Nasce “Clusone Centro”, commercianti in campo per tutelare e rilanciare il cuore cittadino

Luigi Percassi
Luigi Percassi

«Porre l’attenzione sul centro storico con uno sguardo diverso e creare un nuovo dialogo». Si presenta così “Clusone centro”, la nuova associazione che riunisce commercianti, professionisti e residenti, uniti dal desiderio di tutelare e promuovere il cuore della città. Il nuovo sodalizio nasce dopo la fine dell’esperienza delle Botteghe, la tradizionale associazione dei commercianti e si pone come una assoluta novità.

Spiega il neopresidente Luigi Percassi: «C’è l’alchimia di un ritrovato entusiasmo e il desiderio di proporci come interlocutori propositivi e di costruire basi solide per la crescita dell’intera comunità. Non vogliamo duplicare il passato, l’associazione nasce per salvaguardare le attività commerciali, ma insieme ai commercianti comprende i professionisti e i residenti perché vogliamo creare una nuova fase di dialogo sul centro storico, promuovere un dibattito costruttivo, scambiarci idee e condividerle anche all’esterno, con l’amministrazione, la Pro Loco e le altre associazioni del paese».

Per ora il nuovo sodalizio conta 24 associati ma il numero potrebbe salire a 130.  Accanto a Percassi, ingegnere di 64 anni, ci sono Franca Canova (vicepresidente), Alessandro Pellegrini (segretario), Roberto Fornoni (tesoriere) e i consiglieri: Cinzia Catania (titolare del negozio Ecobebè), Moira Bigoni (Bar latteria Bosio), Mario Giudici (Salumificio Giudici), Ivo Ferrario (Il Petalo) e Silvia Ferri (panificio Minuscoli).

«La prima iniziativa dell’associazione – anticipa Percassi – sarà di promuovere un sondaggio tra i commercianti per conoscere la loro opinione sull’ipotizzata variazione al piano Ex Mirage perché se la ritenessero inutile non si capirebbe la finalità di farla».

Ma il neonato sodalizio si propone di affrontare presto altre due tematiche strategiche: l’analisi dei parcheggi di servizio al centro storico e l’ipotesi di nuovi orari per le attività commerciali. «La liberalizzazione ha creato un po’ di confusione, non c’è coerenza nelle aperture – dice Percassi – senza voler imporre niente a nessuno vorremmo confrontarci per trovare una linea comune in merito».