltre il Colle
  • Bar Commercio – Osio Sotto
  • Mento – Roncola
  • Arlecchina – San Paolo d’Argon
  • La Gelateria – San Pellegrino Terme
  • Pasticceria Giuliano – San Pellegrino Terme
  • Mary’s – Selvino
  • Bar Roma – Sovere
  • Rubis – Torre Boldone
  • Essenza – Trescore Balneario
  • Gelatiamo – Treviolo
  • Brina – Urgnano
  • La Crem – Vertova
  • L’Oasi – Villongo
  • Artigel – Zanica
  • La Voglia Matta – Zanica
  • Il Gioppino – Zanica


Gelatieri bergamaschi, merenda gratis per 20mila scolari e omaggi in pediatria

gelati generica

Gelato e solidarietà. I Gelatieri bergamaschi aderenti ad Ascom Bergamo Confcommercio regalano gelato ai bambini ricoverati nel reparto di Pediatria del Policlinico San Pietro di Ponte San Pietro. L’appuntamento è per domani, giovedì 4 maggio, alle 14 con un gruppo di Gelatieri capitanati dal giovane Matteo Corna della gelateria Gelatiamo di Treviolo e con lo chef Mirco Ronzoni, vincitore del Hell’s Kitchen, testimonial della giornata.

L’iniziativa di domani anticipa “La merenda non si paga”, evento sempre promosso dai Gelatieri di Ascom, che torna dall’8 all’11 maggio coinvolgendo i ragazzi delle scuole elementari di oltre venti comuni della provincia bergamasca. Per quattro giorni, le gelaterie che partecipano all’evento distribuiranno coni gelato gratis ai ragazzi che presenteranno uno degli oltre 20mila buoni distribuiti dagli stessi gelatieri nelle scuole primarie dei comuni in cui hanno l’attività.

Le gelaterie che hanno aderito alla tradizionale iniziativa primaverile, promossa nell’ambito dell’annuale Campagna di valorizzazione e promozione per il consumo del gelato artigianale, sono: Il Dolce Freddo di Albano S. Alessandro, Laboratorio Franca di Albino, Fiordipanna di Almenno San Bartolomeo, Petite Fleur di Almenno San Salvatore, Rosa di Arcene, Bogni di Arcene, Cherubino di Bergamo, San Francesco di Bergamo, Marianna di Bergamo, Selz Cafè di Clusone, Gelatissimo di Darfo Boario Terme, Bar Centrale di Lovere, Arizzi di Olmo al Brembo, La Fonte di Oltre il Colle, Bar Commercio di Osio Sotto, Mento di Roncola, Arlecchina di San Paolo d’Argon, La Gelateria di San Pellegrino Terme, Pasticceria Giuliano di San Pellegrino Terme, Mary’s di Selvino, Bar Roma di Sovere, Rubis di Torre Boldone, Essenza di Trescore Balneario, Gelatiamo di Treviolo, Brina di Urgnano, La Crem di Vertova, L’Oasi di Villongo, Artigel di Zanica, Il Gioppino di Zanica, La Voglia Matta di Zanica.


“Libri per sognare” conquista i piccoli lettori. Ascom pronta al bis

“Libri per sognare in Città alta” centra il suo obiettivo. Si è chiusa con oltre 5mila visitatori e laboratori tutti sold out la prima edizione del festival di letteratura per bambini promosso dal Gruppo librai e cartolibrai di Ascom Bergamo Confcommercio con la collaborazione del Museo di scienze naturali Caffi e il patrocinio del Comune di Bergamo.

Tanti gli ospiti, le letture, i momenti di intrattenimento per un evento che ha coinvolto più di 700 i bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni ed è pronto a diventare una tradizione nel palinsesto delle manifestazioni culturali della città. A cominciare dall’appuntamento più atteso, la Notte Bianca, che ha offerto a un emozionato gruppo di piccoli lettori insonni un’esperienza da ricordare. Nelle aule del museo si sono alternati autori conosciuti e apprezzati: Sergio Guastini, Giuseppe Festa, Luigi Garlando (Premio Strega per ragazzi e ragazze 2017), Oreste Castagna con il suo apprezzatissimo Cartastorie, Chiara Frugoni e Felice Feltracco, Alessandra Beltrami di Gamec, Promoscuola e le scrittrici bergamasche Elide Fumagalli (Premio Andersen Baia delle favole 2016 ) e Vanessa Bonacina che ha proposto insieme all’Associazione Angelman onlus una apprezzatissima lettura in Comunicazione aumentativa alternativa, dimostrando che la lettura è per tutti.

Vincente anche la scelta della location che ha permesso a molti bambini e genitori di scoprire e conoscere il museo per la prima volta.

«I risultati sono andati oltre le aspettative –  dice Cristian Botti, presidente del Gruppo librai e cartolibrai di Ascom Bergamo Confcommercio –. Siamo soddisfatti dell’attenzione che ha avuto il festival perché crediamo fermamente nell’importanza di far crescere i lettori di domani con proposte di qualità. Siamo contenti anche perché è stata l’occasione per promuovere la categoria delle librerie che rappresentano un importante presidio culturale e la lettura».

Sotto i portici della Cittadella, infatti, con i consigli esperti dei librai Ascom Bergamo è stato possibile conoscere e acquistare i libri più interessanti dell’editoria per l’infanzia.

«Il Festival ha superato la prova debutto a pieni voti e dimostrato che il binomio bambini e libri di qualità è azzeccato – commenta Giorgio Lazzari, responsabile dell’evento per Ascom Bergamo -. Dobbiamo ringraziare il gruppo di lavoro della nostra associazione che ha dimostrato cosa si può organizzare con la passione e l’amore per il proprio lavoro, lo staff del Museo Caffi e gli studenti dell’Istituto Fantoni che hanno collaborato alle due giornate, l’assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo per il patrocinio, l’Associazione Angelman, Nati per leggere e la rete bibliotecaria bergamasca. Tutte queste sinergie ci hanno consentito di proporre eventi di alto livello. Ringraziamo anche gli sponsor: Fogalco, Le Due Torri, Fondazione Credito Bergamasco e Federazione Autotrasportatori italiani sezione Bergamo e La Marianna per il sostegno.  Chiusa questa prima esperienza ora siamo già al lavoro per creare una seconda edizione ancora più bella».


I librai confermano Botti. «Contro la crisi della lettura facciamo appassionare i più giovani»

Sarà ancora Cristian Botti a guidare il Gruppo Librai Ascom. Botti, classe ’72, titolare di Mondo Ufficio di Almenno San Salvatore, è stato confermato, per il secondo mandato, alla presidenza del sodalizio che raccoglie librai, cartolai e fornitori di materiali per ufficio.

L’elezione per acclamazione – ieri sera nella sede di via Borgo Palazzo – è nel segno della continuità anche per quanto riguarda il Consiglio direttivo, con Laura Togni della Libreria Fantasia di Bergamo che è stata eletta alla vicepresidenza, Roberto Cecchinelli della Libreria Mondadori Le due Torri di Stezzano, Andrea Castelli della Alceste Castelli Srl, Pierino Bacis della cartolibreria Pierrot e Claudio Calzana della Buona Stampa, tutte attività con sede a Bergamo.

Botti, una laurea in Economia e Amministrazione delle imprese all’Università di Bergamo, è anche funzionario in una società di servizi.

Il Gruppo si presenta con un progetto inedito: la prima edizione di una rassegna dedicata ai bambini e ai ragazzi. «In città non c’era una proposta libraria di qualità per la fascia dai 6 ai 13 anni, così abbiamo deciso di raccogliere questa sfida e di creare un’iniziativa da far crescere negli anni il piacere per la lettura – spiega Botti -. L’appuntamento sarà sabato 8 e domenica 9 aprile in Città Alta e verrà presentato a Lilliput nei prossimi giorni. Per ora saranno coinvolte solo le librerie ma l’obiettivo per il 2018 è di coinvolgere anche le cartolerie».

In un momento in cui i lettori scarseggiano (secondo i dati Istat oggi solo 4 italiani su 10 leggono, l’Italia è all’ultimo posto in Europa come numero di lettori), l’obiettivo del gruppo è far crescere lettori attenti, curiosi e interessati e di mostrare loro che oltre Geronimo Stilton, Harry Potter e Peppa Pig (i più venduti), ci sono altri libri bellissimi da leggere. «Le proposte saranno tutte di spessore e saranno fatte in ambienti e con modalità suggestive perché la lettura per loro sia un’esperienza da ricordare quando saranno adulti» anticipa Botti.

Un’altra novità del progetto sono le collaborazioni: alla rassegna parteciperanno anche il Museo di Scienze naturali di Bergamo, che apre per la prima volta i suoi spazi a un’iniziativa esterna, e il sistema bibliotecario. «Da diversi anni collaboriamo con Nati per Leggere – ricorda il presidente -. Facciamo rete, coinvolgendo le biblioteche. Non le abbiamo mai viste in contraddizione con il nostro lavoro, ma come partner. Le biblioteche come le librerie sono luoghi di diffusione della cultura».

Per i librai sono anni non facili: oltre ai bassi indici di lettura, ci sono gli e-book e i canali di vendita alternativi alla libreria, primo tra tutti Amazon. Nella Bergamasca nell’ultimo anno il numero delle librerie e cartolerie è sceso da 282 a 272 con una diminuzione del 3,5%; in città da 60 sono scese a 59, secondo un trend negativo che in tre anni ha fatto chiudere 27 attività (-9%) di cui ben 5 in città.

«In questa fase ancora di più dobbiamo rispondere con professionalità e competenza – asserisce Botti -. Il compito del libraio è dare un valore aggiunto ai libri, un valore che va ben al di là del prezzo di copertina o delle spese di spedizione. Oggi i librai che non sono in una location di forte passaggio, se vogliono lavorare devono cucirsi addosso una propria dimensione specializzata, instaurare un rapporto diretto con il cliente e abbracciare tutte le forme artistiche, da mostre a letture di poesia». «Una sfida cruciale per la categoria – sottolinea – è rappresentata dall’e-commerce. Si fanno sempre più ordini da smartphone e tablet, anche per piccoli articoli di cancelleria. I punti vendita tradizionali si stanno attrezzando per sbarcare sul web: le realtà più grandi hanno un sito di e-commerce, i negozi più piccoli raccolgono ordini via internet e si sono attrezzati con pacchi e spedizioni».