Sono stati circa 4.100 – 1.500 dei quali studenti – i partecipanti alla sesta edizione della Settimana per l’Energia, suddivisi tra i 14 convegni, gli eventi per le scuole (un incontro di orientamento sulle professioni green, uno spettacolo teatrale al Creberg e la visita alla centrale idroelettrica di Zogno) e dieci eventi collaterali. A questi si aggiungono diverse migliaia di persone che hanno visitato, in piazza Vittorio Veneto, il “roadshow” dell’Enel sull’efficienza energetica.
«Sono numeri davvero importanti – commenta il presidente di Confartigianato Bergamo Angelo Carrara – che confermano e consolidano il successo raggiunto nella scorsa edizione. Voglio infatti porre l’accento sul ruolo di primo piano che la Settimana per l’Energia è riuscita ad assumere, diventando un laboratorio di proposte e di politiche sulla sostenibilità. Noi stiamo già operando come una rete, assieme ai partner del nostro territorio, per dare una “vision” sullo sviluppo dell’economia della provincia. Il messaggio importante è che non siamo soli in questo cammino e, soprattutto, non sono sole le nostre imprese. Quest’anno, poi, siamo diventati un punto di riferimento internazionale, grazie alla presenza ai convegni di operatori provenienti dalla Cina e dal Senegal, con lo scopo di fare emergere questa sensibilità a livello globale nei confronti delle future generazioni». Anche il vicepresidente Giacinto Giambellini, delegato all’Innovazione, pone l’accento sul successo derivante dal gioco di squadra e dalla sinergia tra le varie componenti del nostro territorio. «Voglio ringraziare tutti coloro che si sono impegnati al massimo per permettere a questa edizione di raggiungere i traguardi di quest’anno, e guardare al futuro, a cominciare da tutti i dipendenti e i collaboratori di Confartigianato Bergamo – sottolinea -. Tra tutti i partner che ci hanno accompagnato in questa avventura, vorrei soffermarmi in particolare sull’Ordine degli architetti, che ha organizzato un convegno sul “paesaggio smart” di grandissimo richiamo, riuscendo a catalizzare ben mille presenze, grazie anche al collegamento in streaming. E poi, un plauso va all’attiva presenza dell’Università e a quella degli studenti dell’Istituto Leonardo Da Vinci che hanno speso tempo ed energie per seguire diversi eventi».
Si è chiusa all’insegna dei grandi numeri e con l’apertura a possibili rapporti di collaborazione e business con partner internazionali la sesta edizione della “Settimana per l’Energia”, la manifestazione dedicata alla green economy promossa da Confartigianato Bergamo in collaborazione con Confindustria Bergamo, che ha visto otto giorni di seminari, convegni, workshop, allestimenti interattivi sulle energie rinnovabili ed eventi culturali aperti a tutta la cittadinanza.
Si è trattato di un’edizione che ha saputo coinvolgere in modo ancora più attivo le varie componenti del territorio: istituzioni, scuole, università, organizzazioni imprenditoriali e professionali, oltre ad alcune imprese orobiche che hanno aperto le loro porte per far conoscere le eccellenze nel campo delle energie rinnovabili. A spiccare è stata la veste internazionale che la Settimana è riuscita a raggiungere, grazie in particolare alla presenza di una delegazione di 20 imprenditori cinesi facenti parte del centro di Cooperazione Internazionale IGEA (Associazione Aziende Settore Energie Rinnovabili). Nel convegno conclusivo di sabato 25 ottobre, tenutosi al Teatro Sociale di Bergamo (“La sfida dello sviluppo sostenibile: valorizzazione delle risorse per il futuro dell’energia”), la responsabile Sunny Zhang ha sottolineato la volontà di instaurare rapporti di collaborazione con le imprese italiane ed europee, spiegando come la Cina offra opportunità di business per le nostre aziende interessate a fornire aggiornamento tecnologico e tecnologie avanzate nel campo dell’energia verde.
Anche dal Senegal è arrivata la richiesta di collaborazione. Il consigliere del presidente senegalese per l’Energia e l’Ambiente, Mboji Boubacar, si è infatti detto interessato a creare sinergie nella formazione e nella ricerca, al fine di sviluppare tecnologie che vadano nell’interesse delle imprese dei due Paesi, invitando in Senegal una delegazione di Confartigianato Bergamo per discuterne.
Nel convegno – aperto dai saluti del presidente di Confartigianato Bergamo Angelo Carrara e moderato dal giornalista Dino Nikpalj – la vicepresidente di Confindustria Bergamo, Monica Santini, ha evidenziato come le sfide produttive attuali siano le “smart industries”, che necessitano di spazi produttivi sempre più connessi, tecnologici e intelligenti. Ma siccome per questa rivoluzione sarà necessario consumare molta energia, occorrerà farlo consapevolmente.
Henry Malosse, presidente del Comitato Economico e Sociale Europeo, ha auspicato che anche Cina, Russia e Usa si impegnino per raggiungere l’obiettivo del 20-20-20 «perché ne va della stessa sopravvivenza delle future generazioni». E tra le sfide che vedono impegnata l’Ue, ha ricordato quella di ridurre per tutti il prezzo dell’energia.
Infine, il premio Nobel per la pace Woodrow Clark ha evidenziato come l’America, a differenza dell’Italia, sia ancora lontana dall’avere una coscienza sulla sostenibilità. «Tutto ciò che riguarda la rivoluzione green – ha detto – sta succedendo proprio ora, in particolare qui in Italia e in Cina, ma non in America dove le energie verdi sono osteggiate dalle ricche lobby del petrolio e dei combustibili fossili, al punto da ostacolare i brevetti di nuove tecnologie verdi».
Sono intervenuti, tra gli altri, l’assessore all’Ambiente del Comune di Bergamo Leyla Ciagà, il rettore Stefano Paleari con il direttore del Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate (DISA) dell’Università di Bergamo Paolo Riva, e il vicepresidente vicario di Confartigianato Claudio Miotto.