La nuova Ascom, «dedicata a tutti coloro che hanno la forza di fare impresa»

La nuova Ascom, «dedicata a tutti coloro che hanno la forza di fare impresa»

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La fiducia come prima pietra della nuova Ascom e una dedica «a tutti coloro che hanno la forza e la volontà di fare impresa, a tutti coloro che aprono convinti che ne valga la pena non soltanto perché lo dicono i bilanci ma perché credono nelle idee, nelle fatiche e nei successi. A chi resiste e spera e ha il coraggio di dire “sono un imprenditore”».Così il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli ha sintetizzato il valore della rappresentanza nella giornata di inaugurazione della nuova sede dell’Ascom di Bergamo, ricordando come sia responsabilità delle associazioni oggi dare un segnale forte per il futuro, riscrivendo la propria mission all’insegna dell’innovazione e della competitività, per essere sempre all’altezza delle esigenze degli associati. «Questa inaugurazione – ha detto – avviene in un momento giusto. Le imprese hanno bisogno di ottimismo e hanno bisogno di un riferimento per guardare al futuro con certezza. Stiamo registrando lievi segnali di ripresa – ha ricordato – ora questo risveglio deve trasformarsi in vera crescita. E la strada è una sola: tagliare la spesa pubblica improduttiva così da trovare risorse per una riduzione generalizzata delle aliquote Irpef, aumentando la possibilità di spesa. Perché è con il rilancio dei consumi che si può uscire prima e presto da questa incertezza».

In quest’ottica apprezza la decisione di anticipare al 2017 il taglio dell’Irpef. «Siamo ad un bivio tra stagnazione e crescita – ha ribadito – ed ognuno deve fare la propria parte. La nostra è quella di dare voce ad un settore che rappresenta più del 40% del Pil e dell’occupazione. Siamo sì il settore terziario, ma non certo secondi a nessuno». E la stoccata va ai piani del governo di eliminare i corpi intermedi. «I corpi intermedi che lavorano e che funzionano non sono la zavorra del Paese, ma hanno obiettivi e capacità di connessione. Senza di loro una società sana non può stare in piedi, nel tempo si indebolisce»

Che l’Ascom di Bergamo abbia interpretato appieno questo ruolo lo ha testimoniato la platea ampia a trasversale presente all’evento, dagli amministratori alle istituzioni, al mondo delle imprese. Di un buon lavoro portato avanti insieme ha parlato il ministro delle Politiche agricole, ambientali e forestali Maurizio Martina in un video. «Expo ha dato risultati importanti e non scontati per i territori – ha ricordato -, ma era solo il primo tempo, ora bisogna tenere il punto e continuare lo sforzo per il futuro. C’è stato un buon lavoro di squadra, il governo ha messo in campo misure significative, il 2016 sarà fondamentale per la ripresa. La nuova e bella sede è una metafora delle pagine ancora da scrivere insieme».

Anche il sindaco di Bergamo Giorgio Gori ha evidenziato «la vitalità e la capacità di innovazione dell’Ascom, che presidia attività che sempre più definiscono l’identità della città». «Nel confronto non ci si è mai fermati al lamento, ma si sono affrontati e si stanno affrontando cambiamenti rilevanti. Il mondo del commercio è chiamato ad un’ulteriore forte evoluzione, sempre più rivolta al servizio, e l’Ascom può fornire agli imprenditori gli strumenti per affrontarla».

Da parte del presidente della Provincia Matteo Rossi e dell’assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità Alessandro Sorte la consapevolezza che «nessuno può trainare da solo», parole di Rossi. «Bergamo in questo senso ha inaugurato una strada e la sta portando avanti con buoni risultati paradossalmente nel momento in cui le risorse sono sempre meno». «La politica – ha dichiarato Sorte – deve unirsi per portare infrastrutture e opere pubbliche sul territorio perché è questo che può fare ripartire l’economia. Bergamo in passato è stata divisa, ora siamo orgogliosi del modello che abbiamo messo in campo».

Di un gran giorno ha parlato giustamente il presidente dell’Ascom Paolo Malvestiti, «perché segna l’inizio di un nuovo percorso e allo stesso tempo corona il lavoro fatto nei nostri 70 anni di vita». «La nostra Associazione è cambiata e continuerà a farlo per essere più efficace, più aperta e ricettiva rispetto alle sfide dei nuovi mercati e dei nuovi consumi. Abbiamo infatti l’obiettivo che la nostra associazione diventi sempre di più la casa del commercio del turismo dei servizi e del terziario e per farcela dovremo convergere sempre più il nostro operato sull’innovazione, favorendo processi di investimento, di qualificazione e di crescita».

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