Il Tar Lombardia – che ha respinto i ricorsi dei concessionari Lottomatica, Lotterie nazionali e Lotto Italia – ha accolto il ricorso presentato dalla Federazione Italiana Tabaccai contro il regolamento del comune di Bergamo che impone ai gestori di sospendere le attività legate al gioco – compresi il 10 e Lotto e il Gratta e Vinci – dalle 7,30 alle 9,30, dalle 12 alle 14 e dalle 19 alle 21. Richiamando una sentenza del Consiglio di Stato (5231/15,) i giudici del Tar sottolineano che “le rivendite di tabacchi non possono qualificarsi imprese equiparabili a tutti gli effetti alle altre attività economiche” regolamentate dai Comuni .“ Esse originano da un servizio in regime di monopolio pubblico, costituendo punti vendita assoggettati ad un regime amministrativo, il quale evidenzia che trattasi di attività originariamente in mano pubblica e trasferita, in virtù di atto abilitativo (affidate ai privati in appalto), al soggetto privato”.
Nella sentenza si evidenzia che i due giochi in questione (10eLotto e Gratta&Vinci) “non sarebbero accumunabili agli altri” descritti nei provvedimenti censurati, per le stesse ragioni evidenziate dal TAR come Slotmachine e Videolottery che “appaiono più insidiosi, ad esempio delle scommesse ippiche e sportive, perché ‘implicano un contatto diretto ed esclusivo tra l’utente e la macchina senza alcuna intermediazione umana volta a disincentivare, per un normale meccanismo patologico legato al senso del pudore, l’ossessione del gioco, specie nella fase iniziale del processo di dipendenza patologica”. In effetti, 10eLotto e Gratta&Vinci non presentano tale caratteristica, comune, invece, agli altri tipi di gioco d’azzardo elencati nel Regolamento comunale prima e nell’ordinanza comunale poi, così come ben diverse sono le condizioni ambientali che caratterizzano sale giochi e tabaccherie/ricevitorie (frequentate da utenza differenziata e presidiate dal controllo funzionale dell’esercente). Ne discende, dunque – concludono i giudici -, la disomogeneità di tali giochi rispetto a quelli che il Comune ha dichiaratamente inteso limitare, con la conseguenza che deve ravvisarsi, per questo profilo, una carenza di motivazione dei provvedimenti impugnati”.
“Una cosa sono il Lotto e i Gratta e vinci, un’altra le slot. È un principio per il quale ci siamo battuti a lungo e con fermezza che ora è stato ribadito anche dal Tar delle Lombardia” commenta il Presidente Nazionale della Federazione Italiana Tabaccai, Giovanni Risso, alla pubblicazione della sentenza del Tar della Lombardia – “Si tratta – continua Risso – di una sentenza della massima importanza perché sottrae i giochi dei tabaccai al potere regolamentare dei Sindaci”. “Inoltre – conclude Risso – la sentenza non solo riconosce che le concessioni esclusive e tipiche del tabaccaio non sono accomunabili ad altre tipologie di gioco, come ad esempio Slotmachine e Videolottery, ma differenzia le tabaccherie-ricevitorie dalle sale Slot e riconosce, ancora una volta, la funzione di controllo del tabaccaio ed il suo conseguente ruolo sociale”.
“E’ un risultato di grande importanza, e non solo per il Comune di Bergamo – commenta invece il sindaco Giorgio Gori -. Fanno in questo contesto eccezione il 10eLotto e i Gratta&Vinci venduti nelle tabaccherie, secondo il TAR, che su questo punto ha accolto il ricorso della FIT: secondo il Tribunale regionale, i due giochi non possono essere soggetti a limitazioni da parte di un ente locale perché erogati in regime di monopolio. Ma un conto è il 10&Lotto, che ha effettivamente queste caratteristiche – spiega il sindaco Gori – e un conto sono i Gratta&Vinci, che come tutti sanno possono essere acquistati ovunque, anche nelle edicole, nei bar, nei supermercati; pensiamo dunque che la loro esenzione dal regolamento sia frutto di una svista da parte del Tribunale.” “Ciò detto – prosegue il sindaco di Bergamo – già oggi la Giunta comunale tornerà ad approvare il Regolamento per il contrasto della ludopatia, identico al precedente salvo che per l’esclusione del 10&Lotto, e lo trasmetterà al Consiglio comunale perché sia approvato già nella prossima seduta”.