Benzinai: “Aumenti fuori dal nostro controllo. Non siamo noi a speculare”

La categoria preoccupata dal nuovo decreto che obbliga le stazioni ad esporre il prezzo medio nazionale dei carburanti 

Renato Mora

Le stazioni di servizio dovranno esporre il prezzo medio nazionale dei carburanti, che verrà elaborato ogni giorno dal Ministero dell’Ambiente, a fianco di quello proposto dal gestore. Previste sanzioni in caso di violazioni, mentre la recidività potrebbe portare fino alla sospensione dell’attività per un periodo da sette a novanta  giorni. È la novità principale del decreto approvato dal Consiglio dei ministri ieri,  10 gennaio. Sulla rete autostradale, inoltre, gli esercenti dovranno applicare prezzi di vendita non superiori a una percentuale del prezzo medio giornaliero che verrà determinata da una apposita norma. Mentre impazza la questione caro carburanti e verifica dei prezzi ai distributori, forte è la preoccupazione dei benzinai per l’entrata in vigore del decreto che riverserebbe sui gestori di pompe di benzina una nuova incombenza: pubblicare e aggiornare costantemente il prezzo medio rilevato a livello nazionale di ogni singola tipologia di carburante, inviata giornalmente dallo stesso Ministero.  “Un’informazione che non porta alcun vantaggio al consumatore e che di certo non va a risolvere il grave problema dei rincari con cui si scontrano ogni giorno gli automobilisti italiani- commenta Renato Mora, presidente provinciale del Gruppo Gestori distributori carburante Ascom Confcommercio Bergamo-. Innanzitutto le attuali polemiche attorno al caro carburanti sono dovute alla decisione del governo di togliere la riduzione delle accise decisa a marzo 2022, per un totale di 30,5 centesimi al litro e che gli utenti si sono ritrovati  dal primo gennaio. Il prezzo medio dei carburanti è passato da circa 1.60 euro al litro a circa 1,85 euro al litro”. La categoria risponde inoltre con fermezza alle ingiuste accuse di speculazione. “La caccia agli speculatori sta mettendo la nostra categoria sul banco degli imputati- continua Mora-. I gestori degli impianti di distribuzione carburanti sono obbligati per contratto ad applicare i prezzi indicati dalle compagnie petrolifere e il margine medio per il gestore è di circa 3,5 centesimi al litro qualsiasi sia il prezzo del carburante. Oltretutto abbiamo l’obbligo di comunicare al ministero dello sviluppo economico, tramite il portale “osservatorio prezzi carburanti” ogni variazione dei prezzi praticati. E  questo portale è l’unica fonte ufficiale alla quale l’utente può fare riferimento. La categoria ha operato, opera e opererà sempre con trasparenza e nel rispetto delle regole. Se in questo momento ci sono delle spinte speculative certamente non vengono dalla nostra categoria, che non ha alcun potere nel fissare il prezzo del carburante”.
I prezzi praticati dai gestori crescono infatti in misura minore rispetto alle imposte: “ Il Governo contraddice se stesso ritenendosi, da un lato, preoccupato per gli aumenti del carburante mentre, dall’altro, tramite il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, rileva che nella prima settimana dell’anno il prezzo al self-service è cresciuto in misura minore rispetto alle accise- commenta Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo –  Ci auguriamo che  si renda giustizia ad una categoria ingiustamente additata quale responsabile di inesistenti speculazioni, come mostrano i dati. È assurdo dare ai gestori nuove incombenze. Aggiungere il prezzo medio praticato a livello nazionale non fa che creare confusione nei consumatori. Si tratta inoltre di un adempimento gravoso per i gestori, chiamati ad aggiornare anche sabato e domenica, un prezzo che viene fornito dal Ministero per essere poi pubblicato di nuovo sul sito ministeriale.  I display luminosi non sono nemmeno predisposti per questa nuova voce e c’è molta apprensione di fronte all’eventualità di nuovi investimenti per il loro adeguamento”.

Quale speculazione? I dati forniti da Figisc Confcommercio

L’aumento dei prezzi alla pompa corrisponde quasi specularmente all’aumento dell’accisa e dell’Iva sull’accisa, senza spunti di natura speculativa alla distribuzione. È quanto mette in evidenza Figisc Confcommercio nella tabella dei prezzi rilevati dalla fine dell’anno al 5 gennaio 2023. Dal 30.12.2022 al 05.01.2023 (in base ai dati dei prezzi praticati dell’Osservatorio ministeriale):

• le accise sono aumentate di 0,150 €/litro, con IVA 0,183 €/litro;

• le quotazioni dei raffinati sono aumentate di 0,015 €/litro per la benzina e diminuite di 0,006 €/litro per il gasolio, in media col mix di consumo dei prodotti sono, pertanto, ferme;

• i prezzi alla pompa sono aumentati di 0,184 €/litro per la benzina in self e di 0,175 €/litro per la benzina in servito, ossia in media col mix dei due servizi di 0,182 €/litro;

• i prezzi alla pompa sono aumentati di 0,180 €/litro per il gasolio in self e di 0,172 €/litro per il gasolio in servito, ossia in media col mix dei due servizi di 0,178 €/litro.

Quanto al panorama comunitario, dai dati della Commissione Europea, Figisc Confcommercio rileva come il prezzo industriale (platt’s raffinati + ricavo industriale, o prezzo alla pompa senza imposte), tanto in sede di ultima rilevazione prezzi comunitaria dell’anno scorso, quanto in sede di prima di quest’anno (quest’ultima quindi ad accise aumentate), risulti in Italia inferiore alle medie comunitarie: benzina, -0,042 €/litro il 26.12.22 rispetto alla media di 27 Paesi e – 0,027 sulla media dei Paesi a valuta euro; -0,021 €/litro il 02.01.2023 rispetto alla media di 27 Paesi e – 0,020 sulla media dei Paesi a valuta euro; gasolio, -0,078 €/litro il 26.12.22 rispetto alla media di 27 Paesi e – 0,045 sulla media dei Paesi a valuta euro; -0,059 €/litro il 02.01.2023 rispetto alla media di 27 Paesi e – 0,048 sulla media dei Paesi a valuta euro.


Bergamo capitale della cultura, Ascom in campo con Brescia

Per 1 impresa su 2 migliorerà l’attrattività del territorio, ma c’è ancora da lavorare per prepararsi all’evento 

Un’impresa su due prevede che Bergamo Brescia capitale della cultura 2023 migliorerà l’immagine e l’attrattività del territorio. Positiva anche la disponibilità di più di un’impresa su tre a mettersi in gioco, dalla diversificazione dei servizi all’estensione degli orari. Non mancano però elementi di criticità: ci sono ancora imprese ( 1 su 4) che non sono a conoscenza del fatto che Bergamo sia capitale della cultura 2023 con Brescia.
Sono queste le principali evidenze emerse dalla ricerca Ascom Confcommercio Bergamo affidata a Format Research, che sonda in un campione rappresentativo formato da 700 imprese del terziario, le aspettative e la conoscenza di Bergamo-Brescia capitali della cultura 2023.
Oltre alla collaborazione con il Comune di Bergamo e di  Brescia e con l’organizzazione della manifestazione, Ascom Confcommercio Bergamo ha avviato un progetto con la consorella Confcommercio Brescia per enfatizzare il richiamo turistico e per potenziare le azioni delle imprese a sostegno dell’evento.

I dati della ricerca Ascom- Format Research

Conoscenza della manifestazione

Il 74,3% delle imprese della provincia è a conoscenza del fatto che Bergamo è stata eletta insieme a Brescia «Capitale della Cultura» per il 2023. Un’impresa su quattro, il 25,7% non ne è al corrente.

Le imprese della città di Bergamo non sembrano nutrire molte aspettative nei confronti dei possibili ricavi derivanti dall’evento. Tra coloro che dichiarano di conoscere l’evento, solo il 25,7% di imprese prevede un aumento dei propri introiti. In particolare, per il 73,5% resteranno stabili con un aumento entro il 5%; per il 24,4% aumenteranno dal 5% al 15%. Solo per l’1,3% aumenteranno di molto cioè più del 15%. Lo 0,8% degli imprenditori prevede addirittura una diminuzione dei ricavi.

Azioni utili per le imprese

Le imprese ritengono che le azioni in questo contesto a favore del settore terziario dovrebbero fornire in primis agevolazioni economiche (per il 38,7%); organizzare eventi culturali che possano favorire la filiera turistica (31%); pubblicizzare gli eventi su più canali (21,3%); coinvolgere direttamente le imprese nella realizzazione dei progetti (15,1%);  organizzare percorsi enogastronomici (15,1%). Il restante 4,1% si trincera dietro il generico “altre azioni”.

Vantaggi per il sistema

A giudizio delle imprese, l’evento potrebbe migliorare l’immagine delle due città e della Lombardia (per il 48,1%) e aumentare l’attrattività turistica del territorio (per il 42,4%). Solo il 21,4% delle imprese ritiene che l’evento consentirà di aumentare i ricavi. Seguono le aspettative sul fronte dell’aumento dell’occupazione (18,9%), della spinta propulsiva al fare rete (9,3%).

Le strategie messe in campo dalle imprese

Gli imprenditori bergamaschi per aumentare l’attrattività della loro attività si dichiarano pronti a diversificare i prodotti o servizi offerti (il 37%), a collaborare alla realizzazione di progetti in corso (35,9%), ad estendere l’orario di apertura della propria attività.


Ascom e Centro Missionario Diocesano insieme “per un Natale solidale”

Si rinnova per il diciannovesimo anno consecutivo la collaborazione tra le due associazioni. Con questa edizione verranno finanziati progetti in Perù, a Gaza e a Bergamo.

“Una nota pubblicità diceva che ‘il Natale quando arriva, arriva’. Il messaggio che, probabilmente, voleva lanciare era che il tempo non si può fermare, neanche davanti agli avvenimenti più brutti. Vale anche per questo 2022: il Natale arriva con la guerra, la pandemia, la crisi energetica e noi, nonostante tutto, siamo chiamati a dare il nostro contributo”. Le parole del direttore di Ascom Confcommercio Bergamo Oscar Fusini sintetizzano alla perfezione la nuova campagna per un Natale di solidarietà, promossa da Centro Missionario Diocesano, Ascom Bergamo e Websolidale onlus; una collaborazione che non si spegne da diciannove anni nonostante le tante avversità incontrate ieri e oggi.

L’attenzione verso il mondo della fragilità e della povertà sono al cuore di questa campagna finalizzata in special modo al sostegno di tre progetti missionari: uno a Gaza, in Terra Santa, a favore delle suore di Madre Teresa che si prendono cura dei poveri più poveri; uno in Perù a favore dell’Operazione Mato Grosso che si adopera per costruire reti di sostegno per le famiglie del campo; uno a Bergamo in favore della mensa dei poveri “Fra Alberto Beretta” gestita dai frati Cappuccini che ogni giorno distribuiscono quasi 150 pasti ai senza tetto.

“Dobbiamo pensare – ha continuato Fusini – che questa campagna è un simbolo, un senso di comunità e umanità. Il Centro Missionario ha svolto il solito, grande lavoro. Cerchiamo di prendere quello che di buono c’è anche oggi: aiutiamo, diamo un contributo, stiamo vicini. Solo così potremo vincere le difficoltà e sorridere anche questa volta”.

Numerose le iniziative volte al sostegno di questi progetti: in primis il testimonial dell’iniziativa, una elegante confezione contenente un portatorte, realizzato a mano da alcune sarte volontarie, e con alcune ricette di dolci tipici natalizi di diverse realtà del mondo. Nel cuore della Campagna è collocato il concerto di Natale, occasione preziosa per far giungere a tutti i missionari gli auguri natalizi. Il concerto sarà il 15 dicembre alle ore 21.00 presso l’Auditorium del Seminario Vescovile di Bergamo e sarà affidato al gruppo del Gen Rosso. Nel contesto del Concerto il riconoscimento del Premio Papa Giovanni a tre missionari bergamaschi.

“In questi anni abbiamo finanziato con 1 milione e 500mila euro diverse campagne missionarie nel mondo – evidenza, con entusiasmo, il direttore del Centro Diocesano Missionario di Bergamo don Massimo Rizzi -, un risultato enorme che ci dà la spinta per continuare ogni anno”.

Molto partecipato, grazie alla collaborazione dell’Ufficio scolastico provinciale, dell’ADASM, dell’Ufficio Diocesano della Pastorale Scolastica e dell’Ufficio Pastorale dell’Età Evolutiva, anche il concorso artistico per le scuole di ogni ordine e grado e per oratori e parrocchie. Gli elaborati dei ragazzi che diventano cartoline solidali sono disponibili alla spedizione attraverso il sito www.websolidale.org: per ogni cartolina spedita, 1 euro verrà donato ai progetti. “In 16 anni di attività abbiamo sostenuto 12 Paesi con 61 progetti realizzati – ha sottolineato il fondatore di WebSolidale Ciro Troccolo -, con oltre 977mila euro donati alle missioni attraverso 185mila cartoline solidali”.

Ma le iniziative non sono finite qua: “Un altro concerto allieterà il cammino verso Natale: venerdì 9 dicembre alle 20.45 nella Chiesa di Sant’Anna in Borgo Palazzo il coro polifonico Gli Harmonici offrirà un’elevazione musicale nell’ambito della quale ci sarà la presentazione del Progetto della Mensa dei poveri dei Cappuccini – ha spiegato don Rizzi -; domenica 18 dicembre nella Basilica di Sant’Alessandro in Colonna, alle 10.30, accoglieremo la Luce di Betlemme e presenteremo il progetto di Gaza (la luce di Betlemme continuerà a splendere in Basilica fino al 6 gennaio); martedì 20 dicembre a Pontida, insieme al gruppo dell’Operazione Mato Grosso, ci sarà invece la presentazione del progetto legato al Perù”.

Infine, è in programma anche un progetto che unisce note e solidarietà: il CD “Note di Luce” che verrà diffuso in edizione limitata e gratuita ad offerta libera in favore della Mensa dei Frati Cappuccini, per l’acquisto di un abbattitore. Il CD nasce con la collaborazione di Ars Armonica APS e DN music. Le musiche  sono dirette dal maestro Damiana Natali con l’Orchestra Ars Armonica e il Coro Gli Harmonci (live, Bergamo Chiesa di Sant’Anna 2021). In copertina del supporto anche il QR code per scaricare ed ascoltare la compilation comodamente dalle piattaforme musicali.


Metaverso, due giorni di full immersion sulle opportunità della nuova rivoluzione virtuale

Focus sulla metaverse economy in aula ed esperienza immersiva per i presidenti di categoria Ascom 

Ascom Confcommercio Bergamo entra nel Metaverso per una full immersion nelle nuove modalità di interazione e business negli spazi virtuali. I presidenti di categoria Ascom Confcommercio Bergamo hanno approfondito  il Metaverso e viaggiato negli spazi virtuali con l’utilizzo di oculus di ultima generazione. Gli imprenditori si preparano così a  gestire al meglio le evoluzioni richieste dalla prima epocale rivoluzione virtuale dell’epoca  di internet.  “ I cambiamenti del web, di siti e piattaforme e-commerce e dei social network porteranno una trasformazione a catena nella vita quotidiana di ciascuno e avranno un forte impatto sul modo di interagire e lavorare, influenzando i modelli economici di business- sottolinea il presidente Ascom Confcommercio Bergamo Giovanni Zambonelli-. Per questo abbiamo organizzato due giornate formative per scoprire il Metaverso, la nuova rivoluzionaria evoluzione in campo digitale”. In due giorni di formazione si sono approfondite le diverse opportunità del Metaverso. Il primo incontro, teorico, si è aperto lunedì 14 novembre, dalle 16.30 alle 18.30, nella Sala conferenze della sede Ascom Confcommercio Bergamo di Via Borgo Palazzo, con un primo inquadramento sulla “metaverse economy”. Il secondo incontro, martedì 15 novembre,  ha visto invece i presidenti impegnati, con visori virtuali, alla scoperta come avatar della nuova realtà virtuale. L’esperienza immersiva nel Metaverso,  organizzata a piccoli gruppi composti da sei partecipanti,  è stata per molti l’occasione di un primo accesso e una prima presa di confidenza con visori e puntatori.  La formazione sul metaverso ha lanciato alcuni importanti spunti sulle potenzialità offerte dalla prima rivoluzione virtuale dell’epoca di internet, che avrà importante impatto sull’economia e sul comparto del terziario. “Abbiamo voluto invitare tutti  i presidenti delle nostre categorie ad approfondire  questo tema per capire le possibili ricadute  nei prossimi anni. Il tema del metaverso presenta ancora  delle criticità di tipo etico ed economico, ma come per tutte le innovazioni – penso ad esempio alla nascita di internet 30 anni fa – devono essere approfondite e non sottovalutate” spiega Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo. I grandi brand sono già pronti a cogliere le opportunità di business, dal look degli avatar agli arredi degli ambienti virtuali. Le potenzialità sono enormi, dalla formazione con lezioni nel Metaverso alla possibilità di fare esperienze altrimenti difficilmente organizzabili. Basti pensare al primo concerto nel Metaverso che l’anno scorso ha fatto registrare 12 milioni di persone: non esiste posto reale che possa accogliere così tante persone. Le applicazioni sono veramente molte e in campi diversi. L’impatto può essere davvero importante in campo economico, ma prima ancora culturale e sociologico. La stima è che le ore finora trascorse sui social, pari ad una media di 1 ora e 58 minuti, possano venire interamente trasferite nel Metaverso. Serviranno architetti e disegnatori del nuovo mondo virtuale. Se ci saranno nuove opportunità lavorative, è però fatto di cronaca la decisione del gruppo Meta-Facebook di procedere con un taglio di migliaia di lavoratrici e lavoratori a livello globale, con l’ufficializzazione dell’avvio di un licenziamento collettivo anche in Italia di 22 dipendenti (pari al 17% della forza-lavoro della sede nazionale del Gruppo).


Sport e Vision, la lezione di Costacurta: “Fatevi guidare dalla passione”

L’ex campione del Milan, 27 anni in rossonero, mercoledì 21 settembre ha dato lezione a manager e imprenditori nella sede di Ascom

È stato un grande maestro in campo, uno dei difensori italiani più forti, apprezzati e vincenti della storia del calcio, e ora se la cava più che bene anche nelle vesti di commentatore in tv, da quando è diventato uno dei volti più noti di Sky Sport. Ma Alessandro “Billy” Costacurta si fa apprezzare anche dietro la cattedra, dove, in dialogo col giornalista Sky Giovanni Bruno, mercoledì 21 settembre ha dato lezione a manager e imprenditori sul tema Sport e Vision: le medaglie più belle sono quelle che non si vedono, a cura del Centro di Formazione Management del Terziario, in collaborazione con Ascom e Manageritalia Lombardia.

“Un tempo era più facile restare per un lungo periodo in una stessa squadra, il Milan poi era una grande famiglia – ha spiegato l’ex calciatore -. Oggi parliamo di un calcio completamente diverso, nemmeno paragonabile a quello che ho vissuto io. Un tempo comandava la passione, oggi è molto più difficile trovarla con tutte le distrazioni che ha un calciatore”.

Costacurta è stato subito incalzato da Bruno con una domanda sul campionato: “Il mondiale di novembre ha creato una stagione anomala, stranissima: all’estero ci sono squadroni come Liverpool e Bayern Monaco che stanno faticando, sono lontani dalla forma migliore – ha risposto -. Il lungo stop per il mondiale segnerà il campionato stesso: secondo me tra un mese anche la situazione di classifica in Italia potrebbe essere molto diversa. Al mondiale vedo l’Inghilterra tra le favorite perché gran parte dei suoi giocatori, che solitamente arrivano alle grandi competizioni spremuti al termine della stagione, stavolta arriveranno al top della forma. Sono stato in Qatar un anno fa per vedere gli stadi, per conto della Uefa, e ho trovato un ambiente particolare, non bellissimo: non si respira calcio. Non so cosa aspettarmi”.

“Dove mi divertirei di più a giocare oggi? Direi il Milan, che ha caratteristiche tattiche simili a quelle che ho vissuto io: difesa alta, squadra vivace e aggressiva. Anche il Napoli gioca un calcio moderno che mi piace – ha spiegato Costacurta -. Pioli e Spalletti hanno un grande merito: stimolano i loro calciatori in modo unico, cosa che non vedo in altre squadre”. E lui, che ha avuto come maestri Ancelotti, Capello e Sacchi, riconosce il merito a Gasperini e alla sua filosofia di gioco: “Oggi il gasperinismo è una metodologia riconosciuta in tutta Europa: la sua impronta, il suo modo di giocare, hanno cambiato l’Atalanta, una squadra impossibile da non amare per quello che dimostra in campo e fuori”.

Sui duelli in campo l’ex rossonero non ha nessun dubbio nello scegliere quello peggiore da affrontare: “L’avversario che non mi faceva dormire la notte? Ronaldo, il brasiliano. Lo dicono tutti: Maldini, Nesta, Cannavaro. Per Ronaldo la partita non era un lavoro – ha sottolineato -, era un divertimento. In campo ci prendeva in giro quasi senza volerlo. Lui si isolava da tutte le tensioni: questo l’ha aiutato negli anni della sua esplosione ma l’ha danneggiato quando doveva essere davvero decisivo. Il giocatore più completo? Van Basten ha vinto tre palloni d’oro con una caviglia in disordine. Era forte, tecnico, veloce, agile. L’unico difetto era proprio quello dei guai fisici alla caviglia che l’hanno limitato tantissimo”.

“Io ho vissuto due Milan grandissimi: quello di Sacchi, in cui eravamo al 90% italiani e gran parte addirittura lombardi; e quello di Ancelotti, in cui in una rosa di 25 giocatori 15-16 erano italiani. Credo sia stato quello uno dei segreti di quei due gruppi così vincenti. In Italia oggi non abbiamo una grande cultura dello sport – ha attaccato Costacurta -, dobbiamo ancora lavorare parecchio: troppi giovani abbandonano l’attività agonistica perché non hanno voglia di faticare. Il mio consiglio? I giovani si facciano guidare dalla passione, hanno bisogno di quella per non abbandonare lo sport. Ma non è solo colpa loro perché mancano le strutture, siamo sempre stati indietro: ricordo che quando andavamo in Inghilterra a giocate all’inizio degli anni ‘90 restavamo meravigliati, era tutto favoloso. E dovevano ancora migliorarsi per ospitare gli Europei del 1996”.


Saldi estivi, in città e nelle località turistiche dati sopra la media nazionale

Dalle prime rilevazioni di Ascom Confcommercio Bergamo, l’incremento registrato nei due mesi è del 5% rispetto al 2021

La stagione dei saldi estivi si conclude oggi, martedì 30 agosto dopo 60 giorni di calendario dalla partenza del 2 luglio 2022. Dalle prime rilevazioni fatte da Ascom Confcommercio Bergamo, l’incremento registrato nei due mesi di saldi è del 5% rispetto al 2021. Il dato è depurato dal segno molto positivo registrato dai settori della ristorazione, presente in molti osservatori nazionali e locali e che ha contribuito a raddoppiare a circa il 10% l’incremento dei consumi registrato nei mesi di luglio ed agosto.

Per abbigliamento, calzature e articoli sportivi, dopo un avvio meno eclatante rispetto agli anni scorsi, le vendite sono proseguite anche nella seconda metà di luglio ed a agosto. Il segno positivo bergamasco supera inoltre un peggioramento rilevato da Federmoda a livello nazionale, riscontrato in un – 10% a luglio. A livello nazionale si è in attesa dei dati di agosto, che difficilmente ribalteranno una tendenza che non ha premiato le vendite di fine stagione in generale nella penisola.
A trascinare il segno positivo a Bergamo sono stati la città, i luoghi turistici delle valli e dei laghi ed i centri commerciali. Un fattore positivo è stato il turismo, almeno per le località che ne hanno beneficiato, facendo registrare presenze superiori agli anni prima della pandemia.

«Anche se la media conferma un incremento del 5% rispetto alla stagione dei saldi estivi 2021, la situazione non è stata favorevole per tutti – commenta Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio Bergamo -. Non mancano infatti imprese, poco meno della metà, che hanno registrato segni negativi rispetto all’estate 2021. Sono soprattutto i negozi posti nei centri urbani dei comuni di più piccola dimensione e con assenza di turismo. L’anno boom delle vacanze, anche dei bergamaschi, ha favorito le ferie delle famiglie, almeno quelle con la possibilità economica, erodendo le vendite dei negozi vocati alla clientela più locale».

Con la chiusura dei saldi si inaugura ufficialmente la stagione autunnale che parte con i buoni risultati dell’estate e con molte preoccupazioni, a partire dal caro energia che sta mettendo in grave difficoltà le imprese di ogni settore ed anche del terziario. Nel commercio la situazione peserà il doppio non solo per l’aggravio dei costi per i negozi, ma anche per la riduzione della possibilità di spesa dei consumatori.


Cambiano le regole sulle forniture nella filiera alimentare

Il Decreto legislativo 198/2021 rivede termini di pagamento e obbliga a contratti in forma scritta. Approfondimento in Ascom il 14 settembre

Il Decreto legislativo 198/2021 sulle Pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nella filiera agroalimentare, entrato in vigore quasi in sordina il 15 giugno, sta destando grande preoccupazione tra commercianti e pubblici esercizi. La norma ridefinisce le relazioni tra acquirenti e fornitori di prodotti agricoli e alimentari, superando l’articolo 62 del Dl 1/2012. La nuova disciplina porta con sé importanti e sostanziali novità nei rapporti commerciali e di fornitura, dall’obbligo di redarre contratti di cessione in forma scritta della durata di almeno 12 mesi, ai termini perentori di pagamento fissati a 30 giorni dalla fornitura per i prodotti deperibili e a 60 giorni per quelli non deperibili. A suscitare particolare timore anche il regime sanzionatorio, con multe estremamente pesanti che vanno dai 2mila ai 30mila euro a seconda della violazione.

Questa legge porta con sè un ulteriore appesantimento degli adempimenti amministrativi a carico delle aziende- sottolinea Giampietro Rota, presidente del Gruppo Grossisti Vini e bevande Ascom Confcommercio Bergamo-. Il provvedimento è già legge, ma mancano oltre all’informazione alle aziende, l’interpretazione autentica e le norme di attuazione: le imprese brancolano nel buio”.

La norma ha risvolti finanziari preoccupanti perché obbliga ad accorciare sensibilmente i termini di pagamento in settori, dal piccolo commercio ai pubblici esercizi, che stanno iniziando ora a vedere un minimo di ripresa dopo due anni da dimenticare– sottolinea il direttore Ascom Confcommercio Bergamo Oscar Fusini– . La legge, pur lodevole nei suoi obiettivi in attuazione della direttiva comunitaria a tutela dei piccoli produttori, sta paradossalmente andando a colpire altre piccole attività e imprese familiari della filiera, dai commercianti, ai bar e ristoranti”.

Al fine di informare e fare chiarezza sul tema e sulla normativa, rispetto a cui Confcommercio non ha mancato di sottoporre diverse criticità, Ascom Confcommercio Bergamo sta cercando di fornire prime importanti indicazioni agli operatori. E, al fine di approfondire nei dettagli il contenuto della normativa ha organizzato per il 14 settembre alle ore 15 un incontro esplicativo con Roberto Cerminara, responsabile del settore Commercio e Legislazione di Confcommercio Imprese per l’Italia.

La norma coinvolge nella nostra provincia oltre 10mila imprese, di cui 4654 dettaglianti alimentari, 2921 bar e pubblici esercizi, 1733 ristoranti, 547 grossisti della filiera alimentare e 333 alberghi.

Le principali novità della norma

Il decreto legislativo si applica alle cessioni di prodotti agricoli e alimentari, eseguite da fornitori che siano stabiliti nel territorio nazionale, indipendentemente dal fatturato, ma non riguarda i contratti di cessione conclusi tra fornitori e consumatori. I contratti di cessione devono essere redatti in forma scritta e devono rispettare i principi di trasparenza, correttezza, proporzionalità e reciproca corrispettività delle prestazioni. L’atto scritto deve essere stipulato prima della consegna dei prodotti ceduti ed indicare la durata, le quantità e le caratteristiche del prodotto venduto, il prezzo, che può essere fisso o determinabile.

Sulla base di criteri stabiliti nel contratto, le modalità di consegna e di pagamento. L’obbligo della forma scritta può essere assolto, anche, con alcune forme equipollenti quali: documenti di trasporto o di consegna, fatture, ordini di acquisto con i quali l’acquirente commissiona la consegna dei prodotti a condizione che gli elementi contrattuali sopra indicati siano, comunque, concordati tra acquirente e fornitore mediante un accordo quadro.

La durata dei contratti di cessione non deve essere inferiore a dodici mesi, salvo deroga motivata. L’obbligo di durata annuale non si applica ai contratti di cessione nel settore della somministrazione di alimenti e bevande (ristoranti, bar e altri pubblici esercizi).

Per i prodotti agricoli e alimentari deperibili, il pagamento non può avvenire oltre i 30 giorni dal termine del periodo di consegna, che diventano 60 per i prodotti non deperibili.

Non è possibile annullare, da parte dell’acquirente, ordini di prodotti agricoli e alimentari deperibili con un preavviso inferiore a 30 giorni.

La vendita sottocosto dei prodotti agricoli e alimentari freschi e deperibili, è consentita solo nel caso di prodotto invenduto a rischio di deperibilità, oppure, nel caso di operazioni commerciali programmate e concordate con il fornitore in forma scritta.

I controlli saranno svolti da un nuovo organo: l’ICQRF, che può avvalersi dell’Arma dei Carabinieri e, in particolare, del Comando Carabinieri per la tutela agroalimentare, oltre che della Guardia di finanza.

Le sanzioni sono pesanti e vanno dai 2000 euro ai 30 mila euro a seconda della violazione e del fatturato dell’impresa.


Associazioni di categoria unite per la continuità dell’azione del Governo Draghi

Questa mattina in Confindustria l’incontro e l’appello congiunto lanciato ai parlamentari bergamaschi

Dopo che più di mille sindaci hanno aderito alla lettera aperta per convincere Draghi a restare al governo, anche le associazioni di categoria sono scese in campo compatte perché il premier ritirasse le dimissioni. Un forte appello per la continuità del Governo Draghi che ha fatto eco questa mattina nell’Auditorium di Confindustria Bergamo dove le associazioni hanno espresso la loro forte preoccupazione in relazione alla crisi politica apertasi negli ultimi giorni e per presentare ai parlamentari bergamaschi (in sede o in video collegamento) l’appello congiunto a favore della continuità dell’azione del governo Draghi. Ad ascoltare le loro istanze c’erano infatti Alessandra Gallone e Gregorio Fontana (Forza Italia), Cristian Invernizzi, Daniele Belotti, Simona Pergreffi e Roberto Calderoli (Lega), Elena Carnevali, Antonio Misiani e Lyela Ciagà (Partito Democratico). Un appello accorato quello che 15 associazioni di categoria dei comparti dell’industria, del commercio, dell’artigianato e delle cooperative hanno rivolto ai parlamentari: in meno di 48 ore le associazioni hanno raccolto l’invito di Confindustria a creare un’alleanza capace di parlare a una sola voce e in grado di mettere la politica di fronte alle sue responsabilità, rispetto alla crisi di Governo.

Le Associazioni firmatarie dell’appello  
Presenti Ance Bergamo; Ascom Bergamo; Cdo – Compagnia delle Opere Bergamo; CNA Bergamo; Coldiretti Bergamo; Confagricoltura Bergamo; Confai Bergamo; Confartigianato Imprese Bergamo; Confcooperative Bergamo; Confesercenti Bergamo; Confimi Apindustria Bergamo; Confindustria Bergamo; FAI Bergamo; LIA Bergamo; Unione Artigiani Bergamo). Per i presidenti delle associazioni numerose emergenze caratterizzano lo scenario economico, dalle tensioni geopolitiche internazionali, con le importanti conseguenze su disponibilità e prezzi degli input produttivi, alle ripercussioni sul sistema logistico; dai rincari sui beni energetici alle dinamiche inflattive interne; dalla situazione pandemica che impatta sulla salute e sulla mobilità delle persone ai fattori climatici e ambientali che pregiudicano numerose attività.
In ragione di queste emergenze considerano fondamentale la continuità nell’azione di governo, per garantire al Paese e al suo sistema economico e sociale una guida stabile, chiara e indiscussa, e che senza indugi prosegua nel cammino di riforme e di investimenti avviatosi con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Si appellano dunque al senso di responsabilità del Governo in carica, affinché non rinunci al proprio mandato, e delle forze politiche presenti in Parlamento affinché confermino la loro fiducia all’Esecutivo.

 


Al Vittorio Emanuele II una targa e un’aula in ricordo del professor Pietro Nava

Venerdì la cerimonia di commemorazione del docente scomparso. Il direttore Ascom, Fusini: “Lui era la scuola e qui ha lasciato il segno”

Ci sono insegnanti che più di altri lasciano il segno. E il professor Pietro Nava, scomparso all’età di 81 anni il 3 febbraio scorso, è uno di quelli. All’Istituto Vittorio Emanuele II di Bergamo, dove il professore Nava ha insegnato per oltre 40 anni, venerdì pomeriggio si è tenuta una cerimonia di commemorazione davanti una platea di ex studenti e colleghi. “A ricordo di Pietro Nava, professore di matematica (25 ottobre 1941 – 3 febbraio 2022). Sempre grati per l’impegno profuso con passione e competenza per la crescita delle giovani generazioni” è il messaggio inciso sulla targa consegnata alla moglie Sandra e alla figlia Sonja, che hanno ringraziato commosse, da parte di Patrizia Giaveri, Dirigente scolastico del Vittorio Emanuele II di Bergamo, e Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo nonché ex alunno di Nava, da tutti ricordato e riconosciuto come una punta di diamante del corpo docenti dell’Istituto e un insegnante di matematica dal grande valore formativo e umano.

«Oggi questa celebrazione assume un significato particolare perché in questa scuola il professor Nava ha lasciato il segno – ha detto Fusini, tra i promotori dell’iniziativa che ha visto anche la presenza del vicepreside Mauro Arizzi -. Il mio è anche il pensiero dei tanti ex alunni e compagni di classe che hanno avuto la fortuna di incontrare il professor Nava lungo il loro percorso di studi.  Come studente lo ricordo come un docente oggettivo che dava voti sulla base solo del merito. Nel mio percorso il professore Nava è stato come un padre, capace di sgridare ma anche di rassicurare e, soprattutto, di aiutare nei momenti di difficoltà. È grazie anche a lui se sono diventato la persona che sono oggi”. “Nava era un insegnante di quelli veri che lasciano un ricordo indelebile – aggiunge Fusini -. Il nostro ringraziamento va quindi a un uomo che ha contribuito a fare la scuola. Per gli imprenditori, i giovani di oggi sono senza valori e credono che la colpa sia della scuola. Non è vero e con questo approccio non si risolve il problema: credo, infatti, che sia il mondo delle imprese che deve capire che il mondo del lavoro è cambiato e che la scuola deve continuare a fare la scuola: l’ambiente giusto per acquisire le competenze legate alle soft skills”.

Tra i promotori dell’iniziativa anche Antonio Criscuolo presidente Mathesis Bergamo, associazione cresciuta insieme a Nava, consigliere della sezione sin dagli anni ’80 che ha dato un rilevante contributo alla ideazione e alla realizzazione delle iniziative di Mathesis Bergamo nell’arco di quarant’anni. “Socio, collega e amico da sempre, il suo impegno per Mathesis è durato oltre 40 anni – ha ricordato il presidente Criscuolo -. Pietro ha donato all’associazione un carattere rigoroso nel segno della professionalità, pur senza rinunciare a momenti di convivialità e al sorriso. I suoi interventi erano acuti e puntuali e la sua grande esperienza nell’insegnamento della matematica e gli attestati di riconoscimento dei suoi ex alunni sono la testimonianza che se ne è andato un maestro, ma soprattutto un amico”.

La cerimonia è stata anticipata dal ricordo di docenti che con Nava hanno condiviso momenti di scuola e non solo. “Il suo modo di fare e intendere la scuola proiettava nel futuro gli studenti più capaci non i più fortunati, raccomandati o furbi – ha sottolineato Mario Pelliccioli –  Da questo derivava la sua severità, quasi assoluta e radicata nella severità con sè stesso. Da membro del consiglio di istituto ricordo che cassava ogni attività che non avesse un senso con il mondo della scuola. Non era rigidità mentale, anzi: la sua era una ferma volontà di preservare l’integrità della scuola”.
“Ognuno ha un suo Pietro da ricordare – ha aggiunto Claudio Cremaschi -. Ricordo quando portava i ragazzi in montagna per favorire la socializzazione. Partiva da Gromo, dove abitava, per portarli al Rifugio Calvo e poi scendere dalla Valle Brembana. Gli piaceva esagerare”. Nava, che adorava la montagna e la musica classica – la Barcarola di Offenbach era il suo brano preferito – è stato anche attento alla storia del nostro Paese, in particolare quella degli anni Trenta e Quaranta, raccogliendo e donando documenti e riviste sulla Resistenza. Ma non solo: “Nava ha contribuito a far riscoprire la figura di Ernesto Carletti, esponente chiave dell’antifascismo bergamasco in ambito scolastico, uno dei pochi docenti che rifiutarono di aderire ai dettami del fascismo” conclude Cremaschi.

Durante la cerimonia è stato anticipato che presto verrà intitolata un’aula al professor Nava, che ha lasciato un grande vuoto, dopo aver lavorato per decenni al Vittorio Emanuele II. Anche una volta andato in pensione, ha continuato a coltivare la passione per i numeri e la statistica, collaborando con diverse organizzazioni, associazioni e l’università.


Libri per sognare: vince Antonio Ferrara con “Volovia”

Alla finale in diretta streaming premiati autori, alunni e classi della provincia di Bergamo e Varese

È “Volovia” di Antonio Ferrara (edito da Einaudi Ragazzi, 2021) il libro più amato e votato dai quasi 1900 studenti (1893 per l’esattezza) che hanno partecipato a “Libri per sognare”, la manifestazione nata nel 2017 e ideata dal Gruppo Librai e Cartolibrai di Ascom Confcommercio Bergamo, organizzata in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo e con il sostegno di Intesa Sanpaolo.

Il libro vincitore racconta la storia di Saverio, ragazzo bullizzato ed etichettato come “scemo” che, abbandonati gli studi, affronta con mistero e fantasia l’eredità pesante del lavoro di becchino del padre ma che, in un’esistenza scandita dalla morte, andrà incontro a un futuro luminoso. I libri in concorso per l’edizione 2022 erano: “Viola e il Blu” di Matteo Bussola (Salani editore, 2021), “Un sogno sull’oceano” di Luigi Ballerini (San Paolo Edizioni, 2019), “La traversata” di Francesco D’Adamo (Il Castoro, 2021) e “Viola Giramondo” di Teresa Radice e Stefano Turconi (Ed. Bao Publishing 2020).

Edizione record

Con 611 recensioni e un centinaio di elaborati, tra cui 27 video, poesie e canzoni, i numeri della sesta edizione di “Libri per Sognare” sono da record. L’evento finale, svoltosi nello Studio Le Park a Milano, ha visto la premiazione delle migliori recensioni ed elaborati degli studenti delle scuole che hanno partecipato all’iniziativa. In studio Cristian Botti,presidente del Gruppo Librai e Cartolibrai Ascom Confcommercio Bergamo, il direttore Ascom Oscar Fusini e gli autori in concorso: Matteo Bussola, Luigi Ballerini, Antonio Ferrara, Francesco D’Adamo, Teresa Radice e Stefano Turconi. All’evento in diretta streaming (trasmesso sul canale YouTube di Ascom Confcommercio Bergamo e sulla pagina Facebook di Libri per sognare) hanno partecipato a distanza anche le classi e gli alunni, i veri protagonisti – insieme ai loro insegnanti – della manifestazione il cui obiettivo è quello di promuovere la lettura tra i ragazzi delle scuole primarie (classi quinte) e secondarie (classi prime) della città e della provincia di Bergamo. Quest’anno hanno partecipato 34 istituti scolastici, di cui due fuori provincia (Cividate Camuno, Brescia; Caravate, Varese), 92 classi e 1893 alunni, che hanno avuto anche la possibilità di incontrare via web gli autori dei libri selezionati dalle librerie organizzatrici. Hanno partecipato alla sesta edizione a Bergamo le librerie: Comix Revolution in Galleria Fanzago e Incrocio Quarenghi, in Via Quarenghi. A Dalmine “I libri di Mauro”, a Lovere “Libreria Mondadori”, a Nembro “Cartolibreria No problem”, a Sarnico “Libreria del Lago”, a Treviglio “Fonte Viva”.

L’evento finale e i saluti delle autorità

La diretta dell’evento finale si è aperta alle ore 10 con i saluti iniziali di Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo, e Cristian Botti, presidente gruppo Librai e Cartolibrai Ascom Confcommercio Bergamo, che ha ribadito l’impegno della categoria per fare crescere le nuove generazioni con la passione per la buona lettura, attraverso la proposta di titoli importanti per riflettere. Ad anticipare le premiazioni, con gli autori che hanno assistito alla lettura delle migliori recensioni dei ragazzi dei loro libri, i saluti delle autorità e di chi ha sostenuto l’iniziativa. Hanno raggiunto idealmente lo studio con dei saluti video e messaggi, il provveditore Vincenzo Cubelli, dirigente Ufficio Scolastico territoriale di Bergamo, Romina Russo, delegata della Provincia di Bergamo alla promozione della cultura, Nadia Ghisalberti, assessore alla Cultura del Comune di Bergamo, il direttore dell’Eco di Bergamo, Alberto Ceresoli, Roberto Spinucci, direttore commerciale Retail della Direzione regionale Lombardia Nord Intesa Sanpaolo.

A confermare il successo dell’iniziativa, che dalla prima edizione a oggi ha visto la partecipazione di quasi 6 mila ragazzi, 192 classi e 16 autori per ragazzi, è Cristian Botti: “L’interesse e la partecipazione a questa edizione sono stati davvero al di sopra delle aspettative. Ora, dopo questa edizione da record, concentreremo sforzi e idee per pensare a Libri per Sognare 2023, che porteremo ancora oltre i confini provinciali nell’anno che vede Bergamo con Brescia capitali italiane della cultura”.

 

I premi: 3 recensioni top, 5 migliori per ogni libro, 5 migliori elaborati

Le tre recensioni top tra le 611 in concorso sono quella di Alessio Dianò (Istituto Comprensivo 1 B Secondaria di primo grado Statale “G. e A. Frattini” di Caravate (Varese), che ha letto “Un sogno sull’Oceano” di Luigi Ballerini, “analizzando, come un vero critico letterario in erba, la trama e la costruzione del romanzo”; Aurora Piccinelli (Classe 1 D Secondaria di primo grado – Istituto Comprensivo Fratelli d’ Italia – Costa Volpino) ha “raccontato e ripercorso in rima, con una poesia” il libro “La traversata” di Francesco d’Adamo; Elio Boni e Matteo Marzocca (5a Primaria – Istituto Comprensivo Dante Alighieri – Torre Boldone) hanno rappresentato con un cortometraggio con costruzioni e personaggi Lego il romanzo di Matteo Bussola “Viola e il blu”, “dimostrando un modo per abbattere il muro dei pregiudizi e valorizzare la diversità”.

Sono 5 le migliori recensioni, una per ogni libro, lette direttamente dagli autori in concorso:
Benjamin Cardoza (1 B Secondaria di Primo Grado Istituto Comprensivo Statale “G. e A. Frattini” di Caravate- Varese) per “Volovia” di Antonio Ferrara (Einaudi Ragazzi, 2021); Martina Consonni (5 A Primaria, Istituto Comprensivo Camozzi, Scuola Primaria Gabriele Rosa) per “Un sogno sull’oceano” di Luigi Ballerini (San Paolo Edizioni, 2019), Anna Villa (1 a Secondaria di Primo Grado, Istituto Maria Consolatrice di Sant’Omobono Terme)per “Viola e il Blu” di Matteo Bussola (Salani editore, 2021); Isabel Figaroli (1a Secondaria di primo grado, Istituto comprensivo Daniele Spada di Sovere) per “Viola Giramondo” di Teresa Radice e Stefano Turconi (Ed. Bao Publishing 2020); la classe 1C della Secondaria di primo grado Istituto Comprensivo Cesare Albisetti di Chignolo d’Isola ha recensito assieme “La traversata” di Francesco D’Adamo (Il Castoro, 2021).

Ardua anche la scelta dei 5 migliori elaborati. Sono stati premiati gli alunni della classe 5 A Primaria Pascoli (Istituto Comprensivo G.B Rubini) di Romano di Lombardia, che hanno composto i testi per una poesia cantata ispirata a “La traversata” di Francesco d’ Adamo e hanno realizzato una canzone Rap traendo ispirazione dal libro “ Viola e il Blu” di Matteo Bussola. Gli alunni della classe 1 D della Secondaria di primo grado dell’ Istituto Comprensivo Mille, Amedeo di Savoia di Bergamo hanno scritto una recensione su tre mega-dadi di “Volovia” di Antonio Ferrara. Gli alunni della 5^ Primaria (Istituto Comprensivo Mapello) di Prezzate hanno realizzato un ipertesto con bellissimi disegni digitali e un racconto sonoro su tutti e 5 i libri in concorso. Lucia Verzeroli (1 A Secondaria di Primo Grado – Istituto Comprensivo di Clusone) ha costruito un libro pop-up del Titanic che affonda, perché meglio rappresenta la storia e i sogni che si infrangono, ispirato al libro “Un sogno sull’oceano” di Luigi Ballerini. Marco Lodetti della 1 A Secondaria di Primo Grado- Istituto Compresivo di Clusone ha rappresentato e racchiuso in una scatola i sogni e le avventure di “Viola Giramondo” di Teresa Radice e Stefano Turconi. Giulia Negri (1b Secondaria di Primo grado, Istituto comprensivo di Cisano Bergamasco)ha realizzato un video ispirato alle pagine de “La traversata” di Francesco d’Adamo.

L’iniziativa ha il patrocinio di Regione Lombardia, Provincia di Bergamo, Comune di Bergamo e L’Eco di Bergamo ed è sponsorizzata da Intesa Sanpaolo.