Si è spento Lucio Parenzan.  
«Con lui Bergamo ai vertici mondiali 
della cardiochirurgia»

Si è spento Lucio Parenzan.  «Con lui Bergamo ai vertici mondiali della cardiochirurgia»

image_pdfimage_print

Si è spento nella tarda mattinata di martedì 28 gennaio il professor Lucio Parenzan, che una decina di giorni era ricoverato nella Terapia intensiva del Papa Giovanni XXIII in condizioni gravissime, dopo un malore in casa. È stato colpito da un nuovo arresto cardiocircolatorio e, nonostante i tentativi di rianimarlo protrattisi per trenta minuti, i medici che l’hanno seguito durante il ricovero non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.
Il Professor Lucio Parenzan, pioniere della moderna cardiochirurgia pediatrica italiana e tra i più stimati cardiochirurghi in Italia e all’estero, avrebbe compiuto novant'anni a giugno. Nato in provincia di Gorizia, si è laureato a Padova nel 1948. La sua carriera ebbe inizio a Milano, dove si occupò delle patologie cardiache dei bambini dopo aver trascorso lunghi periodi di studio all’Università di Stoccolma e all’Ospedale dei Bambini di Pittsburgh (USA).
Docente in Chirurgia Pediatrica, Clinica Pediatrica e Cardiochirurgia all’Università di Milano, ha effettuato oltre 15mila interventi (di cui 350 trapianti cardiaci) nel corso di trent’anni di attività. Ha diretto la Divisione di Chirurgia Pediatrica e di Cardiochirurgia di Bergamo dal 1964 al 1994. Fu Parenzan ad eseguire i primi interventi a cuore aperto su neonati, il primo a intervenire su bambini di meno di tre chili, e a salvare da morte certa tanti bambini blu, affetti dalla Tetralogia di Fallot. Fece scalpore nel 1976 la diretta tv dell’intervento su Pasqualino, 7 mesi. Sotto la sua guida il Centro di Bergamo divenne «il più grande centro di cardiochirurgia pediatrica al mondo», come lo definì Albert Starr l’inventore della valvola cardiaca e come attesta lo svolgimento nel 1988 in città del primo Congresso mondiale di Cardiochirurgia pediatrica.
Sua l’équipe che eseguì a Bergamo il terzo trapianto di cuore in Italia, il 23 novembre 1985. Nel 1989 fondò l’International Heart School, Fondazione di Bergamo per la formazione medica continua onlus, dalle cui fila uscirono 25 primari in Italia e all’estero, quelli che con orgoglio amava definire i suoi ragazzi. 
Cittadino onorario della città di Bergamo, nel 1988 ha ricevuto la medaglia d’oro per la Sanità Pubblica quale riconoscimento dal Ministero della Sanità italiano per la specifica meritoria attività clinica e scientifica svolta nei confronti delle patologie infantili.
Il direttore generale Carlo Nicora ha voluto ricordarlo a nome di tutti gli operatori dell’ospedale:
«La scomparsa del professor Lucio Parenzan è per tutto il Papa Giovanni XXIII motivo di profondo cordoglio e vogliamo innanzitutto stringerci alla moglie, ai figli e a tutti i suoi cari che oggi soffrono. Il sentimento che tutti noi, da chi ebbe la fortuna di essergli allievo e collaboratore a chi come me lo ha conosciuto recentemente, è innanzitutto di immensa gratitudine. Quello che oggi siamo nel campo della cardiochirurgia, la nostra cultura come ospedale pediatrico sono stati possibili perché Parenzan gettò un seme prezioso agli Ospedali Riuniti, rendendo possibili quelle che oggi sono consuetudini nella medicina moderna, ma allora furono anticipazioni di un futuro ancora tutto da scrivere.La sua curiosità, la sua audacia, la sua lungimiranza, hanno fatto la differenza. Questo credo sia l’insegnamento che chiunque lavora al Papa Giovanni da oggi dovrebbe conservare nel cuore».