Start-up d’impresa, 
“vietato” improvvisare

Start-up d’impresa, “vietato” improvvisare

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Si è concluso il 28 giugno il percorso formativo di approfondimento sullo start-up d’impresa, svolto nella sede del Comune di Leffe nell’ambito dei “Progetti Territoriali – Attività e servizi per supportare la nascita e la crescita delle imprese nei territori della Pianura Bergamasca, della Valle Seriana e della Valle Imagna”, finanziati dalla Camera di Commercio di Bergamo e realizzati dall’Azienda Speciale Bergamo Sviluppo in collaborazione con il sistema associativo locale e una serie di partner istituzionali dei territori coinvolti. In particolare le attività calendarizzate sul territorio della Valle Seriana sono rivolte ad aspiranti/neo-imprenditori, per supportarli nella delicata fase di start-up e fornire loro le conoscenze e gli strumenti tecnici necessari a progettare/analizzare l’idea imprenditoriale. Dopo il seminario di orientamento sul “mettersi in proprio”, svolto il 10 e il 17 maggio, il tema dell’avvio d’impresa è stato al centro di un percorso formativo (5 giornate per complessive 20 ore di formazione) suddiviso in 3 moduli, dedicati rispettivamente al piano organizzativo, al piano marketing e al piano economico-finanziario, a cui hanno partecipato 15 persone. A Christian Pasinetti, docente nel corso, abbiamo chiesto le impressioni sull’aula e gli argomenti maggiormente “sentiti” da coloro che si apprestano a “intraprendere”.
“Il percorso è stato apprezzato oltre ogni aspettativa – afferma Pasinetti – e per me si è trattata di una nuova, positiva esperienza, che mi convince sempre più del fatto che prima di iniziare a fare impresa è opportuno un passaggio formativo”.
Mettersi in proprio non è un atto formale, ma una scelta che incide su strategia e conduzione aziendale.
“Proprio così. Nel primo incontro sono state presentate le diverse forme giuridiche, analizzando i criteri per la scelta tra forma d’impresa individuale o collettiva, ma il metodo didattico ha previsto anche momenti di confronto con i partecipanti, tra i quali erano presenti anche soggetti con imprese già costituite, che hanno permesso di evidenziare criticità, dubbi e problematiche”.
Quali altri temi sono stati approfonditi?
“Abbiamo dedicato ampio spazio alla pianificazione economica e finanziaria, evidenziando quando è possibile e opportuno scegliere tra contabilità ordinaria e semplificata. Abbiamo quindi esaminato un modello excel per dimostrare come al variare di certi parametri ci possano essere conseguenze sulle dinamiche finanziarie. Inoltre uno degli errori più ricorrenti è non calcolare il proprio tempo impiegato e il valore dell’immobile utilizzato per l’attività d’impresa: si tratta di costi figurativi che vanno messi in conto”.
Quali impressioni riporta da questo percorso formativo?
“La sensibilizzazione c’è stata e darà i suoi frutti. Gli aspiranti imprenditori, che in prevalenza desiderano mettersi in proprio nei settori commerciale, artigianale e della consulenza, si muovono con maggiore consapevolezza. Ci sono già richieste per poter usufruire dei percorsi di assistenza individuale e consulenza specialistica per analizzare la fattibilità del proprio progetto imprenditoriale e approfondire gli aspetti della gestione aziendale”.
Soddisfatto anche Giuseppe Carrara, sindaco di Leffe, che in occasione della conferenza stampa di presentazione del progetto, alla presenza di alcuni dei membri del Cda di Bergamo Sviluppo, dei partner territoriali e dei rappresentanti del sistema associativo, ha affermato: “È fondamentale mantenere alto il “livello di guardia” sulle possibilità di sviluppo economico e sociale del nostro territorio attraverso la nascita di nuove iniziative imprenditoriali. Le istituzioni, come avvenuto per questo progetto, devono essere parte attiva per creare un tessuto che sia davvero di supporto alle imprese”.