Il caldo dà una mano al turismo. Più dell’Expo

Incremento medio del 5% per il turismo nelle valli bergamasche. Da una indagine svolta dall’Ascom di Bergamo risulta che il gran caldo di questi mesi ha influenzato, anche se meno del previsto, le presenze nelle località turistiche montane.

Il mese di giugno ha registrato una affluenza pari allo scorso anno, mentre il mese di luglio ha incrementato il numero dei turisti soprattutto nei fine settimana, con week end lunghi e con punte anche del 40% rispetto allo scorso anno.

Le previsioni su agosto sono invece difficili da farsi. Le prenotazioni per il momento sono a macchia di leopardo e in alcuni casi sono in aumento rispetto allo scorso anno (5-6%). Secondo gli albergatori è ormai impossibile fare una anticipazioni in quanto, così come è accaduto a luglio, le prenotazioni giungono tutte all’ultimo momento e dipendono dalla variabilità del meteo.

Nei due mesi estivi appena trascorsi la presenza media di villeggianti è stata di 7 – 10 giorni in montagna, con casi di copie di anziani che si sono fermati anche 30 giorni e anziani soli fino a 45-60 giorni.

Le nostre valli sono raggiunte da villeggianti lombardi (Bergamo, Milano, Pavia), qualche presenza giunge dall’Emilia Romagna. Si contano anche turisti stranieri attirati dal Sentiero delle Orobie.

Negli alberghi di montagne e delle vallate per il momento non si sente l’effetto Expo, che ha qualche ripercussione solo in centro città.

A Bergamo e nell’hinterland a giugno e luglio si è, comunque, avuta un buona presenza di turisti, la cui permanenza è stata al di sotto dei 3 giorni nell’hinterland e dei 2 giorni in città. La loro provenienza si è suddivisa equamente tra italiani e stranieri, in particolare nordici, inglesi, tedeschi, spagnoli, francesi, svizzeri, polacchi, belgi, russi e rumeni. Sull’agosto le previsioni in città sono in linea con il 2014.

Anche sui laghi non si sente l’effetto Expo, mentre il mese di giugno e luglio hanno visto una buona presenza di turisti nei fine settimana.