Italcementi-Heidelberg, le cinque richieste del sindacato al Governo

Italcementi-Heidelberg, le cinque richieste del sindacato al Governo

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L'iLab di Italcementi al Kilometro Rosso
L’iLab di Italcementi al Kilometro Rosso

S’è tenuto ieri al ministero per lo Sviluppo Economico l’incontro previsto tra il vice Ministro Teresa Bellanova e i rappresentanti di Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil per discutere dei pesanti tagli annunciati a seguito dell’acquisizione del Gruppo Italcementi (ITC) da parte di HeidelbergCement (HC).
Le segreterie nazionali delle tre sigle sindacali e le Rappresentanze Sindacali Unitarie presenti hanno “contestato il Piano industriale presentato da HeidelbergCement a mezzo stampa che prevede, a regime, esuberi per 415 dipendenti di Bergamo a cui si aggiungono altri 250 circa (dei siti produttivi) che potrebbero essere licenziati a settembre 2017. È stato anche stigmatizzato il comportamento del Gruppo tedesco che ha dribblato la convocazione del MISE, considerato atto grave e irrispettoso nei confronti delle istituzioni nazionali” si legge in una nota nazionale diffusa poco fa.
A sostegno della vertenza e delle proposte sindacali, alternative al piano industriale dei tedeschi, i sindacati hanno confermato lo sciopero del gruppo ITC per il 29 aprile, giorno in cui si terrà anche una manifestazione nazionale a Bergamo.
Sono 5 le richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali alla vice Ministro, affinchè le sostenga di fronte a HeidelbergCement:
1) Istituire, in tempi brevi, un tavolo di confronto coordinato dal MISE, alla presenza della vecchia e della nuova proprietà, delle segreterie nazionali del sindacato e del ministero del Lavoro per rivedere il piano industriale presentato;
2) Mantenere il Centro Tecnico di Assistenza (ex CTG) a Bergamo, fatto che permetterebbe di ridurre sensibilmente il numero degli esuberi;
3) Potenziare il Centro di Ricerca (R&D & inno.) quale centro mondiale di ricerca sul prodotto, (scelta parzialmente accolta da HC su nostra proposta), che permetterebbe di azzerare gli esuberi. In questo contesto si stanno creando sinergie con la Regione Lombardia e le facoltà tecniche delle università di Bergamo e di Milano;
4) Confermare da parte di Heidelberg il mantenimento degli asset dei siti produttivi e dei livelli occupazionali previsti, almeno fino alla fine del periodo di transizione da loro indicato, che terminerebbe nel 2020;
5) Prevedere ulteriori ammortizzatori sociali per tutto il Gruppo al fine di governare i processi di ricollocazione attraverso politiche attive (formazione, riqualificazione, outplacement), anche con il coinvolgimento delle istituzioni locali. Di conseguenza Heidelberg dovrà riconfermare gli accordi sottoscritti con Italcementi relativi ai piani sociali a integrazione degli ammortizzatori sociali.
“A conclusione dell’incontro” si legge nella nota nazionale, “il vice Ministro Bellanova ha preso atto delle richieste e, nella piena consapevolezza dell’importanza che il ruolo del Governo può svolgere in questa fase, ha detto che se ne farà carico. Altresì ha precisato che l’azienda straniera si dovrà adeguare alle nostre regole che prevedono appunto anche il dovere di presentarsi alle convocazioni del Governo e dei Ministeri coinvolti. Di conseguenza convocherà, entro i primi di maggio, il tavolo di confronto con tutte le parti interessate”.