Popolare di Bergamo, social bond
a supporto della Fondazione Veronesi

La Popolare di Bergamo torna in campo sul fronte della solidarietà. Lo fa col social bond “Banca Popolare di Bergamo – UBI Comunità per Fondazione Umberto Veronesi”, un prestito obbligazionario del valore complessivo di 6 milioni di euro che sarà destinato a nuovi risparmi e i cui proventi saranno in parte devoluti, a titolo di liberalità, alla Fondazione. Più in dettaglio, lo 0,50% del valore nominale delle obbligazioni sarà devoluto alla Fondazione per sostenere il progetto di ricerca di Maria Elena Sana “Comprendere la genetica della sindrome del cuore sinistro ipoplasico nei bambini”, che verrà realizzato presso l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Un  lavoro delicato e impegnativo per contrastare una malattia congenita del cuore che si manifesta nei neonati e che rappresenta la più comune causa di morte per anomalie cardiache nel primo mese di vita. “La finalità del mio lavoro – precisa infatti Sana – starà proprio nel determinare il difetto genetico che provoca questa malattia”.
Le obbligazioni emesse dalla Popolare hanno taglio minimo di sottoscrizione pari a mille euro, una durata 3 anni, la cedola semestrale, il tasso fisso lordo del 2% per il primo anno, del 2,10% per il secondo anno e del 2,20% per il terzo anno. Le obbligazioni sono sottoscrivibile fino al 16 maggio prossimo, salvo chiusura anticipata o estensione del periodo di offerta, non sono destinate alla quotazione in nessun mercato regolamentato o sistema multilaterale di negoziazione: saranno negoziate in contropartita diretta nell’ambito del servizio di negoziazione per conto proprio.
“Siamo fieri – ha commentato Giorgio Frigeri, presidente della Banca Popolare – di poter sostenere la Fondazione Veronesi, che, con tanto impegno, investe nel futuro del progresso scientifico, anche attraverso giovani ricercatori che realizzano progetti di alta innovazione, consentendo rapide applicazioni dei risultati al paziente”.
“Sostenere una giovane ricercatrice della Fondazione Umberto Veronesi – aggiunge Osvaldo Ranica, direttore generale della Banca Popolare di Bergamo – è un modo per essere, ancora una volta, vicini al territorio e alle Associazioni del Terzo Settore che sostengono le comunità locali. Come banca, ma ancor prima come persone, siamo orgogliosi di poter lavorare con tante realtà no profit, che si avvicinano al nostro Istituto proponendo collaborazioni e condividendo progetti”. Paolo Veronesi ha poi illustrato le finalità e i risultati raggiunti dalla Fondazione da lui presieduta e rimarcato l’obiettivo di “creare una compagine di migliaia di nuovi ricercatori e cambiando il concetto di sostegno ai giovani: da ricompensa per pochi ragazzi meritevoli, a costruzione di una piramide per la scienza, fondata su una nuova generazione di scienziati. Tutto questo – ha sottolineato Veronesi – è possibile soprattutto grazie al sostegno di realtà ammirevoli e lungimiranti come Banca Popolare di Bergamo, del Gruppo UBI, che da tempo sostiene il nostro impegno”. 

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