Sicurezza vera, i pubblici esercizi diventano presidi antiviolenza

Sicurezza vera, i pubblici esercizi diventano presidi antiviolenza

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Il progetto ideato da Fipe, in sinergia con la Polizia di Stato, vede Bergamo e i suoi locali impegnati a supportare qualsiasi donna in difficoltà

Oscar Fusini e Valentina Picca Bianchi

Il mondo dei bar, dei ristoranti e dei locali notturni è pronto a fare la sua parte nel contrasto alla violenza di genere. Anche a Bergamo è infatti pronto ad entrare nel vivo il progetto #sicurezzaVera, ideato dal Gruppo Imprenditrici di Fipe Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi, in sinergia con la Polizia di Stato, lanciato in via sperimentale in 20 città a fine 2021 e rinnovato a Milano il 21 maggio 2022. Bergamo entra nel nuovo circuito che coinvolge 23 città, con tanto di presentazioni e road map,  di Sicurezza Vera. Si tratta di un progetto di diffusione della cultura della legalità e di formazione del personale dei pubblici esercizi, ma soprattutto di uno strumento concreto ed efficace per combattere il fenomeno della violenza che, in Italia, vede il 31,5% delle donne subire una o più aggressioni nel corso della vita.  Nel 2021 si sono rivolte ai Centri Antiviolenza del territorio 927 donne (763 nel 2020). Quest’anno il bilancio provvisorio (al 30 settembre)  è di 544 richieste di aiuto (dati Rete antiviolenza).
Il progetto #sicurezzaVera si inserisce all’interno della campagna di comunicazione “Questo non è amore”, lanciata nel 2016 dalla Polizia di Stato e mette al centro i Pubblici esercizi, sia come luogo da rendere sicuro per chi ci lavora e chi li frequenta, sia come presidio territoriale per qualunque donna in difficoltà.
Per farlo è stato attivato un doppio binario. Da un lato Fipe-Confcommercio, nelle prossime settimane, avvierà la formazione dedicata al personale dei locali che si iscriveranno alla piattaforma – www.sicurezzavera.it – per approfondire le tematiche afferenti alla violenza di genere e gli strumenti di tutela delle vittime. Dall’altro i locali avranno a disposizione un canale preferenziale all’interno della app YouPol (scaricabile gratuitamente da tutti su iOs e Android), per segnalare alla centrale di polizia eventuali casi sospetti, utilizzando l’hashtag FIPE nel messaggio e attivando così una procedura di intervento rapido. “Quella per il rispetto e la libertà delle donne è la madre di tutte le battaglie che come comunità abbiamo il dovere di portare avanti – spiega Valentina Picca Bianchi, presidente del Gruppo Donne Imprenditrici di Fipe Confcommercio e principale promotrice dell’iniziativa -. Per vincerla dobbiamo sfruttare tutte le risorse a nostra disposizione e una di queste sono senza dubbio i locali che animano le nostre città: in Italia esiste un bar ogni 400 abitanti e 1 Pubblico esercizio ogni 250. È da questo dato che siamo partiti per costruire una vera e propria rete di protezione e tutela diffusa. Una rete che opera quotidianamente nelle aree centrali come in quelle periferiche delle città”.  Il presidente Ascom Confcommercio Bergamo Giovanni Zambonelli ha sottolineato l’impegno dei locali del territorio:  “Oggi Bergamo diventa città vera e si impegna per la sicurezza vera. Abbiamo aderito senza esitazione a un progetto che mette al centro il tema della prevenzione, fortemente sentito dall’associazione negli ultimi anni. I locali possono diventare uno strumento per combattere la violenza di genere”.  La  presenza femminile tra imprenditrici e addetti nei pubblici esercizi è molto forte,  come sottolineato dal direttore Ascom Confcommercio Bergamo Oscar Fusini: “La ripartenza in un momento di grande difficoltà, dalla pandemia all’emergenza energetica, dovrà avvenire con propositi alti e iniziative come questa, di  grande valenza sociale, vanno proprio in questa direzione”. L’assessore regionale Claudia Maria Terzi delegata del presidente Attilio Fontana , ha ricordato l’importante ruolo svolto in Lombardia per accompagnare le donne in un contesto protetto, lontano dalla violenza domestica. “La Lombardia è al terzo posto nazionale per casi di violenza femminile ed è la prima per il numero di chiamate al numero verde di assistenza. Non bisogna abbassare mai la guardia anche nei confronti di molestie, anche verbali, che banali non lo sono mai,  e fermare sul nascere comportamenti aggressivi o repressivi. Contiamo su una rete di centri anti violenza capillare, con  7 centri attivi sul territorio. Ogni anno  la Regione mette a disposizione per l’assistenza femminile 10 milioni di euro per supportare l’uscita da circuiti di violenza che in larga misura sono familiari”. Nell’82% dei casi- in base ai dati della Polizia di Stato-  chi commette violenza ha le chiavi di casa. Per supportare le donne vittime di violenza anche fuori casa, il ruolo dei pubblici esercizi si fa centrale sottolinea Sergio Gandi, vicesindaco di Bergamo: “Bar e ristoranti sono i luoghi dove trascorriamo gran parte del nostro tempo libero e credo sia fondamentale partire dai luoghi di vita reale e vissuta e da una categoria che continua ad assumere un ruolo centrale nei centri urbani. Il Comune di Bergamo è capofila della rete intraterritoriale a contrasto della violenza di genere dall’ ascolto all’uscita in contesto protetto dalla famiglia. Il contributo che arriva dai locali e dalla loro presenza diffusa può essere importante in questa sfida”. Andrea Sandroni, primo dirigente della Polizia Locale, ha posto l’accento sull’importanza della prevenzione e di una vera e propria cultura fondata sul rispetto dell’altro: “Bergamo sarà capitale della cultura nel 2023, ma se la cultura salverà il mondo come scriveva Dostoevskij, la  cultura della sicurezza salverà vite. La disseminazione di questo importante messaggio aumenterà il livello culturale favorendo la prevenzione, grazie al presidio di legalità diffuso dei pubblici esercizi.  Grazie alla Direzione centrale anti crimine abbiamo strumenti efficaci e immediati, a partire dall’ammonimento. A volte è sufficiente che l’autore di violenza – ahimè quasi sempre un uomo – si presenti alle forze dell’ per una prima presa di consapevolezza per ridurre il rischio di recidive, grazie anche al Protocollo Zeus che indirizza i maltrattanti a centri specializzati. Vi è poi l’ammonimento per atti persecutori : dalle chiamate insistenti ai messaggi ai social, ai pedinamenti . Grazie alla tecnologia e all’app YouPol il sistema è sempre più efficace. Purtroppo reprimere rappresenta di per sè una sconfitta, prevenire è la priorità”.
Anche il colonnello Alessandro Nervi, comandante provinciale dei Carabinieri ha evidenziato l’importanza di creare consapevolezza e diffondere la cultura del rispetto: “Una sfida in primis culturale: qualsiasi limitazione della libertà o volontà individuo deve diventare reato. Non si possono accettare come normali apprezzamenti o insulti. La sicurezza vera è quella condivisa e partecipata, dai 50 presidi territoriali dell’Arma alla collaborazione da oggi con la rete capillare dei pubblici esercizi”. Cecilia Gipponi , coordinatrice della Rete “Non sei sola” di Treviglio e Romano di Lombardia, tra le prime ad aprire in tutta la Regione ha evidenziato l’importanza di agire il prima possibile: “Come rete accogliamo e prendiamo in carico donne maltrattate, soprattutto a casa, ma c’è un grande lavoro da fare sul fronte della prevenzione, che ha ispirato questo importante progetto. Ogni volta che la donna subisce violenza c’è un uomo che maltratta , di qui l’importanza di vedere in rete attraverso il Protocollo Zeus anche gli uomini violenti”.  Come sottolinea Valentina Picca Bianchi anche un semplice caffè può rappresentare un  momento di salvezza e aiuto concreto, anche per cogliere attraverso taciti segnali richieste di aiuto: “Fino ad oggi sono 27 i casi segnalati alle forze dell’ordine grazie a sicurezza vera e al ruolo attivo dei pubblici esercizi. Sono stati inoltre portati all’attenzione 3 casi di ragazze straniere che sono state minacciate dai rispettivi padri di “fare la stessa fine di Saman” (il riferimento è a Saman Abbas, la ragazza pakistana scomparsa lo scorso anno senza lasciare traccia) per la loro unica colpa di avere un fidanzato italiano. Ascoltando osservando e accogliendo abbiamo avuto grandi risultati. Ne avremo di ancora più grandi quando il progetto arriverà nelle scuole attraverso la rete dei servizi alberghieri. Dobbiamo essere tutti occhi e orecchie e vigilare per diffondere una sicurezza vera. Non c’è barista o cameriera che non racconti di aver subito apprezzamenti indesiderati, strusci o carezze”. Nella Carta dei valori della ristorazione italiana, ha evidenziato Picca Bianchi, si pone l’accento sul valore per la comunità dei pubblici esercizi: “I luoghi di ristoro e dell’ospitalità hanno una fondamentale funzione sociale, dando il loro contributo alla vigilanza e al rammendo del tessuto collettivo”. Il progetto è stato accolto con interesse dagli studenti dell’Istituto Galli di Bergamo che, come altri istituti, attraverso Re.Na.Ia- la Rete Nazionale Istituti Alberghieri, discuteranno e studieranno per una “Sicurezza vera”nelle ore dedicate all’educazione civica. “La scuola ha un ruolo importante sul fronte della prevenzione attraverso l’educazione e non possiamo che essere orgogliosi di impegnarci in un progetto di grande valore come questo” ha sottolineato il professore Luigi Brizio Campanelli, dirigente Istituto superiore Galli di Bergamo.  Non torneranno sui banchi di scuola ma seguiranno un importante percorso formativo tutti gli esercenti che aderiranno a partire dai prossimi giorni al progetto: “I nostri locali con loro insegne accese nonostante il caro energia sostengono la sicurezza e vogliono fare la loro parte anche a contrasto della violenza di genere, facendo sentire tutte le donne, da chi sta dietro a chi sta davanti al bancone, più sicure- commenta Vincenza Carissimi, consigliere del Gruppo Caffè e Bar Ascom Confcommercio Bergamo, titolare con le sorelle del Bar Commercio di Osio Sotto, locale a gestione esclusivamente femminile-. I nostri locali possono davvero assumere il ruolo di sentinelle del territorio e dare un contributo anche importante al miglioramento della sicurezza nei nostri centri”.