Se il dipendente si muove l’azienda risparmia

Se il dipendente si muove l’azienda risparmia

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runningViviamo in un mondo dove tutto e tutti sono sempre più connessi. Tutto questo ha delle implicazioni sempre più visibili nel lavoro e nella società. L’ultima iniziativa tecnologica, a cui sto partecipando, ha preso il via all’inizio di questa settimana, dopo essere stata annunciata un mese fa. Si tratta del Global corporate challenge o GCC per farla breve, ovvero di una sfida senza confini a cui stanno partecipando migliaia di grandi e medie aziende. L’obiettivo è incentivare la forza lavoro ad essere più dinamica, muoversi di più e, obiettivo finale, stare meglio. La mia azienda ha subito aderito a questo progetto, iniziando a battere i tamburi e incentivare la forza lavoro o creare squadre da sette elementi, meglio se con colleghi di altri uffici e non con il vicino di scrivania. A poche ore dal lancio, i più sportivi avevano già fatto squadra. A tre giorni l’80 per cento dell’azienda era arruolata.

Un paio di settimane fa é seguita la distribuzione di piccoli pacchetti regalo, dal design innovativo e moderno. All’interno un contapassi, anzi due, nel caso il primo vada perso o dimenticato. E poi l’invito a scaricare l’app dove registrare i propri passi, o altre attività come il nuoto o la bicicletta.

Obiettivo: fare almeno diecimila passi al giorni, meglio ancora superare il traguardo. Tutto conta. Diecimila passi sono circa sette chilometri e mezzo, una distanza del tutto relativa. E’ passata meno di una settimana e l’entusiasmo vince: tutti parlano di quanti passi hanno collezionato il giorno precedente, della posizione del proprio team in classifica e di nuovi obiettivi nel campo del fitness. Quello che più mi ha stupito è osservare quanti dei miei colleghi, per lo più uomini, giovani, sportivi e competitivi, abbiano sentito il bisogno di andare oltre il contapassi e regalarsi un braccialetto tecnologico che monitora il sonno, a frequenza cardiaca, e registra automaticamente i risultati. Chi ha il contapassi, deve invece ricordarsi di registrare i dati manualmente alla fine di ogni giornata. Ho come il sospetto che dietro a questa iniziativa ci siano Garmin, Nike e altri produttori di braccialetti sportivi.

Mi chiedo quale sia il vero motivo di questa improvvisa mania per lo sport e il movimento, specialmente nel settore finanziario, dove fino a poco tempo fa si facevano affari davanti a numerose bottiglie di vino e pranzi interminabili. La prima è che le aziende pagano a caro prezzo le polizze sanitarie private. Se la forza lavoro è in forma, è più facile che abbia meno bisogno di frequentare medici e fisioterapisti. La seconda è che ormai dimostrato che esiste un rapporto proporzionale tra produttività, livelli di stress e sonno. Insomma se l’impiegato sta meglio, lavora meglio, produce di più, si ammala di meno e costa di meno. Se queste iniziative funzionano e rappresentano davvero un risparmio sul lungo termine, lo sapremo solo tra qualche anno, quando ci saranno dati rilevanti che permetteranno di tirare le somme. Nel frattempo io e il mio team ci stiamo divertendo. Oggi ho fatto 4706 passi, sono solo le 10.30, già a metà del mio percorso.

www.italiangirlinlondon.com