Per l’estate i paesi delle Valli si animano con i mercati che danno l’occasione di socializzare, fare qualche buon affare e passare un po’ di tempo con la famiglia.
Castione, Gromo, Carona, Selvino, Piazzatorre, Rovetta, Rota Imagna, San Pellegrino per citare solo le principali località montane bergamasche che offrono anche quest’anno ai propri visitatori un’estate ricca di occasioni di shopping.
I tradizionali appuntamenti con le bancarelle di prodotti locali, frutta e verdura, caramelle, abbigliamento, casalinghi, fiori, articoli per la persona moltiplicano le loro proposte e offrono ai turisti, ma anche ai residenti, la possibilità di fare acquisti convenienti e, in molti casi, a chilometro zero.
L’appuntamento di maggiore richiamo e più caratteristico è il mercato serale del lunedì a San Pellegrino che quest’estate giunge alla ventesima edizione: fino alla fine del mese di agosto dalle ore 18.30 alle ore 23 via Belotti ospita circa 40 bancarelle dalle proposte più varie, tutte rigorosamente non alimentari; un percorso dedicato allo shopping che dà la possibilità di fare una passeggiata suggestiva sul viale illuminato e di fare acquisti con una spesa contenuta.
Gli altri appuntamenti sono tutti in versione diurna. Ognuno ha alle spalle una lunga tradizione.
Il lunedì le bancarelle del mercato sono a Carona in via Locatelli. Il martedì sono a Branzi, Valbondione, Aviatico, Roncobello, Santa Brigida; il mercoledì tocca a Serina, alla frazione Ama di Aviatico, a Castione della Presolana (dove il mercato tradizionale triplica le sue proposte da 10 a 35 banchi) e a Gromo che aggiunge una ventina di banchi ai suoi 15 invernali.
Il giovedì il commercio ambulante è a Selvino, Foppolo, Roncola, Rota Imagna e Bratto, dove le bancarelle salgono da 7 a 50. Il venerdì è la volta di Oltre il Colle e Schilpario che ospita ben 60 banchi. Infine, il sabato tocca a Piazzatorre, Costa Imagna, Lizzola e Rovetta che aumenta di 20 banchi rispetto ai 30 tradizionali; e domenica a Fuipiano Valle Imagna e Costa Serina.
«Il mercato di San Pellegrino è nato circa vent’anni fa per vivacizzare il paese in un giorno spento. Oggi è frequentato anche gente da altri paesi: ci sono persone che salgono a San Pellegrino apposta anche da Bergamo e dalla Bassa Bergamasca – spiega Mauro Dolci, presidente di Fiva Ascom Bergamo -. Gli altri sono mercati stagionali, cioè delle versioni ampliate dei piccoli mercatini che si svolgono durante il resto dell’anno. D’estate la popolazione delle località montane con l’arrivo dei turisti aumenta in misura importante e quindi si cerca di ampliare l’offerta merceologica, anche per aiutare le attività locali ad affrontare le richieste dei villeggianti. È uno sforzo importante da parte degli ambulanti, alcuni devono lasciare il mercato che hanno per poterci essere».
Tra le proposte delle bancarelle, le più gettonate sono i generi alimentari, soprattutto quelli tipici. «I villeggianti che frequentano queste località sono per la maggior parte alloggiati in appartamenti, quindi si appoggiano volentieri al mercato per comprare i prodotti alimentari. Ma anche i residenti dimostrano di apprezzare le offerte del mercato», conclude Dolci.